Melago- Vallelunga - Rifugio Pio XI
near Melago, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Eccoci qui, x un'altra escursione, partiamo da questo piccolo piccolissimo paesino di Melago, dove la strada finisce e si trova un parcheggio grande a pagamento ( 6 euro per tutto il giorno, si paga in contanti oppure con la carta, miracolo della tecnologia dove in altri posti più civilizzati pagare con la carta è un lusso ! )
Indi per cui , parcheggiata l'auto, o la moto o il camper, ci dirigiamo verso il gruppo di case e leggiamo in chiara lingua tedesca i numerosi cartelli ,( a volte miracolosamente ci infilano qualche parola in italiano , e siamo in Alto Adige-Italia-Mondo).
Ne prendiamo uno a caso? No iniziamo a seguire il sentiero nr.1, questo nome impronunciabile : Langtauferer Hoenweg cioè Alta via Vallelunga .
Seguiamo la strada leggera in leggera salita fino a che giriamo a sinistra al prossimo cartello, questo Panormaweg, Strada Panoramica, che sale tranquillamente con bella vista sui prati sottostanti e le montagne intorno, i ghiacciai lontani , ma non troppo, la Cima della Palla Bianca, che attira con il suo bianco luccicante sotto il sole..Mentre proseguiamo in salita che si fa più ripida ma difficoltà non se ne vedono, una mandria di caprette ci seguono come fossimo i pastori del posto.Mentre saliamo altro incrocio, ritroviamo il cartello numero uno, quello del nome tedesco impronunciabile , ma cmq Alta via di Vallelunga in italiano (Langtauferer Hoenweg in tedesco del posto).Lo seguiamo per un pò, il sentiero sale fino a che troviamo l'ennesimo incrocio senza cartelli, noi a diamo dritti e troviamo il prossimo bivio dopo poco. Qui prendiamo il sentiero numero 1A, Indicazioni Rifugio !! ma quale rifugio? si sono dimenticati di scrivere Pio XI, forse il soldi erano finiti, quindi dai diamo una mano alla comunità , aggiungiamolo noi :-).Seguiamo il sentiero, passando prima un ponticello con un bel torrente sotto, e poi seguiamo a destra il costone fino a che il sentiero sparisce, cristo Santo, c'è una piccola traccia , ma mappa alla mano risaliamo in verticale per un'altra traccia fino a trovare il sentiero giusto.
Bene ora, il sentiero in saliscendi , continua facilmente con bella vista sulla Palla Bianca, in tedesco WeissKugel che mi fa venire in mente chissà perché un gelato, e su altre belle cime, la Cima Fontana, la Cima rossa x citarne alcune.
Cammina cammina arriviamo al prossimo bivio , con una bella panchina e un crocifisso, dove il Grande Capo osserva il mondo sottostante. Dilemma ora, quale sentiero prendere ? oggi decidiamo il più corto, tra una sosta e l'altra oggi siamo molto lenti, quindi prendiamo il sentiero numero 1A , non c'è più la scritta Rifugio, sono veramente finiti i soldi, comunque l'indicazione è Weisskugel Hutte, e cioè Rifugio Pio XI.ci dice che mancano 40 minuti , quindi gambe in spalla a via.
Il sentiero ora sale ma per breve tempo e dopo è tutto un piano e una salita fino al bel Rifugio, vecchio ma storico e affascinante.
Da qui la vista su quello che rimane del Ghiacciaio Vallelunga è strepitosa, affascinante e anche un pò triste, pensando che tra pochi o tanti anni sparirà del tutto ( speriamo arrivi l'era glaciale con tutti i personaggi da cartoni animati che tanto ci fanno ridere ).
Breve sosta al rifugio, una birra, un dolcino e via, prendiamo il sentiero numero 2 , il nostro punto d'arrivo è Melago ( Melager ALm) ma noi per ora andiamo in direzione alla base del ghiacciaio. Il sentiero sale appena e poi scende ripido tra ghiaia e ciottoli fino a d un incrocio, senza cartello ma con una scritta su un sasso : ICE.
Risaliamo un pochino , troviamo dei cartelli informativi sul ghiacciaio Vallelunga, ne troveremo altri fino alla Melager Alm ( malga Melago), seguiamo il sentiero in questo paesaggio marziano con il ghiacciaio sullo sfondo, passiamo un ponte e seguiamo ad occhio senza segnali la base del ghiacciaio con un enorme grotta da dove esce il torrente di fusione. Con degli stivali da pescatore sarebbe bello inoltrarsi un pò ma ahimè chi si porta dietro gli stivali da pescatore??
Ok qualche foto, ci si muove un pò intorno per curiosare, tutto affascina, tutto è bello, ci sembra di essere degli esploratori, ma ora si torna indietro, seguiamo il sentiero fino al bivio con la scritta ICE e scendiamo seguendo il sentiero dapprima ripido fino ad un ponte da passare sopra il rio Carlino, rumoroso come pochi con la sua acqua grigia dovuta ai sedimenti che si porta dietro dal ghiacciaio. Passato il ponte si sale un pò e poi si scende nuovamente fino ad un altro bivio, qui noi siamo andati a a sinistra ritrovandoci nel verde tra prati e conifere, ma si può anche andare dritti , i due sentieri si ritrovano poco dopo. Ora il sentiero fino alla Malga Melago è semplice, siamo circondati da alberi non molto alti, poi lo diventeranno, ci accompagna sempre a volte lontano a volte vicino il Rio Carlino.
Seguiamo il sentiero fino alla Malga non curandoci di altri incroci o deviazioni , e poi seguiamo la strada larga che prosegue un pò in discesa a e poi in piano passando sopra un altro ponte e poi in falso piano fino a raggiungere il parcheggio dove abbiamo lasciato il nostro mezzo.
Se si fa in tempo, e noi non ce l'abbiamo fatta, si può comprare del buon formaggio ( almeno dalle foto sembra ! )al maso Gamsegghof.
Indi per cui , parcheggiata l'auto, o la moto o il camper, ci dirigiamo verso il gruppo di case e leggiamo in chiara lingua tedesca i numerosi cartelli ,( a volte miracolosamente ci infilano qualche parola in italiano , e siamo in Alto Adige-Italia-Mondo).
Ne prendiamo uno a caso? No iniziamo a seguire il sentiero nr.1, questo nome impronunciabile : Langtauferer Hoenweg cioè Alta via Vallelunga .
Seguiamo la strada leggera in leggera salita fino a che giriamo a sinistra al prossimo cartello, questo Panormaweg, Strada Panoramica, che sale tranquillamente con bella vista sui prati sottostanti e le montagne intorno, i ghiacciai lontani , ma non troppo, la Cima della Palla Bianca, che attira con il suo bianco luccicante sotto il sole..Mentre proseguiamo in salita che si fa più ripida ma difficoltà non se ne vedono, una mandria di caprette ci seguono come fossimo i pastori del posto.Mentre saliamo altro incrocio, ritroviamo il cartello numero uno, quello del nome tedesco impronunciabile , ma cmq Alta via di Vallelunga in italiano (Langtauferer Hoenweg in tedesco del posto).Lo seguiamo per un pò, il sentiero sale fino a che troviamo l'ennesimo incrocio senza cartelli, noi a diamo dritti e troviamo il prossimo bivio dopo poco. Qui prendiamo il sentiero numero 1A, Indicazioni Rifugio !! ma quale rifugio? si sono dimenticati di scrivere Pio XI, forse il soldi erano finiti, quindi dai diamo una mano alla comunità , aggiungiamolo noi :-).Seguiamo il sentiero, passando prima un ponticello con un bel torrente sotto, e poi seguiamo a destra il costone fino a che il sentiero sparisce, cristo Santo, c'è una piccola traccia , ma mappa alla mano risaliamo in verticale per un'altra traccia fino a trovare il sentiero giusto.
Bene ora, il sentiero in saliscendi , continua facilmente con bella vista sulla Palla Bianca, in tedesco WeissKugel che mi fa venire in mente chissà perché un gelato, e su altre belle cime, la Cima Fontana, la Cima rossa x citarne alcune.
Cammina cammina arriviamo al prossimo bivio , con una bella panchina e un crocifisso, dove il Grande Capo osserva il mondo sottostante. Dilemma ora, quale sentiero prendere ? oggi decidiamo il più corto, tra una sosta e l'altra oggi siamo molto lenti, quindi prendiamo il sentiero numero 1A , non c'è più la scritta Rifugio, sono veramente finiti i soldi, comunque l'indicazione è Weisskugel Hutte, e cioè Rifugio Pio XI.ci dice che mancano 40 minuti , quindi gambe in spalla a via.
Il sentiero ora sale ma per breve tempo e dopo è tutto un piano e una salita fino al bel Rifugio, vecchio ma storico e affascinante.
Da qui la vista su quello che rimane del Ghiacciaio Vallelunga è strepitosa, affascinante e anche un pò triste, pensando che tra pochi o tanti anni sparirà del tutto ( speriamo arrivi l'era glaciale con tutti i personaggi da cartoni animati che tanto ci fanno ridere ).
Breve sosta al rifugio, una birra, un dolcino e via, prendiamo il sentiero numero 2 , il nostro punto d'arrivo è Melago ( Melager ALm) ma noi per ora andiamo in direzione alla base del ghiacciaio. Il sentiero sale appena e poi scende ripido tra ghiaia e ciottoli fino a d un incrocio, senza cartello ma con una scritta su un sasso : ICE.
Risaliamo un pochino , troviamo dei cartelli informativi sul ghiacciaio Vallelunga, ne troveremo altri fino alla Melager Alm ( malga Melago), seguiamo il sentiero in questo paesaggio marziano con il ghiacciaio sullo sfondo, passiamo un ponte e seguiamo ad occhio senza segnali la base del ghiacciaio con un enorme grotta da dove esce il torrente di fusione. Con degli stivali da pescatore sarebbe bello inoltrarsi un pò ma ahimè chi si porta dietro gli stivali da pescatore??
Ok qualche foto, ci si muove un pò intorno per curiosare, tutto affascina, tutto è bello, ci sembra di essere degli esploratori, ma ora si torna indietro, seguiamo il sentiero fino al bivio con la scritta ICE e scendiamo seguendo il sentiero dapprima ripido fino ad un ponte da passare sopra il rio Carlino, rumoroso come pochi con la sua acqua grigia dovuta ai sedimenti che si porta dietro dal ghiacciaio. Passato il ponte si sale un pò e poi si scende nuovamente fino ad un altro bivio, qui noi siamo andati a a sinistra ritrovandoci nel verde tra prati e conifere, ma si può anche andare dritti , i due sentieri si ritrovano poco dopo. Ora il sentiero fino alla Malga Melago è semplice, siamo circondati da alberi non molto alti, poi lo diventeranno, ci accompagna sempre a volte lontano a volte vicino il Rio Carlino.
Seguiamo il sentiero fino alla Malga non curandoci di altri incroci o deviazioni , e poi seguiamo la strada larga che prosegue un pò in discesa a e poi in piano passando sopra un altro ponte e poi in falso piano fino a raggiungere il parcheggio dove abbiamo lasciato il nostro mezzo.
Se si fa in tempo, e noi non ce l'abbiamo fatta, si può comprare del buon formaggio ( almeno dalle foto sembra ! )al maso Gamsegghof.
Waypoints
Comments (2)
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Che bella descrizione, dettagliata e simpatica
Grazie tantissimo Elena Grezzani.