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Moggio-Piani di Artavaggio-Sodadura

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Trail stats

Distance
9.21 mi
Elevation gain
3,691 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,973 ft
Max elevation
6,292 ft
TrailRank 
32
Min elevation
2,885 ft
Trail type
One Way
Time
9 hours 19 minutes
Coordinates
722
Uploaded
September 7, 2021
Recorded
December 2020
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near Moggio, Lombardia (Italia)

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Itinerary description

Dicembre 2020
In totale percorsi circa 16km, con un dislivello sui 1100m quasi interamente nella neve.
Ritrovatici a Moggio prima delle 8, partiamo dal piazzale della funivia (880m) scendendo e prendendo in fondo alla via il sentiero 724. Abbiamo tutti le ghette (fondamentali), il sentiero si snoda nella neve nel bosco, fino a una biforcazione che prosegue a destra per il sentiero 726 (per i piani di Artavaggio) e a sinistra per tutti i rifugi (724 sempre per i piani di Artavaggio). Seguiamo a sinistra il 724, alcuni indossano i ramponcini.
La neve è abbondante e il paesaggio imbiancato spettacolare, appena si esce dalla traccia piuttosto stretta si sprofonda fino all'anca. Il sole appare davanti a noi quando arriviamo verso le 11 ai Piani di Artavaggio. Dopo un breve spuntino proseguiamo puntando al rifugio Nicola, mentre attorno si apre da ogni lato una vista sempre più bella con la Grigna, il Grignone, il Resegone, lo Zuccone Campelli in primo piano, e che più lontano abbraccia l’intera Pianura Padana, fino alle cime degli Appennini, del Piemonte e della Val d’ Aosta sullo sfondo.
Pranziamo al sacco fuori dal rifugio che deborda di persone, come prevedibile, e poi alcuni di noi decidono di dare un'occhiata al percorso che porta verso la cima del Sodadura. Già prima della cresta la vista si apre ulteriormente verso i monti a nord. La traccia sulla cresta è ampia e la neve splendida, per cui decidiamo di provare a salire una parte della cresta finchè ci sentiamo confidenti. In realtà, a parte un unico punto dove il passaggio è leggermente più complicato, tutta la cresta è facilmente percorribile e così in pochi minuti siamo in cima al Sodadura(2010)!
Riscendiamo dalla stessa cresta per tornare al rifugio Nicola dove ci aspetta il resto del gruppo, e partiamo per il ritorno per il quale abbiamo deciso di fare un anello passando per il sentiero 726.
Prendiamo in direzione Culmine di San Pietro, e nei pressi di Casera Maesimo troviamo le indicazioni per Moggio. In realtà però non si tratta del sentiero 726 ma di un altro! Il percorso passa prima tra la neve sempre più alta, quindi entra nel bosco dove scende bruscamente verso valle lungo una traccia segnata solo da qualche ciaspola. Come dicono i più esperti, si ravana alla grande 🙂
La discesa sembra interminabile lungo una traccia sempre meno evidente, e la luce inizia anche a diminuire visto che il sole è ormai tramontato. Maledico di aver lasciato a casa la frontale contando di tornare a casa presto, ma Marco estrae dal suo zaino senza fondo una fornitura di frontali senza pari, e grazie a queste riusciamo a percorrere le ultime centinaia di metri in mezzo al bosco che ci riportano infine sul sentiero 724, che ci riporta poi verso la piazza della funivia.

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