Molino de fossi, cascate del Carigiola, Gavigno, Cavarzano
near Luciana, Toscana (Italia)
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Itinerary description
Posteggiato in prossimità del Molino de' Fossi e intrapreso il sentiero 456 in direzione dell'abitato di Luciana, breve il tratto ma si è trattato dell'antipasto per capire come si sarebbe evoluta la giornata, un dislivello piuttosto notevole. Proseguito il percorso su strada asfaltata in direzione di Cavarzano, con un paio di digressioni per ammirare gli splendidi castagneti. Poco prima di giungere in paese si svolta a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Poggio di Petto, arrivando dopo una manciata di passi in località Tabernacolo di Tavoletta, seguendo poi le indicazioni verso il sentiero 462 destinazione cascate del Carigiola. La prima porzione si presenta molto agevole e senza particolari difficoltà, giunti però alla svolta per la discesa alle cascate bisogna prestare particolari attenzioni perché la discesa si presenta piuttosto ripida in alcuni tratti, comunque si sviluppa tutta in un piacevole bosco. Le cascate sono molto particolari e uno spunto di riflessione va lasciato all'incuria in cui versano, almeno come le ho viste io, il salto principale non è raggiungibile a causa delle molteplici piante cadute e stese nel greto del torrente, a meno che non ci si voglia immergere con i piedi nelle fresche acque ma anche in questo caso porre la sicurezza alla base della decisione. Sempre seguendo il sentiero 462 seguendo le indicazioni per Gavigno e aggirato il torrente sulla sua destra orografica inizia un percorso che gradualmente ci porta nuovamente in quota. Da sottolineare la presenza di alcuni punti suggestivi creati dai ruscelli che scendono dai declivi, ci sarebbe stata l'opportunità di arrivare ad una meravigliosa cascata ma ahimè anche in questo caso le piante cadute ostruivano ogni forma di passaggio. Giunti al cospetto di Gavigno e abbandonato il sentiero 462 si prosegue sul 464 il direzione Cavarzano. Nota molto dolente, il sentiero seppur segnalato è praticamente un percorso ad ostacoli tra i numerosi alberi caduti e segna la completa incuria manutentiva dello stesso, prestate la massima attenzione, ad un tratto superato il greto di un rivolo è facile perdere la traccia, bisogna praticamente camminare per alcuni metri appoggiati al tronco di un ennesimo albero caduto prendendo come riferimento visivo i pali per il cavo della telefonia. Usciti dal bosco dopo una discesa piuttosto lungo si giunge il località Peraldaccio e sempre seguendo il 464 e oltrepassato il torrente Carigiola in località Mulino di Donato si inizia a salire verso la località di Gagnaia, anche in questo caso in alcuni tratti il sentiero risulta complicato nell'essere seguito. Arrivati in cima al colle si può ammirare da un punto panoramico una cospicua porzione di tutto il percorso, il sentiero aggirando alle spalle l'abitato di Cavarzano torna a congiungersi alla via di ritorno in località Tavoletta e da qui nuovamente a ritroso verso il Molino de Fossi. In realtà per pure condizioni climatiche avverse in arrivo, e per chi ne avesse la fortuna, si potrebbe anche optare per seguire le indicazioni per il Poggio di Petto e da qui seguire poi il 456 per passare dalla Torre di Luciana e quindi all'omonima frazione, quindi al punto di partenza. Comunque percorso lungo ma assai piacevole, peccato per lo scarso stato manutentivo in alcuni frangenti
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