Matera - Cristo la Selva - villaggio Saraceno - grotta dei pipistrelli

Percorso ad anello da Villaggio Saraceno passando per:
- Cristo la Selva (4.6 km)
- Grotta dei pipistrelli (9.4 km)

La Chiesa Rupestre di Cristo la Selva è un’antica chiesa interamente realizzata dai monaci benedettini che l’hanno abitata nel passato.

Nei pressi della Chiesa sono presenti diverse grotte che erano utilizzate per le attività dei monaci. Da quessto luogo è anche possibile osservare, sul lato opposto del canyon, il Villaggio Saraceno.

Nel caso in cui si voglia visitare la chiesa rupestre di Cristo la Selva si prega di contattare il Signor Cesare Passarelli al numero 3883569900.

La facciata in muratura di Cristo La Selva mostra un rosone quadrilobato e la data 1712 incisa sopra la porta d’ingresso. Un piccolo campanile a vela è posto a sinistra della facciata e ai due lati sono posizionati due splendidi loggiati in muratura. La chiesa fu ristrutturata, tra il 1711 e il 1712, con il contributo dei fedeli che accorrevano numerosi nei venerdì di Quaresima e nella festività della Santa Croce. L’interno è a una sola navata con una pianta rettangolare. Sul pavimento ci sono due file di mattoni ceramicati che dall’ingresso raggiungono gli altari posti rispettivamente in fondo alla chiesa e sulla parete sinistra dell’aula. Su un pilastro roccioso della controfacciata d’ingresso si ammira l’affresco duecentesco della Madonna Odigitria, mentre sulla parete sinistra in corrispondenza dell’altare è campito l’affresco bizantino della Crocifissione segnata dall’iscrizione “Victor Mortis”. Ai piedi del Crocifisso si legge l’iscrizione: “memento domine famula tua bularina”.



Il Villaggio Saraceno

è un affascinante complesso rupestre situato nel Parco della Murgia Materana, a circa 6 km a sud-sudest di Matera. Questo villaggio è costituito da settanta grotte scavate nella roccia, disposte lungo un vallone affluente della Gravina di Matera.
Inizialmente, queste grotte si affacciavano direttamente sul vallone, rappresentando una testimonianza preziosa della fase iniziale dell'urbanizzazione dei celebri Sassi di Matera. Solo successivamente, grazie ai materiali di scavo, sono state create le facciate delle grotte e la pavimentazione del vallone. Originariamente, il complesso aveva la funzione di rifugio per agricoltori, pastori ed armenti. Molte delle grotte sono state utilizzate come ovili fino agli ultimi decenni del XX secolo, e ancora oggi è possibile trovare tracce dell'antica presenza dei pastori.
Tra le settanta grotte, due sono Chiese Rupestri:

San Luca alla Selva: L'ingresso di questa chiesa è celato da arbusti, ma è perfettamente accessibile dal sentiero. La cripta, scavata nella roccia, presenta un cubicolo con fonte battesimali e una cappella con tracce di affreschi. L'altare, raggiungibile attraverso ambienti dotati di panche scavate nella roccia, ospita una croce in bassorilievo.

Chiesa di San Nicola al Saraceno: Questa chiesa è stata trasformata in stalla, ma conserva la sua storia e fascino rupestre