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Madrid - visita della città in un giorno

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Trail stats

Distance
10.51 mi
Elevation gain
430 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
430 ft
Max elevation
2,305 ft
TrailRank 
51
Min elevation
2,106 ft
Trail type
Loop
Moving time
3 hours
Time
8 hours 30 minutes
Coordinates
2635
Uploaded
May 12, 2024
Recorded
May 2024
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near Opera, Madrid (España)

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Itinerary description

Percorso ad anello da Opera passando per:
- Parroquia de Santa Cruz (0.9 km)
- Plaza Mayor (1.1 km)
- Plaza de la Villa (1.3 km)
- Catedral de la Almudena (1.8 km)
- Jardines de Sabatini (2.5 km)
- Monumento al Pueblo del Dos de Mayo de (2.9 km)
- Mirador de la Montaña (3.3 km)
- Plaza de España (3.8 km)
- Plaza Callao (4.5 km)
- Monasterio de las Descalzas Reales (4.8 km)
- Parroquia de Nuestra Señora del Carmen y San Luis Obispo (5.1 km)
- Oratorio Caballero Gracia (5.5 km)
- Parroquia de San Jose (5.8 km)
- Plaza de Cibeles (6.2 km)
- Morera de papel (6.7 km)
- Estanque del Retiro (7.0 km)
- Fuente de Apolo (8.1 km)
- Neptuno (8.3 km)
- Plaza de Santa Ana (8.8 km)
- El Oso y el Madroño (9.2 km)

Da Wikipedia

Geografia fisica
La città è situata sul corso del fiume Manzanarre nella meseta meridionale ai piedi del Sistema Centrale. Nel centro del paese vi è la Comunità di Madrid (che comprende la città di Madrid, il suo agglomerato urbano e si estende ai sobborghi e ai villaggi), delimitata dalle Comunità autonome di Castiglia e León e Castiglia-La Mancia.
Idrografia
Uscendo dalla città di Madrid, il fiume entra nella parte orientale della città di Getafe, dove riceve le acque del torrente Culebro, per sfociare poco dopo nel Jarama, nelle vicinanze di Rivas-Vaciamadrid.
Oltre al Manzanarre esistono altri piccoli fiumi nella città di Madrid e nei suoi dintorni, come il Moraleja, il Vega, il Valdelamasa e il Viñuelas, che sfociano direttamente nel Jarama o come il torrente Cedrón, che sfocia nel Guadarrama.
Clima
Il clima di Madrid è di tipo continentale temperato. Gli inverni sono freddi, con temperature minime che scendono talvolta sotto lo 0 °C anche in un contesto fortemente urbanizzato, con brinate e gelate. Le nevicate sono rare. Durante le estati fa caldo con temperature medie attorno ai 25 °C a luglio ed agosto, però con punte massime che spesso raggiungono i 35 -40 °C.

Ci sono diverse teorie sull'origine del nome di "Madrid".
Secondo una leggenda la città sarebbe stata fondata dal mitico re etrusco Ocno (detto anche Bianore), con il nome di Metragirta o Mantua Carpetana.[11]

Puerta del Sol a Madrid. La statua dello scultore Antonio Navarro Santa Fe è sempre stata in Puerta del Sol
Altri sostengono che il nome originale della città era "Ursaria" ("terra degli orsi" in latino), a causa dell'elevato numero di questi animali che sono stati trovati nell'adiacente foresta, che, insieme con il corbezzolo (Madroño in spagnolo), sono l'emblema della città dal Medioevo.[12]
Il nome registrato più antico della città è di epoca andalusa, مجريط Maǧrīţ (AFI [maʤriːtˁ]), che in castigliano antico divenne Magerit ([maʤeˈɾit]). Deriverebbe dal nome di una fortezza costruita sul fiume Manzanarre, nel IX secolo, e significa "luogo di abbondante acqua..."[13] Se la forma è corretta, potrebbe essere un toponimo celtico da "Ritu" (guado) e un primo elemento, forse "Mageto", derivazione di "Magos" ("campo" in irlandese, ma anche "luogo" in bretone), o "Matu" (orso), che potrebbe spiegare la traduzione latina "Ursaria"[14].
Tuttavia, è ormai diffusa la credenza che l'origine del nome attuale della città risalga al II secolo a.C., periodo in cui l'Impero romano si stabilì con un insediamento sulle rive del fiume Manzanarre. Il nome dato a questo primo villaggio era "Matrice" (con riferimento al fiume che attraversava l'insediamento). Nel corso del V secolo d.C. la penisola iberica subì l'invasione dei visigoti che presero il controllo di "Matrice". Nel VII secolo gli arabi cambiarono il nome in "Mayrit" o "Maǧrit" (che si pronunciano allo stesso modo), dal termine arabo ميرا "Mayra" (acqua come "albero" o "datore di vita") e il suffisso ibero-romano "it" che significa "luogo". Il moderno nome "Madrid" è l'evoluzione del mozarabico "Matrit".[15]
In italiano storico si trova anche la forma Madride.[16]
Storia
Medioevo ed Età Moderna

La fontana di Cibele
Il periodo esatto in cui è stata fondata Madrid rimane ignoto. Il sito nel quale sorge la moderna Madrid è abitato fin dalla preistoria.[17] In epoca romana il territorio apparteneva alla diocesi di Complutum (l'attuale Alcalá de Henares) e già in questo periodo esisteva un piccolo nucleo abitativo. Quando gli Arabi invasero la Penisola iberica all'inizio dell'VIII secolo Madrid non era altro che un piccolo villaggio visigoto, scoperto e confermato dai ritrovamenti archeologici. Gli Arabi lo fortificarono e gli diedero il nome di "Mayrit" o "Maǧrit". Tuttavia le origini della città moderna risalgono al 852, quando Muhammad I ordinò la costruzione di una piccola residenza reale nel medesimo luogo in cui oggi sorge il Palazzo reale. Intorno a questo palazzo fu costruita una piccola cittadella, la al-Mudaina. La cittadella venne conquistata nel 1083 dal re Alfonso VI di León e Castiglia che, nella sua avanzata verso Toledo (conquistata due anni dopo), fece riconsacrare la moschea della città nella chiesa della Vergine di Almudena. Parte degli ebrei sefarditi e dei Mori continueranno a vivere in città, finché non verranno definitivamente espulsi alla fine del XV secolo. Nel 1268 una grave epidemia uccise quasi tutti i suoi abitanti (all'epoca non più di 3 000) rendendola quasi disabitata. Dopo lo scoppio di un grande incendio, Enrico III di Castiglia (1379-1406), che fece ricostruire la città, decise di stabilirsi al di fuori delle mura fortificate a El Pardo. L'ingresso trionfale di Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia a Madrid annunciò la fine del conflitto tra Castiglia e Aragona e l'inizio dell'influenza del Rinascimento in Spagna.
Il successore di Carlo V, Filippo II decise di spostare la corte a Madrid il 12 febbraio 1561. Questo avvenimento sarebbe stato decisivo per la storia della città. Eccetto un breve periodo tra il 1601 e il 1606, quando la corte fu spostata a Valladolid, Madrid sarebbe stata la capitale fino ad oggi. Una famosa espressione recitava: «solo Madrid è la corte», e se letta al contrario: «Madrid è solo la corte». Fin da quando Madrid divenne capitale, la popolazione iniziò a crescere notevolmente. Alla burocrazia regia e alla corte si aggiunsero diseredati e gente in cerca di fortuna proveniente da tutto l'Impero spagnolo. Nel 1625 Filippo IV abbatté le vecchie mura cittadine e ne edificò di nuove che limiteranno l'espansione della città fino al loro abbattimento nel XIX secolo.
All'inizio del XVIII secolo ascese al trono di Spagna la dinastia Borbone dopo l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo, con la successiva guerra fra i sostenitori del pretendente al trono francese e quelli di Carlo d'Asburgo. I nuovi sovrani francesi vollero equiparare Madrid alle altre grandi capitali europee. Dopo che l'Alcázar andò distrutto in un incendio nel 1734 si costruì nello stesso sito l'attuale Palazzo reale che fu ultimato nel 1755. Ebbe un ruolo particolarmente importante nello sviluppo della città Carlo III, ricordato come il "Rey Alcalde" (Re Sindaco). La realizzazione del paseo del Prado è probabilmente l'opera più importante del periodo e quella che trova ancor oggi maggior testimonianza nella città. Vanno ricordati anche il paseo de Recoletos, le fontane di Nettuno, Cibele e di Apollo, il Real Jardín Botánico, il Real Observatorio Astronómico o il Palazzo Villanueva, inizialmente destinato ad ospitare il Real Gabinete de Historia Natural, ma che poi divenne sede del noto Museo del Prado.

A Madrid ebbe luogo il sollevamento popolare contro le truppe d'occupazione francesi del 2 maggio 1808 che segnò l'inizio della guerra d'indipendenza. Giuseppe Bonaparte, nominato dal fratello Imperatore re di Spagna, realizzò diverse opere nella città, con frequenti distruzioni di edifici, fra cui diversi conventi, per far posto a piazze o per consentire l'ampliamento o l'apertura di nuove strade. Durante il XIX secolo, la popolazione continuò a crescere. Nel 1860 si abbatté la cinta muraria eretta da Filippo IV e la città poté finalmente espandersi in principio ordinatamente, grazie al piano Castro e alla realizzazione di grandi opere di risanamento (ensanches) che frutteranno grandi affari facendo la fortuna del marchese José de Salamanca y Mayol, da cui prese nome il nuovo quartiere sorto ad est di quello che sarebbe diventato l'asse viario centrale della capitale, il Paseo de la Castellana, prolungamento del Paseo del Prado. Fu realizzato un moderno sistema di raccoglimento delle acque e la città fu raggiunta dalla ferrovia che avrebbe fatto di Madrid il fulcro della rete nazionale. Nel primo trentennio del XX secolo la popolazione sfiorò il milione di abitanti. Nuovi quartieri come Ventas, Tetuán o el Carmen si popolarono del crescente proletariato urbano mentre nei quartieri sorti dall'"ensanche" ottocentesco si installava la ricca borghesia cittadina. Fra gli anni 1910 e 1930 si inaugurò in tre tratti la Gran Via al fine di decongestionare il centro storico. Nel 1919 re Alfonso XIII inaugurò la metropolitana. A nord-ovest del Palazzo reale, su alcuni terreni ceduti dal sovrano, si formò la Ciudad Universitaria.
Seconda Repubblica e Guerra Civile

Lo stesso argomento in dettaglio: Seconda Repubblica Spagnola e Guerra civile spagnola.
La vittoria repubblicana a Madrid e nella maggior parte dei capoluoghi di provincia provocò la caduta della monarchia e la proclamazione della repubblica due giorni dopo, il 14 aprile 1931. Madrid fu direttamente coinvolta nella Guerra Civile fra il novembre 1936 e il gennaio 1937: la città subì allora un terribile attacco concentrico da parte dei nazionalisti, sventato dai repubblicani e dalle brigate internazionali. Franco fece un altro tentativo per prendere Madrid nel gennaio-febbraio del 1937, ma fallì di nuovo. In maggio il governo si mosse per riconquistare Segovia, costringendo Franco a togliere truppe dal fronte di Madrid per fermarne l'avanzata. Ai primi di luglio il governo lanciò una forte controffensiva nell'area di Madrid, che i nazionalisti respinsero con difficoltà. Nel marzo 1937 ci fu un altro tentativo di isolare Madrid. Dopo una rapida avanzata dei nazionalisti e delle truppe italiane, i repubblicani contrattaccarono, aiutati dai carri armati e dagli aerei di fabbricazione sovietica e col valoroso (sebbene numericamente poco rilevante) apporto dei garibaldini italiani delle brigate internazionali; nonostante le maggiori perdite repubblicane e il termine della battaglia per esaurimento delle energie di entrambi i contendenti, gli italiani subirono una dura battuta d'arresto, brillantemente sfruttata dalla propaganda fino ad ingigantirne gli effetti sul morale. Il 28 marzo 1939, infine, Madrid cadde nelle mani dei nazionalisti.
Dittatura di Franco

Lo stesso argomento in dettaglio: Franchismo.

L'Arco de la Victoria, a Moncloa
A guerra finita, la città riprese il suo sviluppo ricostruendo quanto andato distrutto durante la guerra. Migliaia di spagnoli emigrarono da ogni parte del paese verso la città. A partire dal 1948 Madrid annesse gradualmente i municipi limitrofi passando dai 66 km² originari ai 607 km² attuali, guadagnando così 300 000 nuovi abitanti. A causa della tumultuosa crescita demografica, in pochi anni sorsero sterminati quartieri dormitorio spesso carenti di infrastrutture e servizi. Il centro fu anch'esso interessato dalla speculazione, favorendo l'abbattimento di edifici storici per far posto ad altri costruiti seguendo stilemi moderni. In alcuni casi le nuove costruzioni ebbero un marcato carattere politico, portando avanti il concetto franchista di "Madrid Imperial", come nella zona di Moncloa, dove si realizzarono l'Arco de la Victoria ed il Ministerio del Aire, in uno stile neoherreriano, o la Casa Sindical, più tardi, con uno stile già distanziato dal tradizionalismo. Il piano regolatore, approvato nel 1963, iniziò a decentralizzare la popolazione di Madrid verso i municipi limitrofi. Nel 1973 si inaugurarono i primi tratti della M-30, il primo anello di circonvallazione della città.
Democrazia

Il Palazzo di Cibele, chiamato fino a qualche anno fa "Palazzo delle Comunicazioni" poiché originariamente destinato a sede delle poste e telecomunicazioni, è oggi sito municipale dell'intera città, centro culturale, nonché sede di rassegne d'arte. Con la sua monumentalità che spicca sulla piazza di cui recentemente ha assunto anch'esso il nome, è diventato icona e simbolo della città, contraddistinguendosi come l'immagine di Madrid nel mondo, per simboleggiare regalità, tradizione e modernità al tempo stesso.[18][19][20][21]
Dopo la morte di Franco, Madrid fu uno dei punti focali della transizione. Nel 1979 si tennero le prime elezioni municipali democratiche vinte dal socialista Enrique Tierno Galván. Durante gli anni ottanta la città si rinnovò sotto tutti gli aspetti. L'austera capitale franchista lasciò il posto ad una città in pieno fermento culturale. La Movida madrileña ne fu un esempio. Ci fu anche un deciso miglioramento nella qualità di vita degli abitanti. Oggi la città continua ad affrontare nuove sfide ed è proiettata verso il futuro.
Terrorismo
Gli attentati dell'11 marzo 2004, localmente conosciuti come 11-M o M-11, furono una serie di attacchi terroristici di matrice islamica coordinati al sistema di treni locali a Madrid (Spagna), che uccisero 191 persone (177 delle quali morte immediatamente negli attentati) e provocarono 2057 feriti.

Fra il censimento del 1887 ed il precedente il comune cresce in termini perché incorpora La Alameda. Così come cresce tra il censimento del 1950 e il precedente perché incorpora Aravaca, Barajas de Madrid, Canillas, Canillejas, Carabanchel Alto, Carabanchel Bajo, Chamartín de la Rosa, Fuencarral, Hortaleza, El Pardo, Vallecas y Vicálvaro, mentre nel censimento del 1960 ha già incorporato Villaverde.
La popolazione di Madrid ha subito un brusco aumento da quando la città è diventata capitale della Spagna. Questo aumento è stato particolarmente significativo durante il XX secolo, a causa della grande quantità di immigrati, nazionali e, verso la fine del secolo, stranieri, che si sono riversati in città.
A partire dagli anni settanta, la città di Madrid ha cominciato a perdere popolazione, tendenza che si è invertita all'inizio del XXI secolo grazie al forte aumento dell'immigrazione.

Secondo l'istituto di statistica spagnolo nel 2004 Madrid aveva 3 099 834 abitanti, con un aumento di 161 111 unità rispetto all'ultimo censimento nazionale tenutosi nel 2001. Se si considera l'area metropolitana la popolazione arriva a 5 603 285 abitanti[23].
Etnie e minoranze straniere
Secondo il censimento del 2008[24] la popolazione straniera di Madrid è di 547 282 abitanti su un totale di 3 238 191, quindi il 16,9% dell'intera popolazione, rispetto ai circa 35 000 censiti nel 1988[25]. I distretti con maggiore presenza di immigrati sono Usera con il 28,37%, Centro con il 26,87%, Carabanchel con il 22,72% e Tetuán con il 21,54%. Di contro, i distretti con minore presenza di immigrati sono Fuencarral-El Pardo con il 9,27%, Retiro con il 9,64%, Chamartín con l'11,74% e San Blas-Canillejas con il 13,43%.
Monumenti e luoghi d'interesse

La facciata del Museo del Prado.
Tra i luoghi da visitare ricordiamo il Museo del Prado, il Museo Thyssen-Bornemisza, il Centro d' arte della regina Sofía (dove si trova il famoso Guernica di Pablo Picasso), il Palacio Real, la Puerta del Sol, in cui è situata la placca del chilometro zero (utilizzata per il calcolo delle distanze nello Stato spagnolo) ed in cui i madrileni si riuniscono ogni fine anno per aspettare il nuovo anno mangiando un chicco di uva per ognuno dei dodici rintocchi della mezzanotte, la vicina Plaza Mayor (in cui tutti i week-end si svolge il mercatino numismatico e, nel periodo natalizio, quello dei presepi), il Parco del Retiro, e nelle vicinanze il Monastero dell'Escorial, Santa Cruz del Valle de los Caídos e le città di Toledo, Segovia, Avila e Aranjuez. Da segnalare, soprattutto ai turisti italiani, la piccola chiesa dedicata a san Nicola di Bari, nei pressi di Plaza Mayor.
Il nucleo urbano originario situato all'interno delle antiche mura non subì modificazioni significative fino alla metà dell'Ottocento, periodo nel quale si demolirono case e conventi per creare nuove strade e piazze.
All'inizio del Novecento la città conservava comunque ancora buona parte dell'aspetto della vecchia città.
Negli ultimi anni la popolazione è in diminuzione, soprattutto a causa dell'aumento dei prezzi delle case.
Madrid è servita dall'aeroporto internazionale di Barajas e, nonostante abbia una popolazione di circa 3 milioni di abitanti, ha una delle più sviluppate reti di metropolitana del mondo, con dodici linee.

Movida
Madrid è particolarmente conosciuta per la sua vita notturna, o movida madrileña (per la quale si adoperò molto il defunto sindaco Galván), e per le sue discoteche, che sono fiorite ovunque dopo la morte di Francisco Franco. Fino a poco tempo fa, non era strano per i madrileños ballare tutta la notte, fare colazione con chocolate y churros, tornare a casa, farsi una doccia ed andare al lavoro.
Le zone più vitali della città notturna sono sicuramente quelle centrali, intorno alla Porta del Sol, la piazza di Sant'Anna e la via dell'Arenile (Calle del Arenal) che ospita numerose discoteche fra cui il celebre "Joy Eslava" e il Palacio de Gaviria. Ma il tempio del divertimento per eccellenza è il "Kapital", discoteca a sette piani situata nei pressi della stazione di Estación del Arte, nota non solo per le tre differenti piste da ballo, un piano karaoke e diversi bar, ma anche per i fantastici giochi di luce ed effetti speciali che accompagnano la musica. Altra nota discoteca è il "Pachà" in Calle de Barcelò.
Altre zone di interesse sono il quartiere Malasaña, con un pubblico alternativo di giovani, e il quartiere Lavapiés, una zona multietnica. Malasaña è il tipico quartiere del centro di Madrid, dove si trova la celebre “Gran Via”, autentico cuore della Movida; questa zona è caratterizzata per l’intensa vita notturna: le strade si riempiono di persone dirette ai tanti bar e pub, oppure semplicemente per scorrazzare in giro con i “botellón”, la tipica bevanda alcolica che i giovani spagnoli consumano in luoghi pubblici, tra musica, balli e divertimento. Piuttosto che grandi discoteche, nella Malasaña vi sono piccoli locali dedicati alla musica live ed in particolare ai generi rock, punk, reggae e ska.
Infine altra zona di movida notturna è il quartiere Chueca, quartiere alla moda, ricco di locali, ristoranti e discoteche gay. La popolazione LGBT vi si è insediata pochi anni fa e ha trasformato il quartiere da una zona degradata ad una zona alla moda. I madrileni affermano che i residenti hanno di gran lunga preferito le piume alle siringhe (tener pluma in spagnolo significa essere effeminato). Sono stati rimodernati numerosi edifici con conseguente aumento dei prezzi. Inoltre, anche grazie alle politiche del governo Zapatero, quali l'allargamento del matrimonio anche a coppie formate da partner dello stesso sesso, Madrid si sta trasformando in un vero polo di attrazione per gay, lesbiche e transgender di tutta Europa. Non sono pochi gli italiani che la scelgono come residenza proprio per questo motivo.
Feste locali
il 15 maggio ci sono le feste di sant'Isidoro (San Isidro), patrono di Madrid.
Il 9 novembre ci sono le feste della Vergine dell'Almudena, patrona di Madrid.
Il 15 maggio si tengono corride nell'arena monumentale di Las Ventas.
Cucina
I piatti più famosi della cucina madrilena sono i seguenti:
Cocido madrileño
Callos a la madrileña
Sopa de ajo
Rosquillas tontas y listas
Casquería
Huesos de santo
Torrijas madrileñas
Churros
Paella


Il tempio di Debod è un tempio dell'antico Egitto localizzato attualmente a Madrid in Spagna. Si trova ad ovest della plaza de España, a fianco del Paseo del Pintor Rosales (Parque del Oeste), su un colle dove si trovava il Cuartel de la Montaña, teatro di un sanguinoso episodio della Guerra civile spagnola. In seguito al trasporto verso la Spagna, fu ricostruito in modo da rispettare approssimativamente l'orientamento originario, da est a ovest.

Il tempio di Debod fu un regalo dell'Egitto alla Spagna (1968), come ricompensa per l'aiuto spagnolo, in risposta all'appello internazionale dell'UNESCO per salvare i templi della Nubia, principalmente quello di Abu Simbel, in pericolo per la costruzione della diga di Assuan. L'Egitto donò quattro templi salvati a quattro diverse nazioni che avevano collaborato al salvataggio: Dendur agli Stati Uniti d'America (si trova attualmente al Metropolitan Museum of Art di New York), Ellesija all'Italia, Taffa ai Paesi Bassi e Debod alla Spagna.
Il tempio risale al II secolo a.C.. Il suo nucleo più antico fu eretto sotto il faraone Tolomeo IV Filopatore e decorato successivamente sotto il re nubiano Adijalamani di Meroe all'incirca fra il 200 e il 180 a. C., dedicato ad Amon di Debod ("Amani", in lingua kushita) e Iside.

Possiede importanti aggiunte di epoca tolemaica e romano-imperiale (dal I secolo a.C. al I secolo d.C.).

Collocazione originaria in Egitto

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Il tempio di Debod era situato nella piccola località omonima, sulle rive del Nilo, vicino alla prima cateratta, nella Bassa Nubia, il «paese dell'oro», nel sud dell'Egitto, molto vicino al punto dove il Nilo supera il Tropico del Cancro. Un poco più a nord, sull'isola di File, si trovava il grande santuario della dea Iside. Il tempio di Debod formava indirettamente parte di questo santuario, sebbene il suo culto fosse rivolto al dio Amon di Debod. Teologicamente legato a File dal I secolo a.C., ebbe anche correlazioni con altri templi della zona.

Le origini di Debod come luogo di culto

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Nell'insediamento noto come Debod, i resti più antichi risalgono al Medio Impero. Alcuni indizi fanno supporre l'esistenza di un piccolo luogo sacro nella zona, probabilmente una cappella, databile al Medio Impero. Non si sa a quale divinità era destinato il culto; si è ipotizzato che fossero venerati Jnum e Satet, che sono gli dei della Prima Cateratta. Il luogo era periodicamente visitato da spedizioni regie incaricate dello sfruttamento minerario degli uadi vicini. Di questa fase sono rimasti pochi resti archeologici.
Durante l'epoca ramesside si realizza l'egittizzazione di Kush (Nubia). Fu allora che si eresse a Debod il primo edificio in pietra di cui si ha notizia, consacrato da Seti II. Non sappiamo a quale divinità fosse consacrato, però dalla necropoli attigua a questo tempietto sembra che provenga una stele che menziona per la prima volta «Amon di Debod». Alcuni blocchi di quest'edicola ramesside furono riutilizzati nel tempio greco-romano.

Waypoints

PictographMonument Altitude 2,136 ft
Photo ofPlaza Mayor

Plaza Mayor

PictographWaypoint Altitude 2,136 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographProvisioning Altitude 2,133 ft
Photo ofApprovvigionamento

Approvvigionamento

PictographMonument Altitude 2,136 ft
Photo ofMercado de San Miguel

Mercado de San Miguel

Photo ofSito Patrimonio Mondiale

Sito Patrimonio Mondiale

PictographDoor Altitude 2,119 ft
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Porta

PictographReligious site Altitude 2,093 ft
Photo ofSito religioso

Sito religioso

PictographCastle Altitude 2,093 ft
Photo ofCastello

Castello

PictographReligious site Altitude 2,096 ft
Photo ofSito religioso

Sito religioso

PictographCastle Altitude 2,093 ft
Photo ofCastello

Castello

PictographCastle Altitude 2,080 ft
Photo ofCastello

Castello

PictographReligious site Altitude 2,087 ft
Photo ofSito religioso

Sito religioso

PictographPhoto Altitude 2,083 ft
Photo ofFoto

Foto

PictographFountain Altitude 2,067 ft
Photo ofFontana

Fontana

PictographRuins Altitude 2,110 ft
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Rovine

PictographRuins Altitude 2,106 ft
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Rovine

PictographPanorama Altitude 2,093 ft
Photo ofMirador de la Montaña

Mirador de la Montaña

PictographWaterfall Altitude 2,070 ft
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Cascata

PictographWaypoint Altitude 2,169 ft
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Waypoint

PictographDoor Altitude 2,142 ft
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Porta

PictographTree Altitude 2,165 ft
Photo ofMorera de papel

Morera de papel

PictographLake Altitude 2,185 ft
Photo ofLago

Lago

PictographFauna Altitude 2,185 ft
Photo ofFauna

Fauna

PictographPanorama Altitude 2,165 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographMonument Altitude 2,139 ft
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El Oso y el Madroño

PictographReligious site Altitude 2,146 ft
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Monasterio de las Descalzas Reales

PictographPanorama Altitude 2,149 ft
Photo ofPanorama

Panorama

Comments  (2)

  • Photo of Gianca MTB
    Gianca MTB May 12, 2024

    Molto molto bella, ma non è una città da visitare in un solo giorno…

  • Photo of Gianca MTB
    Gianca MTB May 12, 2024

    Che scarpinata !

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