monte Altesina
near Casuto, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Monte Altesina. Monte più alto degli Erei. Punto trigonometrico della Sicilia secondo gli Arabi, che dalla sua cima divisero l’isola in tre fette: Val Demone a est, Val di Mazara ad occidente e Val di Noto a sud.
Splendida montagna, l’Altesina conserva tracce del passato ed una selvaggia vegetazione che la rendono veramente un posto unico. Riserva naturale protetta, ha il suo ingresso nella parte bassa del monte. Salendo verso la cima si notano una serie di emergenze quali un delizioso, microscopico, monastero appollaiato su una bassa motta rocciosa; una serie di tombe rupestri e … finalmente la cima, con segni di una città antichissima, scomparsa.
la quota segnata da wikiloc è errata, si va da 980 a 1150 m. cima più alta degli Erei.
dal sito della regione sicilia:
La Riserva Naturale del Monte Altesina ricadente nel territorio dei comuni di Leonforte e Nicosiaè stata istituitaal fine di tutelare le interessanti formazioni boschive con dominanza di Quercus ilex nonché l’avifauna e in particolare il picchio rosso maggiore e lo sparviero.Il monte Altesina è la vetta più alta dei Monti Erei, presenta una doppia cima, una di m 1192 s.l.m. e l’altra di m 1180 s.l.m.. La Riserva è caratterizzata dalla presenza di una lecceta che giunge sino alla cima e che assume un bellissimo aspetto di bosco fitto ed impenetrabile, da querce caducifoglie del gruppo di Quercus pubescens, come Quercus dalechampii, Quercus virgiliana e a pochi esemplari di Sughera (Quercus suber). Il sottobosco della lecceta è caratterizzato dalla presenza di specie arbustive come il Prugnolo (Prunus spinosa), lo Spazio villoso (Calicotome villosa), il Pungitopo (Ruscusaculeatus), la Pulicaria (Pulicaria odora), la Salsapariglia (Smilaxaspera) e l’euforbia (Euphorbia characias). Sono presenti specie lianose come il Tamaro (Tamuscommunis) e l’edera (Hederahelix). Numerose le specie erbacee tra le quali si ricordano il ciclamino napoletano (Cyclamen hederifolium), l’Avena (Arrhenatherumsp.), l’Aplenio maggiore (Aspleniumonopteris), ecc. Frequente anche il Cerfoglio meridionale (Anthriscusnemorosa). E’ stata anche segnalata (Vazzano 1998) la presenza del Camedrio siciliano (Teucriumsiculum), specie endemica della Penisola italiana e Sicilia e indicatrice di substrati acidi. Dove il bosco è più rado, invece, attecchiscono i Rovi (Rubusulmifolius), la Rosa canina (Rosa canina) e il Biancospino (Crataegusmonogyna).Fanno parte della fauna il picchio rosso maggiore, alcuni rapaci diurni come la poiana e losparviero, e rapaci notturni, barbagianni, allocco, assiolo. Frequente è la volpe e, più volte, è statosegnalato il gatto selvatico. Tra i residenti stabili vanno annoverati alcune specie di rettili: il Ramarro occidentale (Lacertabilineata) che può raggiungere i 40 cm compresa la coda, il Gongilo ocellato (Chalcidesocellatus) e il Geco (Tarentola mauritanica). Tra le lucertole sono presenti la Campestre (Podarcis sicula) e la Wagleriana (Podarciswagleriana). Nella Riserva si osservano anche l’Upupa (Upupa epops), l’Usignolo (Lusciniamegarhynchos), la Cinciarella (Paruscaerulus), la Cinciallegra (Parus major), l’Averla piccola (Laniuscollurio), la Capinera (Sylvia atricapilla), l’Averla capirossa (Lanius senator), il Picchio rosso maggiore (Picoides major), la Gazza (Pica pica), la Coturnice (Alectorisgraeca), il Corvo imperiale (Corvuscorax), la Ghiandaia (Garrulusglandarius).
Splendida montagna, l’Altesina conserva tracce del passato ed una selvaggia vegetazione che la rendono veramente un posto unico. Riserva naturale protetta, ha il suo ingresso nella parte bassa del monte. Salendo verso la cima si notano una serie di emergenze quali un delizioso, microscopico, monastero appollaiato su una bassa motta rocciosa; una serie di tombe rupestri e … finalmente la cima, con segni di una città antichissima, scomparsa.
la quota segnata da wikiloc è errata, si va da 980 a 1150 m. cima più alta degli Erei.
dal sito della regione sicilia:
La Riserva Naturale del Monte Altesina ricadente nel territorio dei comuni di Leonforte e Nicosiaè stata istituitaal fine di tutelare le interessanti formazioni boschive con dominanza di Quercus ilex nonché l’avifauna e in particolare il picchio rosso maggiore e lo sparviero.Il monte Altesina è la vetta più alta dei Monti Erei, presenta una doppia cima, una di m 1192 s.l.m. e l’altra di m 1180 s.l.m.. La Riserva è caratterizzata dalla presenza di una lecceta che giunge sino alla cima e che assume un bellissimo aspetto di bosco fitto ed impenetrabile, da querce caducifoglie del gruppo di Quercus pubescens, come Quercus dalechampii, Quercus virgiliana e a pochi esemplari di Sughera (Quercus suber). Il sottobosco della lecceta è caratterizzato dalla presenza di specie arbustive come il Prugnolo (Prunus spinosa), lo Spazio villoso (Calicotome villosa), il Pungitopo (Ruscusaculeatus), la Pulicaria (Pulicaria odora), la Salsapariglia (Smilaxaspera) e l’euforbia (Euphorbia characias). Sono presenti specie lianose come il Tamaro (Tamuscommunis) e l’edera (Hederahelix). Numerose le specie erbacee tra le quali si ricordano il ciclamino napoletano (Cyclamen hederifolium), l’Avena (Arrhenatherumsp.), l’Aplenio maggiore (Aspleniumonopteris), ecc. Frequente anche il Cerfoglio meridionale (Anthriscusnemorosa). E’ stata anche segnalata (Vazzano 1998) la presenza del Camedrio siciliano (Teucriumsiculum), specie endemica della Penisola italiana e Sicilia e indicatrice di substrati acidi. Dove il bosco è più rado, invece, attecchiscono i Rovi (Rubusulmifolius), la Rosa canina (Rosa canina) e il Biancospino (Crataegusmonogyna).Fanno parte della fauna il picchio rosso maggiore, alcuni rapaci diurni come la poiana e losparviero, e rapaci notturni, barbagianni, allocco, assiolo. Frequente è la volpe e, più volte, è statosegnalato il gatto selvatico. Tra i residenti stabili vanno annoverati alcune specie di rettili: il Ramarro occidentale (Lacertabilineata) che può raggiungere i 40 cm compresa la coda, il Gongilo ocellato (Chalcidesocellatus) e il Geco (Tarentola mauritanica). Tra le lucertole sono presenti la Campestre (Podarcis sicula) e la Wagleriana (Podarciswagleriana). Nella Riserva si osservano anche l’Upupa (Upupa epops), l’Usignolo (Lusciniamegarhynchos), la Cinciarella (Paruscaerulus), la Cinciallegra (Parus major), l’Averla piccola (Laniuscollurio), la Capinera (Sylvia atricapilla), l’Averla capirossa (Lanius senator), il Picchio rosso maggiore (Picoides major), la Gazza (Pica pica), la Coturnice (Alectorisgraeca), il Corvo imperiale (Corvuscorax), la Ghiandaia (Garrulusglandarius).
Waypoints
Archaeological site
3,823 ft
Sito archeologico
l’area sommitale, a parte l’incantevole panorama, presenta la roccia lavorata in diversi punti con tracce di canali di scolo, cisterne, mura di abitazioni, misteriosi fori e diavolerie varie ! Una grotta, probabilmente destinata ad uso religioso, reca all’esterno una scritta in siculo, intraducibile ! Il sito fu abitato dalla preistoria sin al periodo tardo Normanno (1200), passando quindi per greci, romani, bizantini e arabi.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Very nice trek.