Monte Amaro e Cima dell'Altare 09/08/2022.

Poco sopra Campo di Giove, ma dopo aver percorso 7 chilometri di sterrata, dove l'auto non è sembrata particolarmente convinta della scelta, inizia il sentiero che, tra bosco e zone più aperte, si spinge fino alla parte priva di vegetazione; la salita è costante e si fa sentire, ma dopo circa tre chilometri e mezzo, si arriva a scavallare in prossimità di Forchetta di Majella. Si scende a Fondo di Femmina Morta e si percorre il vallone, recuperando fiato ed energie. Si segue l'evidente sentiero in traverso su brecciaio/prato fino ad affacciarsi sullo splendido altipiano erboso e, dopo circa un chilometro, la meta della mia escursione: la Grotta Canosa. Dalle foto che avevo visto in rete, me la aspettavo più grande e maestosa, risulta comunque sempre suggestiva. Ora il programma era di raggiungere la Cima dell'Altare, per poi rientrare per la stessa via, ma avendo il Monte Amaro a vista, non ho potuto fare a meno di raggiungerlo; due chilometri di breccia in lieve salita ed un ultimo strappetto prima della cima. Vedo all'improvviso il Bivacco Pelino e più avanti la croce riempita di rocce e sono in cima. Piccola sosta e decido di raggiungere ugualmente Cima dell'Altare, puntando diretto, ignorando il sentiero. Durante questo tragitto, incontro diversi gruppi di camosci, per nulla spaventati, che sembrano divertirsi a nascondersi dietro le rocce che delimitano la stupenda Valle di Fara. Il tempo sta cambiando, le nuvole si abbassano e coprono la visuale; arrivo a Cima dell'Altare, dove dovrebbe esserci uno splendido panorama, ma sono totalmente avvolto dalla nebbia. Punto diretto verso il ritorno, anche in questo caso ignoro il sentiero ed in breve, mi ricongiungo alla via di andata, che ripercorro al contrario. Appena passata la Forchetta di Majella, si riapre la visuale e mi permette un ritorno con notevoli scorci.