Marsicovetere - Monte Volturino
near Marsicovetere, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Basilicata, Parco Nazionale dell'Appenino Lucano di Val D'Agri Lagonegrese, Monte Volturino 1835 mt.
Il percorso unisce due sentieri contrassegnati con i numeri 501 e 501A.
Dai due Massi quello dei Gallesi e quello della Volpe (rocce destinate ad arrampicate addestrative), si imbocca il sentiero 501 che ci inoltra nella fitta faggeta fino ad arrivare alla Pietra del Gigante (anche questo masso destinato all'arrampicata, ma circondato da un alone di mistero e esoterismo.
Percorrendo un breve tratto asfaltato, si giunge alla fontana di Piano dell’Imperatore, con il suo simpatico pascolo di mucche, bovini e buoi dalle lunghe corna.
Si procede a destra lasciando la fontana sulla sinistra, sempre all'interno del bosco fino a
raggiungere la cima del Monte Volturino, da dove si potrà godere del bellissimo panorama: la Val d’Agri, la Montagna di Viggiano, la Torre, le solitarie vette del Vulture, le creste del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il Monte Sirino, il Monte Alpi e il massiccio del Pollino.
Dopo le foto di rito e un meritato dentino, si fa rientro seguendo il sentiero 501A lungo la bellissima cresta panoramica in direzione sud est, la quale sotto stretta osservazione del monte La Torre, ci conduce nuovamente al Piano dell’Imperatore.
Dopo aver fatto visita alla cappella della Madonna Assunta (Regina del Monte Volturino) si prosegue lungo il sentiero 501A nella faggeta fino a incrociare nuovamente il sentiero 501 che conduce con un fine tratto di asfalto al punto di partenza.
Il Monte Volturino, il cui nome deriva dal latino vultur (avvoltoio). A protezione del suo ospitale centro storico, il Volturino domina sia la Val d’Agri che la Val Camastra, fino a raggiungere i monti di Lagonegro e del Sirino. È la terza tra le vette più alte del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Il suo “cuore verde” ospita un pregevole patrimonio naturalistico, dai faggi ai castagni, dai cerri agli aceri e ai carpini. Una natura ricca di vegetazione ma anche di meravigliosi esemplari faunistici, come la lontra, il lupo, il gatto selvatico, ricci, volpi, scoiattoli e i onnipresenti cinghiali. Tra i volatili la ghiandaia e il nibbio.
Il percorso unisce due sentieri contrassegnati con i numeri 501 e 501A.
Dai due Massi quello dei Gallesi e quello della Volpe (rocce destinate ad arrampicate addestrative), si imbocca il sentiero 501 che ci inoltra nella fitta faggeta fino ad arrivare alla Pietra del Gigante (anche questo masso destinato all'arrampicata, ma circondato da un alone di mistero e esoterismo.
Percorrendo un breve tratto asfaltato, si giunge alla fontana di Piano dell’Imperatore, con il suo simpatico pascolo di mucche, bovini e buoi dalle lunghe corna.
Si procede a destra lasciando la fontana sulla sinistra, sempre all'interno del bosco fino a
raggiungere la cima del Monte Volturino, da dove si potrà godere del bellissimo panorama: la Val d’Agri, la Montagna di Viggiano, la Torre, le solitarie vette del Vulture, le creste del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il Monte Sirino, il Monte Alpi e il massiccio del Pollino.
Dopo le foto di rito e un meritato dentino, si fa rientro seguendo il sentiero 501A lungo la bellissima cresta panoramica in direzione sud est, la quale sotto stretta osservazione del monte La Torre, ci conduce nuovamente al Piano dell’Imperatore.
Dopo aver fatto visita alla cappella della Madonna Assunta (Regina del Monte Volturino) si prosegue lungo il sentiero 501A nella faggeta fino a incrociare nuovamente il sentiero 501 che conduce con un fine tratto di asfalto al punto di partenza.
Il Monte Volturino, il cui nome deriva dal latino vultur (avvoltoio). A protezione del suo ospitale centro storico, il Volturino domina sia la Val d’Agri che la Val Camastra, fino a raggiungere i monti di Lagonegro e del Sirino. È la terza tra le vette più alte del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Il suo “cuore verde” ospita un pregevole patrimonio naturalistico, dai faggi ai castagni, dai cerri agli aceri e ai carpini. Una natura ricca di vegetazione ma anche di meravigliosi esemplari faunistici, come la lontra, il lupo, il gatto selvatico, ricci, volpi, scoiattoli e i onnipresenti cinghiali. Tra i volatili la ghiandaia e il nibbio.
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