Monte Amaro (di Opi)

La classica salita (unica percorribile) al Monte Amaro di Opi, per la Val Fondillo, e’ sempre un’escursione entusiasmante. Infatti, pur se non molto lunga, offre sensazioni bellissime. A partire dall’ingresso nella valle, che ricorda una delle valli alpine. Senza tralasciare il torrente. Pulitissimo e dalle gelide acque offre un piacevolissimo ambiente dove sostare e, perche’ no, un conforto ai piedi dopo l’impegnativa discesa dalla vetta. E poi la cresta, a tratti scomoda e che richiede attenzione in alcuni punti rocciosi. Infine, oltre al panorama, il quasi certo incontro a distanza con un nutrito branco di camosci stanziali che sono presenti nei prati o nelle rocce sottostanti. Per questo, credo sia doveroso raccomandare a chi desideri portare dei bambini o degli inesperti di montagna a vedere i camosci dalla vetta, di porre la massima attenzione. La salita nel bosco e’ molto dura, anche se facilitata dal continuo procedere a zigzag, e la cresta non e’ assolutamente da sottovalutare soprattutto nel caso si abbia a che fare con persone che tendono ad allontanarsi dallo stretto sentiero. Detto cio’, il percorso inizia dal parcheggio (ingresso F) dove in breve si entra nella valle e si continua sulla sterrata (sentiero F1). Si oltrepassano un paio di bivi per l’F4 che percorrerebbe la Valle Fredda per dirigersi verso Monte S. Nicola ed il Valico delle Gravare, continuando fino al ponticello sul torrente. Si passa sullo stesso ed in breve si incontra il palo indicatore per la vetta. Da qui, inizia un duro sentiero (punti panoramici unici sulla valle !) per il bosco di circa 1.5 km con pendenza media di 30° che permette rapidamente di giungere alle rocce che, a mezzacosta, accompagnano il sentiero fino all’uscita in cresta. Ora basta procedere a vista verso dx (E) ed affrontare con qualche cautela tratti rocciosi sul filo della cresta stessa, ripida su entrambi i lati. L’arrivo in vetta e’ preceduto da un’anticima, e sono entrambe panoramiche. Pero’, per avere piu’ possibilita’ di vedere i camosci, occorre quasi sempre giungere oltre la vetta principale, dove vi e’ un affaccio sui pratoni sottostanti. Si ritorna per la stessa via. Percorso a/r, i dati GPS si riferiscono alla sola andata.