Colline dell'Astesana - San Martino Alfieri - Sui Sentieri di San Martino Alfieri
near San Martino Alfieri, Piemonte (Italia)
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Itinerary description
SUI SENTIERI DI SAN MARTINO ALFIERI
INTRODUZIONE
San Martino Alfieri è un comune italiano di 683 abitanti della provincia di Asti in Piemonte.
Esso sorge in Astesana, nell'area di fruizione turistica denominata "Le Colline dei Fiumi", sullo spartiacque del Tanaro e del Borbore, a controllo dell'importante direttrice di dorsale che univa Asti al Roero. Uscendo dall'abitato, in direzione di Govone, si gode di uno straordinario paesaggio dato dai 257 metri di altitudine del crinale della collina che corre parallela al Tanaro. Essa dolcemente affonda verso valle, densa di vegetazione e di ampi spazi coltivati. La strada di dorsale verso Antignano, dalle forti valenze panoramiche e paesaggistiche, presenta placidi panorami ove la presenza del lavoro nei campi e nei vigneti è sempre attuale, creando uno dei patrimoni culturali dell'area.
Dal Trecento il paese era appartenuto alla famiglia Solaro, ma nel 1615, per ordine dei Savoia, passò agli Alfieri di Magliano. Nel 1863 prese il nome di San Martino al Tanaro, modificato a fine secolo in San Martino Alfieri, in omaggio alla famiglia omonima.
In borgata Saracchi nacque la terza moglie di Giuseppe Garibaldi, Francesca Armosino, e nel 1880 ospitò l'eroe nella casa ancora oggi visibile. In borgata Marelli sorge la casa in cui crebbe monsignor Giuseppe Marello, fondatore degli Oblati di San Giuseppe, proclamato Santo da papa Giovanni Paolo II nel 2001.
Il castello settecentesco, di proprietà privata, è ottimamente conservato: il parco fu ampliato nell'800 da Xavier Kurten, architetto paesaggista tedesco, e da Ernesto Melano, al quale si deve anche la sistemazione urbanistica del borgo e il progetto della chiesa parrocchiale di San Carlo e Santa Maria, costruita (1829-1833) in stile neo-classico, che conserva il polittico cinquecentesco di Defendente Ferrari, con episodi della vita della Vergine.
Il centro abitato si sviluppa su di un lungo crinale seguendo la sponda sinistra del Tanaro sopra due nuclei contrapposti: da una parte il Castello e dall'altra il nucleo originario, in forma di ricetto, separati da una sella con strada di attraversamento. Il nucleo originario si articola in un insieme di piazze e piazzette, tra loro collegate da brevi vicoli. In esso si svolgono tutte le principali funzioni per la comunità: civica, sociale, religiosa e turistica.
L'attività e la storia personale di Benedetto Alfieri legano San Martino Alfieri a Piovà Massaia. In un luogo l'architetto dimorò e progettò gli ampliamenti settecenteschi del Castello di famiglia, mentre nell'altro fu l'artefice di uno dei capolavori architettonici del Monferrato Astigiano, la Parrocchiale.
Il paese dista 14 km da Asti in direzione sud-ovest e 16 km da Alba (CN). L'agricoltura, in particolare la viticoltura, ha qui la sua rivincita sull'industria, infatti troviamo pregiati vitigni di barbera, grignolino, bonarda e bianco. La "Bottega del vino", in Piazza Caduti, con sala per degustazione-esposizione, promuove i vini e i prodotti del territorio. Tra le specialità gastronomiche agnolotti, bagna cauda, salumi, arrosto e bollito misto. Tra maggio e giugno si svolge la passeggiata enogastronomica Nel mezzo del cammin... di nostre vigne, a luglio la Sagra del Barbera.
PERCORSO
Parcheggiata l'auto di fronte al cimitero si entra nel centro abitato e passando di fronte alla Chiesa Parrocchiale ed al castello si scende in Via Tanaro e poi sul tornante si tiene la destra a scendere.
Al bivio successivo si tiene la destra e poi la sinistra, sttraversando la Frazione Fagnani. Giunti alla fine del nucleo abitato si prosegue su sentiero tra le vigne e poi nel bosco per tornare in Via Tanaro, nei pressi del ponte sul fiume.
Attraversata la strada si prosegue su sterrata e dopo circa un chilometro si giunge ad una apertura della vegetazione che consente di raggiungere le rive del Fiume Tanaro.
Continuando a seguire il sentiero si svolta a sinistra e dopo un breve tratto di bosco si attraversa un noccioleto sovrastato dalle Rocche di Antignano.
Arrivati in Strada Schin si imbocca il sentiero sulla sinistra che sale nella Frazione Saracchi con un tornante.
Superata la piccola Frazione si svolta a destra su sterrata per giungere nella Valle del Rio Zecchino. Risalendo dalla Valle si raggiunge quasi la strada asfaltata, svoltando a sinistra su sentiero erboso che porta alla Borgata Pero.
Non appena arrivati sulla Strada Provinciale n.8 si incontra sulla sinistra il Bosco del Silenzio, entrando e seguendo le indicazioni, in poche centinaia di metri si raggiunge la Panchina Gigante di San Martino Alfieri.
Di fronte alla Panchina passa un sentiero che si percorre verso destra fino a giungere nella Valle del Rio Cravina. Si svolta prima a sinistra e poi, successivamente, a destra in salita fino alla Frazione Firano.
Raggiunta la Strada Provinciale n.41 in poche centinaia di metri si torna al punto di partenza.
BUON CAMMINO
INTRODUZIONE
San Martino Alfieri è un comune italiano di 683 abitanti della provincia di Asti in Piemonte.
Esso sorge in Astesana, nell'area di fruizione turistica denominata "Le Colline dei Fiumi", sullo spartiacque del Tanaro e del Borbore, a controllo dell'importante direttrice di dorsale che univa Asti al Roero. Uscendo dall'abitato, in direzione di Govone, si gode di uno straordinario paesaggio dato dai 257 metri di altitudine del crinale della collina che corre parallela al Tanaro. Essa dolcemente affonda verso valle, densa di vegetazione e di ampi spazi coltivati. La strada di dorsale verso Antignano, dalle forti valenze panoramiche e paesaggistiche, presenta placidi panorami ove la presenza del lavoro nei campi e nei vigneti è sempre attuale, creando uno dei patrimoni culturali dell'area.
Dal Trecento il paese era appartenuto alla famiglia Solaro, ma nel 1615, per ordine dei Savoia, passò agli Alfieri di Magliano. Nel 1863 prese il nome di San Martino al Tanaro, modificato a fine secolo in San Martino Alfieri, in omaggio alla famiglia omonima.
In borgata Saracchi nacque la terza moglie di Giuseppe Garibaldi, Francesca Armosino, e nel 1880 ospitò l'eroe nella casa ancora oggi visibile. In borgata Marelli sorge la casa in cui crebbe monsignor Giuseppe Marello, fondatore degli Oblati di San Giuseppe, proclamato Santo da papa Giovanni Paolo II nel 2001.
Il castello settecentesco, di proprietà privata, è ottimamente conservato: il parco fu ampliato nell'800 da Xavier Kurten, architetto paesaggista tedesco, e da Ernesto Melano, al quale si deve anche la sistemazione urbanistica del borgo e il progetto della chiesa parrocchiale di San Carlo e Santa Maria, costruita (1829-1833) in stile neo-classico, che conserva il polittico cinquecentesco di Defendente Ferrari, con episodi della vita della Vergine.
Il centro abitato si sviluppa su di un lungo crinale seguendo la sponda sinistra del Tanaro sopra due nuclei contrapposti: da una parte il Castello e dall'altra il nucleo originario, in forma di ricetto, separati da una sella con strada di attraversamento. Il nucleo originario si articola in un insieme di piazze e piazzette, tra loro collegate da brevi vicoli. In esso si svolgono tutte le principali funzioni per la comunità: civica, sociale, religiosa e turistica.
L'attività e la storia personale di Benedetto Alfieri legano San Martino Alfieri a Piovà Massaia. In un luogo l'architetto dimorò e progettò gli ampliamenti settecenteschi del Castello di famiglia, mentre nell'altro fu l'artefice di uno dei capolavori architettonici del Monferrato Astigiano, la Parrocchiale.
Il paese dista 14 km da Asti in direzione sud-ovest e 16 km da Alba (CN). L'agricoltura, in particolare la viticoltura, ha qui la sua rivincita sull'industria, infatti troviamo pregiati vitigni di barbera, grignolino, bonarda e bianco. La "Bottega del vino", in Piazza Caduti, con sala per degustazione-esposizione, promuove i vini e i prodotti del territorio. Tra le specialità gastronomiche agnolotti, bagna cauda, salumi, arrosto e bollito misto. Tra maggio e giugno si svolge la passeggiata enogastronomica Nel mezzo del cammin... di nostre vigne, a luglio la Sagra del Barbera.
PERCORSO
Parcheggiata l'auto di fronte al cimitero si entra nel centro abitato e passando di fronte alla Chiesa Parrocchiale ed al castello si scende in Via Tanaro e poi sul tornante si tiene la destra a scendere.
Al bivio successivo si tiene la destra e poi la sinistra, sttraversando la Frazione Fagnani. Giunti alla fine del nucleo abitato si prosegue su sentiero tra le vigne e poi nel bosco per tornare in Via Tanaro, nei pressi del ponte sul fiume.
Attraversata la strada si prosegue su sterrata e dopo circa un chilometro si giunge ad una apertura della vegetazione che consente di raggiungere le rive del Fiume Tanaro.
Continuando a seguire il sentiero si svolta a sinistra e dopo un breve tratto di bosco si attraversa un noccioleto sovrastato dalle Rocche di Antignano.
Arrivati in Strada Schin si imbocca il sentiero sulla sinistra che sale nella Frazione Saracchi con un tornante.
Superata la piccola Frazione si svolta a destra su sterrata per giungere nella Valle del Rio Zecchino. Risalendo dalla Valle si raggiunge quasi la strada asfaltata, svoltando a sinistra su sentiero erboso che porta alla Borgata Pero.
Non appena arrivati sulla Strada Provinciale n.8 si incontra sulla sinistra il Bosco del Silenzio, entrando e seguendo le indicazioni, in poche centinaia di metri si raggiunge la Panchina Gigante di San Martino Alfieri.
Di fronte alla Panchina passa un sentiero che si percorre verso destra fino a giungere nella Valle del Rio Cravina. Si svolta prima a sinistra e poi, successivamente, a destra in salita fino alla Frazione Firano.
Raggiunta la Strada Provinciale n.41 in poche centinaia di metri si torna al punto di partenza.
BUON CAMMINO
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Easy to follow
Scenery
Easy
Percorso facile da seguire con GPS e molto interessante
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Easy
Molto bello e interessante.