Activity

Magna Via Francigena 01 - Monreale - Santa Cristina Gela

Download

Trail photos

Photo ofMagna Via Francigena 01 - Monreale - Santa Cristina Gela Photo ofMagna Via Francigena 01 - Monreale - Santa Cristina Gela Photo ofMagna Via Francigena 01 - Monreale - Santa Cristina Gela

Author

Trail stats

Distance
11.49 mi
Elevation gain
2,533 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,345 ft
Max elevation
2,433 ft
TrailRank 
54
Min elevation
2,433 ft
Trail type
One Way
Moving time
3 hours 47 minutes
Time
4 hours 39 minutes
Coordinates
3193
Uploaded
May 26, 2023
Recorded
May 2023
Share

near Monreale, Sicilia (Italia)

Viewed 192 times, downloaded 17 times

Trail photos

Photo ofMagna Via Francigena 01 - Monreale - Santa Cristina Gela Photo ofMagna Via Francigena 01 - Monreale - Santa Cristina Gela Photo ofMagna Via Francigena 01 - Monreale - Santa Cristina Gela

Itinerary description

Il tempo a disposizione è poco arrivo lo stesso giorno della partenza, una lunga corsa verso Palermo, i quattro cantoni, fontana Pretoria per rivivere i ricordi e poi dritti alla cattedrale di Palermo, dove si appone il primo timbro per questa nuova carriera da pellegrino. Ripeto il tempo è poco e scelgo di seguire i consigli del buon Davide Comunale e evitarmi il tratto asfalto in salita che divide Palermo da Monreale. Un comodo bus mi porta alle pendici della città. A chiunque avevo menzionato che sarei passato per Monreale, ci teneva a farmi sapere come il duomo della città palermitana fosse tra le cose più belle mai viste.. Non me lo faccio ripetere ancora, faccio i conti con le mie aspettative cariche di tanti racconti, non lascio alla prima impressione prendere il sopravvento, consulto una guida che ne spiega minuziosamente i dettagli, i mosaici, le arcate le colonne che in tutta la sua forma porta diversi stili, culture, religioni, il mio sguardo rimane all'insù per un tempo indefinito la mia bocca spalancata a testimoniare il mio stupore, mi arrovello sulle pareti ricoperte dai mosaici, incredibile qualcuno ha incollato migliaia di mattoncini, io che a malapena alla scuola ne ero riuscito a riprodurne uno, la brutta versione di una brutta versione. L'orologio purtroppo è incombente il tempo a disposizione è poco devo correre via, il mio passaggio è testimoniato dal secondo bollo sulla mia credenziale. Riprendo possesso della realta, la strada da compiere è tanta, circa 20 km in salita, nelle ore più calde della giornata. Fin ora è stata una passeggiata, cambio il mio setup, bastoni fuori, borracce piene, maglietta tecnica, si va! Fuori dal paese il paesaggio muta, tra selvaggio e abusivismo intenso il panorama è decorato da una bellissima vegetazione fiori mai visti , montagne impensabili. La salita è insidiosa la prossima tappa in lontananza è Altofonte. Sono le 13:00 non c'è orario peggiore per affrontare questo muro, sulla mia strada incrocio isabella che appena mi vede esulta dalla gioia, Hey Pellegrino!! Lei tra i referenti del cammino, in pochi secondi mi dona la sua esperienza sul cammino, mi rassicura: questo è il pezzo peggiore, Hai da Mangiare? Una barretta la mia risposta , che non faccio difficoltà a percepire banale sul suo volto, forse è il caso che ti procuri del cibo! La ringrazio le sue parole sono come una ventata di freschezza sotto al sole siciliano. Riprendo a fare i conti con l'aspra salita che mi divide dal paese di Altofonte, si taglia per una ripida scalinata che arriva nel cuore del paese. Qui la vita è pieno fermento, studenti all'uscita di scuola , le campane a scandire l'orario, un alimentari si frappone nel mio cammino, non faccio difficoltà a ricordare le parole del vento, entro, caldo oggi è, esclama il gastronomo al banco, neanche tanto rispondo ironico, la mia maglia ha cambiato colore il sudore è ovunque, saluto! In piazza, in una panchina all'ombra del municipio trovo il mio rifugio, un rapido ristoro per recuperare forze. Assorto, osservo i volti delle persone, nessuno mi nota, immagino la vita quotidiana , la vita di tutti i giorni fatta di difficoltà e bellezze, è più difficile vivere qui ? me lo domando per uscire dall'accezione comune. Il mio panino si esaurisce con pochi mozzichi, accidenti se avevo fame, rindosso il mio zaino e procedo col mio cammino. Con pochi metri si esce dal paese su una strada che ci dona un bel panorama su Altofonte. La strada torna ad impennarsi, nuovamente asfalto, ad accompagnarmi lungo il tragitto il primo scenario mozzafiato: Palermo in lontananza, con il mare al suo cospetto è sovrastato da delle docili colline dalla forma di una montagna che sembrano dare l'aspetto di un fiordo svedese, è incredibile assistere a tale scenario, provo a immobilizzare tale sensazione, tramite foto, video, un giorno vorrò raccontarlo e sarà difficile farmi capire. Sull'asfalto cuocente faccio la conoscenza di varietà endemiche ame sconosciute, ad attrarmi su tutte un fiore con la forma di un cono che scopro essere la valeriana rossa, che al sussulto del docile vento danza elegantemente. Dopo circa tre km la strada torna a farsi pianeggiante e il manto stradale si trasforma in una strada bianca, classica delle campagne a quel misto breccia e terra. Seguo le indicazioni per Santa Cristina di Gela, a indicarmi la retta via i segnavia riconoscibili della Magna Via. Il paesaggio si riempie di orti con forme squadrate, alberi da frutto con forme anomale al mio sapere, una fitta vegetazione a riempire l'orizzonte. Un cane mi abbaia, sono diversi i cani randagi, l'ho letto a cui mi dicono di fare attenzione , ma io non ho paura, faccio mie le parole di un antico proverbio, Can che abbaia.. Sulla stessa via un cane da dietro il cancello manifesta la sua rabbia al mio passaggio, riconosco un cucciolo , mentre sono intento a disinteressarmi da tale ferocia, il cane trova una fuga dal recinto e col tuonare del suo ruggito si avvicina, continuo a non temerlo, la solita recita la conosco bene, ci credo davvero, pochi attimi per ricredermi, il segugio si fa ancora più minaccioso, fa mostra dei suoi denti, che sembrano pronti per attaccarmi, è in quel momento che sono costretto a ricredermi, gli mostro i miei bastoni pronti a difendermi e in un inveire romanesco riesco nell'intento di allontanarlo, mi dileguo, rimanendo col dubbio sull'attendibilità del proverbio. Si gira a destra, me lo indica un cartello, finalmente un bosco mi accoglie, la stanchezza accumulata al caldo inizia a fare sentire il suo peso, non ho idea di quanto manchi, spero poco! Nel bosco si torna in salita, l'ombra degli alberi mi conforta. La voglia di arrivare fa breccia nelle mie intenzioni, un passo scattante e costante si mobilita nel mio cammino, scrivo a Silvana, dormirò da lei questa notte, hey credo quasi di esserci, mentre riprendo i rapporti con il mondo umano, il mio sguardo è rapito all'orizzonte un paese sovrasta un lago immenso che affonda nel paesaggio tra bellissime montagne, per la seconda volta nella mia giornata son costretto a strofinarmi gli occhi incredulo di tale scenario. Inizio a dubitare veramente di trovarmi in Sicilia, Impossibile!! Lo stupore si somma alla gioia di osservare il mio traguardo di di giornata a pochi metri . Arrivo nel paese con le campane a festa ad accogliermi , un bellissimo murales atto a rappresentare l'iconografia della Magna via sancisce la fine del mio cammino l'inizio del mio riposo.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 591 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographPanorama Altitude 1,247 ft
Photo ofPanorama Alvito

Panorama Alvito

PictographWaypoint Altitude 1,395 ft
Photo ofSantuario

Santuario

PictographWaypoint Altitude 1,476 ft
Photo ofCartello

Cartello

PictographPanorama Altitude 2,354 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographWaypoint Altitude 2,094 ft
Photo ofFine

Fine

Comments

    You can or this trail