Monte Amaro di Val Fondillo , mt.1862 .

Dal parcheggio delle Casette Asismiche ( tipologia assegnata alle case costruite dopo il terremoto distruttivo del 1915 ) si prende il sentiero F2 che conduce nella sua interezza al Valico dell'Orso . Si percorre inzialmente una carrabile e , data la scarsita' di acqua , superiamo il torrente prima di arrivare al nuovo ponte tibetano . Da li inizia il sentiero F1 sino al Monte Amaro . Trattasi di una zona limitata alle persone nel periodo che va da agosto sino alla meta' di settembre di ogni anno , data la presenza in riproduzione del camoscio . In data odierna non ci sono limitazioni , se non quella del buon senso atto ad evitare comportamenti che possono danneggiare il modus viventi di questi splendidi ungulati . Il sentiero si fa subito ripido in mezzo al bosco , per poi uscire parzialmente su canali di rocce sgretolate , al termine dei quali ci si immerge nuovamente nelle splendide faggete secolari . Dopo circa 500 mt. di dislivello percorso , ci si imbatte in una formazione rocciosa particolare che prende il nome di cappello degli alpini . Ancora una ripida salita in faggeta e , dopo un piccolo traverso , si esce fuori definitivamente in una radura , dalla quale il sentiero si inerpica sino all'anticima dell'Amaro . Il meteo oggi e' instabile ma si riesce a vedere un discreto panorama , dal Marsicano al Lago di Barrea alle cime della Camosciara . Un camoscio adulto ci osserva dalla cima verso la quale ci dirigiamo scendendo dall'anticima . Bisogna porre attenzione a questi tratti caratterizzati da rocce che se bagnate richiedono cautela . Un po' di scatti al camoscio solitario e si e' in vetta . Non sostiamo molto causa variabilita' in peggioramento del meteo e iniziamo subito la discesa , con molta cautela vista la presenza di rocce e radici di alberi bagnate . Un'aquila sfrutta le correnti ascensionali e si libra in volo , riusciamo in qualche scatto . Il rumore delle piccole cascatelle della Sorgente Tornareccia (indicata da segnavia verticale) ci dice che siamo in prossimita' dell'attacco iniziale del sentiero . Decidiamo di proseguire senza tagliare nel rio sino al nuovo ponte tibetano , installato per superare il rio dalla strada sterrata , che percorreremo sino alla fine . Escursione di dislivello e lunghezza contenuti , ma con pendenze da non sottovalutare . Nel tratto da fuori bosco si attraversano tratti rocciosi non esposti ma da percorrere con cautela .