Monte Altare, Tartaro e Vedetta 09/09/2021.
near Pizzone, Molise (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partendo dal piazzale nei pressi del rifugio, si prende la sterrata che si lascia quasi subito per un ripido fuorisentiero, per raggiungere il Rio Torto dove si incrocia un sentiero che costeggia il fosso. Più avanti dopo circa un chilometro e mezzo, c'è il bivio per la Grotta dello Schievo; non c'è alcun segnale, solo flebili tracce, ma salendo un po' si individua la grotta. Si riscende a ritrovare il sentiero che dopo altri due chilometri e mezzo esce finalmente dal bosco. Qui incontro un ragazzo di Bergamo e per un tratto camminiamo insieme lasciando più volte il sentiero per fotografare i branchi di cervi. Saliamo fino alla cresta che unisce svariate vette formando uno splendido anfiteatro. In cresta individuiamo un branco di cervi composto da un centinaio di esemplari e rimaniamo nascosti dietro una roccia dove Stefano (si chiama così), col suo potente teleobiettivo, scatta svariate foto. Poi ci salutiamo, lui riscende a valle e io continuo la mia escursione. Raggiungo Monte Altare, poi ritorno indietro, sempre seguendo la cresta in saliscendi fino a Monte Tartaro. La discesa da Monte Tartaro è ripida ma breve, poi si addolcisce e continua con in fondo l'ultimo obiettivo della giornata, La Vedetta o Cima Biscurri. Un picco imponente con una parete affacciata sulla valle omonima frequentata da centinaia di corvi. Intanto intorno sempre branchi di cervi e addirittura gruppetti di camosci. Salgo sulla Vedetta e mi godo un po' il paesaggio spettacolare. La discesa fuorisentiero è ripida e difficile, tra rocce affioranti e brecciai, ma con un po' di attenzione, si riesce a raggiungere il fondovalle, dove un sentiero ufficiale raggiunge di nuovo il Pianoro Campitelli.
Waypoints
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Bel percorso, seguito solo in parte fino a Vallelunga dove in gruppo abbiamo seguito il percorso ufficiale per arrivare al monte Altare. Sotto il sole di luglio è stato bello tosto. P.S. La parte iniziale è meglio seguire il sentiero L1 e poi derivare a destra: più comodo e piacevole.