Monte Aquila da Vado di Corno -Gran Sasso- -ad anello-
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Trail stats
- Distance
- 7.66 mi
- Elevation gain
- 2,516 ft
- Technical difficulty
- Moderate
- Elevation loss
- 2,516 ft
- Max elevation
- 8,078 ft
- TrailRank
-
92
4.9
- Min elevation
- 8,078 ft
- Trail type
- Loop
- Moving time
- 4 hours one minute
- Time
- 6 hours 54 minutes
- Coordinates
- 2349
- Uploaded
- September 12, 2020
- Recorded
- September 2020
near Fossa Paganica, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
IL massiccio del Gran Sasso suscita sempre grande interesse ed entusiasmo e i sacrifici per arrivarci sono abbondantemente ripagati a fine giornata.
In questa occasione ho scelto un percorso medio con un dislivello di 750 m circa con partenza da una strada sterrata, adiacente a quella asfaltata diretta alla struttura turistica di Campo Imperatore, in leggera salita si arriva al valico di Vado di Corno dove bisogna tenere la destra poichè diritti inizia il sentiero per il rifugio S. Nicola e a dx si segue il sent. del Centenario per il M. Brancastello, Prena e Camicia. Appena si supera il valico appare in tutta la sua maestosità il paretone Sud del Gran Sasso che, io e il mio amico Lupo del Raparo, non abbandoneremo mai per tutta l’escursione. La salita lungo la cresta sud del M. Aquila permette una visuale a nord sul Corno Grande, ad est l’occhio si perde verso il mare adriatico, che non si riuscirà a vedere per la troppa foschia, a sud si delineano dal più vicino pizzo san Gabriele, M. Brancastello il Prena e, per finire, il Camicia alle pendici verso Ovest si estende per circa 40 km l’altopiano di Campo Imperatore mentre, per finire, ad Ovest si vedono le piste sciistiche. La salita nei primi 300 metri dal valico è impegnativa ma con l’avvicinamento a sua “Maestà” la fatica viene alleviata. Dal Monte Aquila, 2494 m si riesce a fare la “radiografia” alla parete del Gran Sasso, in effetti con l’aiuto della mia Nikon ho fotografato escursionisti impegnati a percorrere la ferrata Bafile, il bivacco e Torrione Cambi.
Il palcoscenico che si presenta è fantastico con le vette del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga quasi tutti in bella vista ( manca il Corno Piccolo) e di altre cime sparse in Abruzzo (Maiella e Velino)e nelle regioni vicine (Terminillo). L’escursione continua per Sella di Monte Aquila dove il gioco delle nuvole e il contrasto del sole con i prati color ruggine creano un “quadro” unico che contrasta con le bianche pareti del Gran Sasso. (Waypoint 12-13), mentre è evidente “la direttissima” e la via “Normale” per il Corno Grande, ma questa volta si segue il sentiero per il rifugio Duca degli Abruzzi, tracce ben evidenti come per il resto del percorso. Nei dintorni del rifugio prima di far ritorno all’auto, trascorriamo qualche ora, sia per consumare l’immancabile frugale pranzo, sia per godere della veduta di Campo Pericoli e le "torri" che lo circondano: M. Portella, Cima Woityla, Pizzo Cefalone e Pizzo d’Intermesoli. A questo punto resta solo seguire il pendio per la struttura ricettiva di Campo Imperatore per completare il percorso ad anello, ma nel mentre ci si sofferma ad ammirare il lungo altipiano e ad organizzarci per la prossima tappa da scegliere tra il Camicia e il Pizzo Cefalone.
Waypoints
Car park
5,947 ft
Campo Imperatore
Parcheggiata l'auto in una stradina sterrata si sale dolcemente verso Vado di Corno a 1.924 m .
Mountain pass
6,274 ft
Valico di Vado di Corno
Appena si supera il valico appare come per incantesimo il "Re" degli Appennini: il Corno Occidentale, la vetta più alta del Gran Sasso.
Photo
6,608 ft
Parete Sud del Corno Grande
Particolare della parete sud del Corno Grande mentre si sale da Vado di Corno.
Photo
7,265 ft
la valle di Campo Imperatore.
Dalla salita, relativamente impegnativa per il M. Aquila, l'occhio si perde verso sud sulla vasta piana e sulla sinistra si inizia a delineare la cima del Brancastello e del Prena.
Photo
7,685 ft
CNR
Oltre il tunnel, che passa sotto il massiccio del Gran Sasso in questo punto, è stato costruito un laboratorio per lo studio delle particelle del 'atomo attiguo al traforo.
Photo
7,661 ft
Sassifrega solcata
Nell'ultima parte la salita diventa impegnativa per raggiungere il M. Aquila a quasi 2.500 m., la vista delle alte cime e di piante particolari come la sassifrega solcata ci hanno permesso di prendere fiato.
Photo
7,970 ft
Ferrata e bivacco Bafile
particolare del paretone Sud dove, con l'ingrandimento, si nota il bivacco Bafile, utilizzato da escursionisti esperti EEA, per raggiungere il Torrione Cambi e poi la vetta.
Intersection
8,017 ft
Foto
indicazione per il sentiero Geologico nr. 33 (con consigliato per le difficoltà e la mancata segnalazione)
Summit
8,074 ft
M. Aquila
La vetta del M. Aquila dà la possibilità di fare letteralmente la "radiografia" al massiccio del Gran Sasso, in particolare al Corno Grande e le vertiginose pareti esposte a Sud.
Photo
8,078 ft
Foto
La flora presente sul massiccio del Gran Sasso è limitata, la pianta del Romice Alpino è una delle poche ad essere presenti.
Photo
7,872 ft
sella Corno Grande 2441 m
Dalla Sella del Corno Grande si vede benissimo la c.d. "Direttissima" che porta al Corno Grande in un'ora e venti minuti.
Panorama
7,806 ft
Sella Monte Aquila
La variazione cromatica del prato con il gioco del sole e le nuvole mostra un aspetto particolare. Inoltre si nota la via direttissima per il Corno Grande, per la quale è necessario l'attrezzatura adeguata coniugate con la necessaria efficienza fisica.
Intersection
7,541 ft
palina segnaletica
Palina segnavia che avvisa l'escursionista dei tempi e i sentieri.
Waypoint
7,783 ft
campo pericoli
Campo Pericoli è una vasta conca di origine glaciale, situata a circa 2 000 m-
Mountain hut
7,726 ft
Rifugio
Dal rifugio Duca degli Abruzzi, essendo posizionato sul crinale, si gode di una visuale a perdita d'occhio sia sul lungo altipiano, di circa 40 Km, di Campo Imperatore sia su Campo Pericoli, Pizzo D'Intermesoli, Monte Corvo, M. Aquila e naturalmente di sua "Maesta" il Corno Grande.
Summit
7,763 ft
Pizzo D'Intermesoli e Pizzo Cefalone
Una delle cime più alte, 2635 m, del comprensorio dei Monte del Gran sasso e della Laga al confine tra la provincia dell'Aquila e quella di Teramo è il pizzo d'Intermesoli. Altra cima che svetta imperiosa al lato ovest del Gran Sasso è pizzo Cefalone con i suoi 2.533 m..
Photo
7,747 ft
Elisoccorso sul Corno Grande
Elisoccorso impegnato in una difficile operazione di recupero di una persona sul Corno Occidentale del Gran Sasso, fotografato dal rifugio Duca degli Abruzzi.
Car park
7,479 ft
Campo Imperatore
Struttura turistica con rifugio, bar, con antistante parcheggio auto e moto servita dalla funivia che parte da fonte Cerreto all'uscita dell'autostrada dei Parchi A14.
Comments (9)
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Il massiccio del Gran Sasso infonde, in qualunque periodo dell'anno, energia, forza e positività.
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso non difficile con un'ampia visuale su tre versanti.
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Scenery
Moderate
Percorso panoramico, non difficile che mi porterà, prossimamente, a scoprire il Gran Sasso e i monti della Laga.
Volevo chiedere se questo percorso presenta tratti esposti, grazie.
@ Grufolante lungo il percorso non ci sono tratti esposti. Resta sempre da tenere in conto che siamo sul massiccio del Gran Sasso e il Monte Aquila sfiora i 2500mt, quindi la prudenza e l'allenamento sono due requisiti fondamentali. Buona montagna.
Grazie, assolutamente!
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Scenery
Moderate
Percorso con medie difficoltà e paesaggi stupendi.
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Un bellissimo percorso soprattutto per la vista sul Gran Sasso, concordo che salire fino alla vetta del monte aquila con questa visuale ripaga di tutta la fatica!
Personalmente non lo consiglierei a chi soffre di vertigini perché secondo me ci sono dei tratti un po’ troppo esposti, soprattutto un tratto di “semi-arrampicata” prima di fare l’ultimo tratto per arrivare alla croce.
Sicuramente non adatto a famiglie e consigliato a chi ha un buon allenamento ed è un po’ pratico di percorsi.
Noi non lo abbiamo seguito tutto perché eravamo molto stanchi quindi non siamo arrivati fino all’imbocco della direttissima e fino al rifugio “duca degli Abruzzi” ma, dopo la croce del monte aquila, abbiamo preso per “Campo Imperatore” e poi da lì abbiamo
preso i campi per tornare alla macchina (dove abbiamo trovato una mandria di mucche per fortuna con il pastore) - il tratto per scendere da campo imperatore è quello tra le due reti da neve.
Nel complesso il giro merita davvero la pena e non consiglierei di farlo al contrario (come ho visto in altri percorsi) - cioè dal monte aquila a Vado di Corno.
Nel complesso un bell’8/10 se lo merita tutto! :)
Grazie per averlo caricato e grazie per la spiegazione!
@fabiana, è solo un piacere condividere e far conoscere le bellezze che la natura ha messo a disposizione dell umanità.
Buona montagna.