Monte Boragine (1824) e la traversata da Bacugno (Posta) alle frazioni di Cittareale

Onestamente c'è un po' la sensazione di aver sprecato una giornata dal meteo perfetto per fare qualcosa di più impegnativo a quote più alte (Laga ovest, Velino-Sirente, PNALM)...ma non sempre ci si alza con la voglia di spaccare il mondo e soprattutto non sempre si riesce ad alzarsi alle 3.30 di notte e spararsi 2,5-3 ore di macchina all'andata ed altrettante al ritorno.
Se ci mettiamo anche la benzina a 2,20 euro al litro ed il caro autostrade ecco che il campo delle possibili uscite si restringe e si decide di sfruttare la vicinanza alla Salaria per salire su una montagna secondaria, non tra le più eleganti ed estetiche, ma comunque tra le più importanti dei Monti Reatini, Cicolano ed Alta Valle del Velino: il Monte Boragine.
Partenza ore 6.45 dai 725mslm di Bacugno, gelida, minuscola e deserta frazione di Posta, dove vi sono più fontanelle di acqua fresca che abitanti e dove sono ancora tangibili le ferite del terremoto.
Nonostante quanto detto sopra è stata una splendida giornata da mettere in attivo, comunque vissuta in montagna su un monte che mi mancava...ed è bastato entrare stamattina nella silenziosa ed innevata faggeta che costeggia il Fosso Martana e vedere alcuni caprioli correre sulla neve per capire che l'escursione odierna è stata un dono prezioso.
Questo il percorso di 23 km e 1200 d+: Bacugno, fosso Martana, Fonte Martana, Monte Boragine (1824), Monte Arcione (1755), Forca di Fao, Colle di Fragola Rossa (1610), Conca, Santa Giusta, Folcara, Chegnerone, Villa Coletta, S.Croce, Bacugno.

PS a giudicare dalla mancanza di impronte umane sulla neve lungo il percorso, non credo che la salita da Bacugno sia molto frequentata