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Monte Alpi dal versante Sud-Ovest (Loc. Frusci di Castelsaraceno)

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Trail stats

Distance
4.23 mi
Elevation gain
2,690 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,690 ft
Max elevation
6,331 ft
TrailRank 
31
Min elevation
3,539 ft
Trail type
Loop
Coordinates
1105
Uploaded
September 4, 2017
Recorded
September 2017
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near Frusci, Basilicata (Italia)

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Itinerary description

Lungo la strada provinciale che collega Latronico a Castelsaraceno, salendo, prima, per la Loc. "Timparossa" (comune di Lauria), si trova a destra, poco prima del ristorante "Pansardi" in Loc. Frusci di Castelsaraceno, un "classico" cartellone indicatore costruito in legno.
Bisogna prendere la strada sterrata che parte di fronte al cartello, percorrerla per qualche centinaio di metri, parcheggiare in uno degli spiazzi, e continuare poi a piedi, fino all'attacco del sentiero (indicazioni CAI), che, per la prima parte, si avvia, in leggera salita, su fondo sconnesso di pietrame, fino alla partenza delle tre vie alpinistiche tracciate lungo la parete Ovest del Monte Alpi (c'è una targa in legno che le indica: "Lisce d'Arpe", "Stellina dell'Alpi", "Via della Continuità").

Si devia subito a destra, risalendo il fianco sud della parete del massiccio, con pendenza molto accentuata, prima su pietrame abbastanza sdrucciolevole (nelle vicinanze vi è anche una vecchia cava, ancora attiva, per lo sfruttamento dell'alabastro da dove, volendo, si può iniziare l'escursione), poi nel bosco di faggi su fondo tappezzato di scivoloso e umido fogliame, puntando, dopo poco, e senza significative eccezioni, quasi in linea diretta verso la cima principale del Monte Alpi (Pizzo Falcone. Quota 1900 mt.).

Il sentiero, per nulla su tracciato visibile a colpo d'occhio (se non per uno o due segni bianco/rossi ormai sbiaditi dal tempo, qualche raro omino di pietra e qualche pezzo di nastro bianco appeso ai rami), nella prima parte, come già scritto, è sempre ripido, esposto, sdrucciolevole ma, cingendo il crinale della parte Ovest, molto panoramico e selvaggio (si possono osservare parecchi pini loricati che, davvero, sembra, siano aggrappati con i denti alle pareti monolitiche della montagna).
La parte centrale, nella faggeta, sempre in ombra, è sempre in costante e ripida pendenza: in caso di pioggia (come nel nostro caso), estremamente scivolosa, per cui occorre prestare molta attenzione.

Si arriva all'incrocio con il sentiero (verso destra) che porta a "Piano fiorito" (agro di Latronico), che si ignora e dove, ancora una volta, si prende a salire impennandosi per l'ultimo tratto, quasi su percorso libero, puntando direttamente la cima del Monte Alpi, che si raggiunge attraversando i prati di alta quota, con il versante, libero dalla vegetazione, spazzato però da una prepotente corrente ascensionale.

Arrivati in cima, seguendo (ora sì), i segni bianco/rossi, lungo il filo della cresta, spostandosi verso est, si scende, si raggiungere la piccola sella di collegamento con Punta Santa Croce (anticima, quota mt. 1893. 30 minuti circa), e, arrivati ad un inghiottitoio, sulla destra, si prende a scendere lungo il comodo sentiero che perde rapidamente quota fino ad arrivare a "Piano Fiorito" (magnifici e mastodontici faggi nel bosco), e, al pianoro, ci si sposta in leggera salita per poi re-innestarsi col sentiero di partenza, che sbuca poco prima del crinale di partenza.
Da lì, in mezz'ora, circa, ci si ritrova, nuovamente, al punto di partenza.

Escursione di breve durata, ma di bell'impegno per l'elevata pendenza.

Direi si tratti di un percorso EE (per escursionisti esperti), riservato a chi sa bene orientarsi in montagna, vista la totale assenza di tracciatura.
Peccato: i colpi d'occhio che sa donare, sono tra i più belli di tutto il Parco del Pollino.

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