Madonie - portella mandarini - piano farina
near Geraci Siculo, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Un po' impegnativo perché la salita è nella seconda metá del percorso. A metà percorso il sentiero non è tracciato o ho sbagliato io. Un tratto del percorso fatto dentro alberi bassi. Alla chiesa di Santa Maria della cava abbiamo trovato molte farfalle
"Santa Maria della Cava sorge all’interno di un bosco nel territorio tra Geraci e Castelbuono, a ridosso del profondo vallone dell’Annunziata. Recuperata in extremis dopo un secolare abbandono, la chiesa era in origine annessa a un monastero benedettino, noto attraverso le testimonianze documentarie; ha un’unica navata, piuttosto allungata, ed è conclusa da tre absidi, di cui quella centrale sporge all’esterno ed è decorata da lesene in pietra bianca collegate da archetti in mattoni. Della stessa pietra è pure la facciata, composta da ricorsi di conci squadrati, e il portale definito da tre diverse ghiere ogivali: la prima è formata da conci disposti radialmente e arrotondati nell’intradosso, quella intermedia da una sequenza di cerchi con motivi geometrici, mentre quella più esterna presenta un motivo a unghia. Una fascia decorativa a rombi, forse un in origine intarsiata con tasselli in pietra lavica, corre appena sopra il portale e si estende all’intera facciata, che nella parte sommitale presenta un oculo e due archetti per le campane." testo di Giuseppe Antista
"Santa Maria della Cava sorge all’interno di un bosco nel territorio tra Geraci e Castelbuono, a ridosso del profondo vallone dell’Annunziata. Recuperata in extremis dopo un secolare abbandono, la chiesa era in origine annessa a un monastero benedettino, noto attraverso le testimonianze documentarie; ha un’unica navata, piuttosto allungata, ed è conclusa da tre absidi, di cui quella centrale sporge all’esterno ed è decorata da lesene in pietra bianca collegate da archetti in mattoni. Della stessa pietra è pure la facciata, composta da ricorsi di conci squadrati, e il portale definito da tre diverse ghiere ogivali: la prima è formata da conci disposti radialmente e arrotondati nell’intradosso, quella intermedia da una sequenza di cerchi con motivi geometrici, mentre quella più esterna presenta un motivo a unghia. Una fascia decorativa a rombi, forse un in origine intarsiata con tasselli in pietra lavica, corre appena sopra il portale e si estende all’intera facciata, che nella parte sommitale presenta un oculo e due archetti per le campane." testo di Giuseppe Antista
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