Massiccio del Monte Grappa: Malga dei Roi, Malga Paoda, Monte Tomatico da Carpen - rientro Casera Pian Alt e Val del Sabbione
near Carpen, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Giro ad anello dalla Val del Piave (o Valle della Piave) verso il Monte Tomatico con l’obiettivo di percorrere sentieri e tracce insoliti.
Si può trasformare questo giro in “versione light” scendendo dalla vetta del Monte Tomatico direttamente a Casera Lusena per la facile dorsale nord est.
Così facendo rimane comunque quasi tutto al di fuori dei tracciati CAI, e si evita il tratto dove il tempo e la natura hanno quasi cancellato i vecchi sentieri e dove bisogna mettere in conto di procedere un po’ scomodamente.
Nella prima parte verso Malga dei Roi attenzione a un paio di bivi con “impronte di sentiero sul terreno” della stessa evidenza: non si finirebbe in posti pericolosi, si rischia solo di tornare indietro.
Dopo Malga dei Roi si percorre qualche decina di metri su sterrata e poi si riprende un sentiero che, inizialmente anche con buone pendenze, conduce a Malga Paoda.
A un certo punto si passa per il rudere di Malga Roi Vecchia dove incredibilmente c’è un vecchio e grande segnavia CAI con la numerazione 850.
Il CAI 850 adesso è da tutt’altra parte e, per quella zona, non ho trovato tratteggi in alcuna delle vecchie cartine che posseggo.
Da Malga Paoda solita salita diretta (qualche tratto ripido) su pendii erbosi per immettersi nell’Alta Via degli Eroi per poi comodamente finire sulla vetta del Monte Tomatico.
Qui si può scegliere la già citata “versione light” oppure si prende la bella dorsale nord ovest e si scende per circa 500 metri di dislivello: è un po’ più ripida della nord est ma mai problematica.
All’uscita dalla dorsale c’è la parte scomoda verso Casera Col Alt: il pendio è abbastanza inclinato e le tracce rimaste di sentiero (seppur indicate nelle cartine) sono quasi inesistenti.
Ho trovato qualche nastro (sbiaditissimo) di cantiere e qualche bollo arancione, e bisogna fare un po’ su e giù (o giù e su a seconda delle preferenze) per evitare qualche costola rocciosa e mantenere più o meno la quota: sarà una progressione lenta e abbastanza faticosa.
Poco prima di Casera Pian Alt compare dal nulla una “quasi mulattiera” che poi riscompare, ma che dopo la casera rimane costante e permette, finalmente, di camminare potendo appoggiare bene tutto il piede (e non solo un po’ di taglio, un po’ di punta e un po’ di tacco).
Alla fine ci si immette in una sterrata che porta al ricongiungimento con la dorsale nord est da dove si proverrebbe con la versione light del giro.
La Val del Sabbione è – imbocco a parte – ben segnata con bolli rossi tipo ENEL.
Si può trasformare questo giro in “versione light” scendendo dalla vetta del Monte Tomatico direttamente a Casera Lusena per la facile dorsale nord est.
Così facendo rimane comunque quasi tutto al di fuori dei tracciati CAI, e si evita il tratto dove il tempo e la natura hanno quasi cancellato i vecchi sentieri e dove bisogna mettere in conto di procedere un po’ scomodamente.
Nella prima parte verso Malga dei Roi attenzione a un paio di bivi con “impronte di sentiero sul terreno” della stessa evidenza: non si finirebbe in posti pericolosi, si rischia solo di tornare indietro.
Dopo Malga dei Roi si percorre qualche decina di metri su sterrata e poi si riprende un sentiero che, inizialmente anche con buone pendenze, conduce a Malga Paoda.
A un certo punto si passa per il rudere di Malga Roi Vecchia dove incredibilmente c’è un vecchio e grande segnavia CAI con la numerazione 850.
Il CAI 850 adesso è da tutt’altra parte e, per quella zona, non ho trovato tratteggi in alcuna delle vecchie cartine che posseggo.
Da Malga Paoda solita salita diretta (qualche tratto ripido) su pendii erbosi per immettersi nell’Alta Via degli Eroi per poi comodamente finire sulla vetta del Monte Tomatico.
Qui si può scegliere la già citata “versione light” oppure si prende la bella dorsale nord ovest e si scende per circa 500 metri di dislivello: è un po’ più ripida della nord est ma mai problematica.
All’uscita dalla dorsale c’è la parte scomoda verso Casera Col Alt: il pendio è abbastanza inclinato e le tracce rimaste di sentiero (seppur indicate nelle cartine) sono quasi inesistenti.
Ho trovato qualche nastro (sbiaditissimo) di cantiere e qualche bollo arancione, e bisogna fare un po’ su e giù (o giù e su a seconda delle preferenze) per evitare qualche costola rocciosa e mantenere più o meno la quota: sarà una progressione lenta e abbastanza faticosa.
Poco prima di Casera Pian Alt compare dal nulla una “quasi mulattiera” che poi riscompare, ma che dopo la casera rimane costante e permette, finalmente, di camminare potendo appoggiare bene tutto il piede (e non solo un po’ di taglio, un po’ di punta e un po’ di tacco).
Alla fine ci si immette in una sterrata che porta al ricongiungimento con la dorsale nord est da dove si proverrebbe con la versione light del giro.
La Val del Sabbione è – imbocco a parte – ben segnata con bolli rossi tipo ENEL.
Waypoints
Waypoint
672 ft
01 - Parcheggio Carpen alla fermata pullman su SR 348
Waypoint
989 ft
02 - Uscita da stradetta di asfalto e cemento a Pra Fontana
Waypoint
2,679 ft
04 - Belvedere sulla Valle del Piave subito dopo Malga dei Roi
Waypoint
2,732 ft
05 - Uscita da sterrata dopo Malga dei Roi e ritorno su sentiero
Waypoint
3,091 ft
06 - Malga dei Roi Vecchia
Waypoint
4,867 ft
09 - Immissione nel tratto finale del CAI 841
Waypoint
3,782 ft
11 - Uscita da discesa dorsale nord ovest del Monte Tomatico con segno arancione e nastrini vari
Waypoint
3,931 ft
12 - Vecchi nastri bianco-rossi da cantiere sbiaditi per riferimento
Waypoint
3,715 ft
13 - Nuova discreta traccia fino al successivo canalino da attraversare
Waypoint
3,331 ft
15 - Immissione in comoda sterrata con brevi tratti di cemento
Waypoint
3,892 ft
16 - Casera Carlet
Waypoint
3,950 ft
17 - Uscita da sterrata per ricongiungimento con dorsale nord est del Monte Tomatico
Waypoint
3,686 ft
18 - Cartello indicatore 'DOSENA 1125 m'
Waypoint
3,412 ft
19 - Casera Lusena e testata Val del Sabbione
Waypoint
1,762 ft
21 - Immissione in CAI 850
Waypoint
860 ft
22 - Rientro su asfalto nell'abitato di Carpen
Comments (6)
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Zio Mario buondí! Volevo fare quest'escursione sabato prossimo e volevo chiederti se ad oggi la poca neve che è rimasta potrebbe creare dei problemi sulla percorribilità della traccia da te seguita. Fammi sapere grazie mille!
Ciao Rick,
dipende se vuoi fare la versione completa del giro oppure quella che ho definito “light” nella descrizione.
Per godersi il tratto di traverso a nord dell’anello non deve esserci neve, e in quei punti del Monte Tomatico la neve potrebbe andar via più tardi che in vetta anche se si è quasi 500 metri più in basso.
Le tracce da seguire sono labili e anche poca neve crea problemi di interpretazione del terreno, e pure problemi di stabilità della camminata se c’è del bagnato da disgelo (e il bagnato può arrivare lì anche dalla neve che sta sciogliendo più in alto in giornate calde).
Dunque, se vedi ancora un po’ di neve osservando la vetta, è meglio attendere.
La mia registrazione GPS è del 20 aprile di una stagione invernale (2017-2018) quasi paragonabile a questa come quantità di precipitazioni nevose.
Io lascerei passare almeno tutto marzo prima di provare il giro completo, sempre che nella seconda metà di marzo non ritorni il freddo.
Se invece vuoi fare il giro “light” puoi anche provarci.
Non ci sono tratti realmente problematici per uno che ha un po’ di esperienza in montagna, e alla peggio con un po’ di neve residua si va piano, tanto le giornate ormai sono abbastanza lunghe.
Spero di averti aiutato nella decisione.
Buon cammino! 😊
Zio Mario ciao! Innazitutto grazie della risposta e dell'accurata spiegazione data, oggi abbiamo provato a salire da Carpen salendo per Val del Sabbione però purtroppo arrivati nelle vicinanze del M. Cesaretto abbiamo trovato una bufera di neve con vento che sferzava da nord che non ci permetteva di vedere nulla, abbiamo saggiamente deciso di tornare indietro per i nostri passi, sarà un escursione che mettere nuovamente in programma per questa primavera. Poi volevo congratularmi con te per la passione che metti in questa attività e per la minuzia di particolari con cui descrivi i tuoi percorsi, certo non sono escursioni adatti ai neofiti però ce ne sono molte da cui prenderò sicuramente spunto per future "scampagnate". Grazie ancora e a presto, e buone escursioni!
Grazie Rick,
mi fa molto piacere che apprezzi i miei giri.
Ti auguro una GRANDE stagione estiva in montagna dopo tutti i casini che abbiamo avuto negli ultimi mesi.
😉
Percorso oggi 22/4/23 parzialmente, da Carpen salito per Malga dei Roi a malga Paoda, poi Stalle Ronchio e giù per l'850. La traccia mi è stata utilissima, specialmente nel primo tratto, dove la traccia è meno evidente e ci sono sentieri laterali molto invitanti (come specificato da ziomario nella descrizione) e nell'imboccare il sentiero dopo la sterrata sopra Malga dei Roi, deviazione non scontata da trovare in assenza di relazioni o tracce scaricate. Dalla prima teleferica in su la traccia è più netta e inequivocabile. Grazie mille per lo spunto! Non conoscevo proprio questa salita da Carpen a Paoda, è stata una piacevole scoperta! Rimane il mistero del segnavia 850 a Malga dei Roi vecchia... 😉
Ciao maur1,
mi fa piacere che la mia traccia ti sia stata utile per conoscere questo “angolino” del Massiccio del Grappa.
Rimane il mistero del segnavia CAI 850 a Malga dei Roi Vecchia!
Se per caso troverai notizie in merito, fammelo sapere perché mi è rimasta la curiosità.
Buone escursioni. 😉