Mini escursione isola Conversina sulla via Amerina
near San Lorenzo II, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Breve escursione suggestiva non facilissima dovuto ad un sentiero piuttosto impervio e poco curato. Dalla statale 331 all'altezza del ristorante Tiresia ( https://goo.gl/maps/cbZ5bDr7X8v ) c'è un cartello che indica la via Amerina e l'isola Conversina, appunto. Si lascia l'auto vicino ad un cartello turistico e si procede a piedi entrando subito in una tagliata. Tombe e colombari ai lati.
Si giunge al fiume e si risale verso l'Isola che è sulla sommità del promontorio tra il fosso dell’Isola e il Fossitello, protetto da un profondo vallo; nei pressi, tratti della cinta muraria, con il borgo e la chiesa di S.Pancrazio. Il Castrum Insulae, a protezione della via Amerina, fu abitato sin dall’antichità, ma nel periodo romano il sito fu abbandonato, sino alla ripresa medievale coincidente probabilmente con la fortificazione bizantina del distretto nepesino. L’Insula Conversina, affidata al monastero dei SS.Cosma e Damiano (989) insieme al mulino annesso, si consolidò durante l’incastellamento; il Castrum Insula Conversina, dalle tassazioni del XIV secolo risulta però in decadenza, tanto che nel 1427, dopo essere stato feudo degli Orsini e dei Colonna, viene definito inhabitatum, con gli edifici e le torri dirute. Attualmente, dell’originario insediamento, sono ben visibili i resti della Torre con modanature in terracotta. Sotto la torre diverse costruzioni sotterranee che sembrano cisterne a cui si accede attraverso cunicoli provenienti da grotte e abitazioni adiacenti. Paesaggio assai bello a 360 gradi.
Si giunge al fiume e si risale verso l'Isola che è sulla sommità del promontorio tra il fosso dell’Isola e il Fossitello, protetto da un profondo vallo; nei pressi, tratti della cinta muraria, con il borgo e la chiesa di S.Pancrazio. Il Castrum Insulae, a protezione della via Amerina, fu abitato sin dall’antichità, ma nel periodo romano il sito fu abbandonato, sino alla ripresa medievale coincidente probabilmente con la fortificazione bizantina del distretto nepesino. L’Insula Conversina, affidata al monastero dei SS.Cosma e Damiano (989) insieme al mulino annesso, si consolidò durante l’incastellamento; il Castrum Insula Conversina, dalle tassazioni del XIV secolo risulta però in decadenza, tanto che nel 1427, dopo essere stato feudo degli Orsini e dei Colonna, viene definito inhabitatum, con gli edifici e le torri dirute. Attualmente, dell’originario insediamento, sono ben visibili i resti della Torre con modanature in terracotta. Sotto la torre diverse costruzioni sotterranee che sembrano cisterne a cui si accede attraverso cunicoli provenienti da grotte e abitazioni adiacenti. Paesaggio assai bello a 360 gradi.
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