Majella Monte Amaro, bivacco Pelino da rifugio Pomilio - (yari78)
near Passo Lanciano-Maielletta, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
22 ottobre - Traccia di sola andata - Ascesa al Monte Amaro partendo dal rifugio Pomilio. Percorso classico, passando per il bivacco Fusco dove ho pranzato, per poi salire al Focalone e proseguire fino in vetta, dove ho dormito nel bivacco Pelino. Partendo dal Pomilio, si prende il sentiero visibile accanto al rifugio, che dopo poco porta sulla strada asfaltata. Dopo il Blockhaus c'è una piccola cappella, da lì lasciando l'asfalto è possibile decidere se prendere il percorso sulla sinistra o proseguire sulla destra.
In caso di vento forte consiglio il sentiero di sinistra poiché meno esposto alle folate, ma spesso si incontrano rami bassi percui potrebbe risultare un po' scomodo. Il sentiero sulla destra invece è leggermente più lungo ma più panoramico e più facile da seguire. Per risparmiare km ed evitare un forte vento ho preferito il sentiero più breve, dopo circa 5km si arriva ad una fontanella ben visibile. Da lì in poi la faccenda comincia a farsi più seria.
Si comincia a salire e il sentiero è misto terra roccia e pietre, ma comunque "bello".
Proseguendo dopo circa 1km sulla destra sarà possibile trovare una seconda fontanella, ma è così piccola che all'andata io non l'avevo notata. In estate consiglio vivamente di approfittarne per bere e fare rifornimento, perché sarà l'ultima fino alla vetta. Proseguendo, una volta arrivati sulla sella, troviamo la segnaletica che ci indica dove trovare il bivacco Fusco e la direzione per il Monte Amaro. Da lì appunto, eseguendo una breve deviazione di 100m sulla sinistra troveremo il Fusco, giallo bello e in ottime condizioni (dopo circa 6,7km dalla partenza).
Non è escluso trovare al suo interno cose utili lasciate da altri escursionisti, tipo cibo in scatola condimenti o cose simili.
Tornando verso la sella si comincia poi la salita al Focalone. Almeno nel mio caso, da lì in poi il vento si è fatto molto forte, così forte da rischiare di farmi cadere ad ogni passo. Con raffiche da 50 o 70km sono stato costretto da lì in poi a fermarmi ad ogni raffica e a rimettermi in cammino solo quando il vento calava. Molto snervante.. Superato il Focalone (a 1,3km dal Fusco) non è raro incontrare i camosci! Proseguendo si scende e si risale per il Monte Tre Portoni, poi si scende nuovamente fino al bivio per il Rifugio Manzini, che ovviamente ho ignorato. Già la alzando lo sguardo, proprio sopra il Manzini (edificio in muratura che offre riparo non gestito tutto l'anno), è possibile scorgere in vetta in lontananza il bivacco Pelino. Ultimo lungo strappo fino alla croce, facendo sempre attenzione alle forti raffiche di vento, prima di arrivare in vetta. A quel punto scorgere il Pelino sembra un miraggio..
Nel mio caso ho trascorso la notte nel bivacco, purtroppo tanto affascinante fuori quanto mal messo all'interno.
22 ottobre e di notte nel Pelino facevano 7 gradi (fuori non so), ho dormito bene sulla branda con un sacco a pelo certificato per -2 come temperatura confort. Peccato solo per il vento forte che ha "ululato" fino alle 4 del mattino. ATTENZIONE: Wiki ha registrato un dislivello positivo totale di 1346m mentre il mio Garmin ne ha registrati piu di 1656. Quindi aspettatevi un dislivello positivo totale effettivamente maggiore, solo per l'andata. Calcolate poi circa 5 ore per l'ascesa, esclusa eventuale sosta pranzo.
Visto il lungo percorso consiglio vivamente di portate tanta acqua (io avevo 4 litri anche per la notte), una protezione per il vento e per la pioggia, una torcia, un powerbank e tutto il resto necessario.
In caso di vento forte consiglio il sentiero di sinistra poiché meno esposto alle folate, ma spesso si incontrano rami bassi percui potrebbe risultare un po' scomodo. Il sentiero sulla destra invece è leggermente più lungo ma più panoramico e più facile da seguire. Per risparmiare km ed evitare un forte vento ho preferito il sentiero più breve, dopo circa 5km si arriva ad una fontanella ben visibile. Da lì in poi la faccenda comincia a farsi più seria.
Si comincia a salire e il sentiero è misto terra roccia e pietre, ma comunque "bello".
Proseguendo dopo circa 1km sulla destra sarà possibile trovare una seconda fontanella, ma è così piccola che all'andata io non l'avevo notata. In estate consiglio vivamente di approfittarne per bere e fare rifornimento, perché sarà l'ultima fino alla vetta. Proseguendo, una volta arrivati sulla sella, troviamo la segnaletica che ci indica dove trovare il bivacco Fusco e la direzione per il Monte Amaro. Da lì appunto, eseguendo una breve deviazione di 100m sulla sinistra troveremo il Fusco, giallo bello e in ottime condizioni (dopo circa 6,7km dalla partenza).
Non è escluso trovare al suo interno cose utili lasciate da altri escursionisti, tipo cibo in scatola condimenti o cose simili.
Tornando verso la sella si comincia poi la salita al Focalone. Almeno nel mio caso, da lì in poi il vento si è fatto molto forte, così forte da rischiare di farmi cadere ad ogni passo. Con raffiche da 50 o 70km sono stato costretto da lì in poi a fermarmi ad ogni raffica e a rimettermi in cammino solo quando il vento calava. Molto snervante.. Superato il Focalone (a 1,3km dal Fusco) non è raro incontrare i camosci! Proseguendo si scende e si risale per il Monte Tre Portoni, poi si scende nuovamente fino al bivio per il Rifugio Manzini, che ovviamente ho ignorato. Già la alzando lo sguardo, proprio sopra il Manzini (edificio in muratura che offre riparo non gestito tutto l'anno), è possibile scorgere in vetta in lontananza il bivacco Pelino. Ultimo lungo strappo fino alla croce, facendo sempre attenzione alle forti raffiche di vento, prima di arrivare in vetta. A quel punto scorgere il Pelino sembra un miraggio..
Nel mio caso ho trascorso la notte nel bivacco, purtroppo tanto affascinante fuori quanto mal messo all'interno.
22 ottobre e di notte nel Pelino facevano 7 gradi (fuori non so), ho dormito bene sulla branda con un sacco a pelo certificato per -2 come temperatura confort. Peccato solo per il vento forte che ha "ululato" fino alle 4 del mattino. ATTENZIONE: Wiki ha registrato un dislivello positivo totale di 1346m mentre il mio Garmin ne ha registrati piu di 1656. Quindi aspettatevi un dislivello positivo totale effettivamente maggiore, solo per l'andata. Calcolate poi circa 5 ore per l'ascesa, esclusa eventuale sosta pranzo.
Visto il lungo percorso consiglio vivamente di portate tanta acqua (io avevo 4 litri anche per la notte), una protezione per il vento e per la pioggia, una torcia, un powerbank e tutto il resto necessario.
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