Madonie: Portella Colla - Monte Cervi
near Vivaio Piano Noce, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Oltre il 50% dell’escursione si svolge all’interno delle più belle faggete delle Madonie, condizione ideale per effettuare la visita anche nelle giornate estive.
Partenza/arrivo Portella Colla SP54 / N 37°52'3" - E 14°0'18”
Lunghezza km 12,1
Guadagno/perdita mt 685/-685
Pendenza media 9,6%
Elevazione min/max mt 1406/1794
Difficoltà livello Medio (E)
L’itinerario può essere scomposto in tre parti. Una prima parte in a/r da Portella Colla a Piano Cervi di km 4,2 (2,1x2), una seconda parte ad anello all’interno della faggeta di km 4,4 ed una parte opzionale del percorso in a/r di km 3,5 (1,75x2), verso Monte Cervi.
Questo è il principale itinerario per conoscere monte Cervi. Altri itinerari, derivati da questo, consentono la visita delle zone più caratteristiche del complesso (vedi Pizzo Antenna, Case Mastro Pippinu e Mandria Nipitalva, quest’ultimo con possibilità di discesa verso Munciarrati). E’ un itinerario che si presta ad essere percorso nelle diverse stagioni dell’anno, per apprezzare le varie vesti della natura delle Madonie. E’ il percorso ideale per ciaspolare.
Il primo tratto del percorso è in discesa su strada forestale, con una ampia visuale del fianco ovest di Pizzo Carbonara, la montagna più alta delle Madonie.
Al termine del primo tratto si incontra un cancello che blocca il passaggio auto (km 0,5); in direzione SE bella visuale su Mufara e Quacella.
Il percorso, su agevole strada forestale, prosegue in salita tra vegetazione arborea che passa progressivamente da quercia a faggio, con numerose presenze di agrifoglio.
Al km 1,46 si devia dalla strada forestale a destra verso un sentiero, che consente di raggiungere più rapidamente Piano Cervi.
Nella parte più alta del sentiero (km 1,7) la visuale è panoramica in direzione SW-WN verso la conca di Piano Cervi, chiusa dalle alture ricoperte da faggete, e in direzione NE verso Carbonara e Mufara.
Tutto intorno al Piano dei Cervi, ma soprattutto verso est e verso nord, si sviluppano circa 480 ettari di bosco di faggio (Fagus sylvatica), con esemplari più grandi in corrispondenza delle valli dal suolo profondo ed esemplari bassi e cespugliosi nelle zone sommitali.
Superato il belvedere, il sentiero scende verso il Piano dei Cervi, riprendendo il tracciato della strada forestale. Il piano dei Cervi, al centro della radura, forma nei mesi invernali un caratteristico laghetto di forma circolare di una decina di metri.
Al termine del piano si prosegue sulla strada forestale (a sinistra sentiero che conduce verso valle Marabilice) che si immerge in una delle più belle faggete delle Madonie.
Dopo una serie di tornanti in leggera ascesa, la faggeta si dirada nel passo di “Portedda u Pumu” (km 2,57); sulla sinistra un crocifisso in legno. Per raggiungere il punto panoramico, si sale a sinistra della strada, per qualche decina di metri su terreno pietroso. Il panorama verso Piano dei Cervi, con Cozzo Piombino sullo sfondo, è uno dei più belli delle Madonie.
Ritornati sulla strada forestale, dopo qualche decina di metri, sulla sinistra (km 2,65), si incontra una riproduzione del tradizionale “Pagghiaru”, riparo dei pastori durante i mesi estivi, quando portavano le greggi a pascolare in altura.
Ripresa la strada forestale, poco più avanti sulla sinistra (km 2,68) si incontra il Rifugio Monte Cervi del CAS (Club Alpino Siciliano), anno di costruzione 1968, posti letto 10, uso riservato ai soci del club.
Proseguendo sulla strada forestale, al km 2,8 si devia a destra sul sentiero che conduce a Valle Giumenta (km 3,0), bella radura circondata dalla faggeta; è il posto ideale per una sosta ristorativa, possibilmente fruendo dell’omonimo rifugio, aperto.
Il percorso prosegue lasciando Valle Giumenta, sul sentiero a sinistra del rifugio, fino a riprendere la strada forestale (km 3,55). In prossimità della strada forestale si possono ammirare alcuni splendidi esemplari di Cedrus Atlantica.
Al km 4,2 belvedere in direzione nord, con panorama su Pizzo Dipilo ed il mare.
Al km 4,5 si abbandona la strada forestale (prosegue verso Case Mastro Peppino), continuando a sinistra su sentiero.
In località Fontana Bianca (km 5,0) deviazione a destra per salire verso Monte Cervi. Il primo tratto del sentiero è all’interno della faggeta, il secondo tratto allo scoperto su dorsale fino alla cima (km 7,65, elevazione 1794 mt)). In cima si apprezza un panorama a 360° sull’intero complesso delle Madonie. Con il percorso di ritorno si ripassa da Fontana Bianca, deviando a destra nella fitta faggeta di Valle Marabilice fino a Piano Cervi, da dove si riprende il percorso dell’andata.
Waypoints
Portella Colla
Partenza/arrivo Portella Colla SP54 / N 37°52'3" - E 14°0'18” Il primo tratto del percorso è in discesa, con una ampia visuale sulla destra del fianco ovest di Pizzo Carbonara, la montagna più alta delle Madonie.
Cancello forestale
Al termine del primo tratto si incontra un cancello che blocca il passaggio auto (km 0,5); in direzione SE bella visuale su Mufara e Quacella. Il percorso, su agevole strada forestale, prosegue in salita tra vegetazione arborea che passa progressivamente da quercia a faggio, con numerose presenze di agrifoglio.
Bivio
Al km 1,46 si devia dalla strada forestale a destra verso un sentiero, che consente di raggiungere più rapidamente Piano Cervi.
Cozzo Piombino
Cozzo Piombino
Belvedere Piano Cervi
Nella parte più alta del sentiero (km 1,7) la visuale è panoramica in direzione SW-WN verso la conca di Piano Cervi, chiusa dalle alture ricoperte da faggete, e in direzione NE verso Carbonara, Mufara e Quacella. Tutto intorno al Piano dei Cervi, ma soprattutto verso est e verso nord, si sviluppano circa 480 ettari di bosco di faggio (Fagus sylvatica), con esemplari più grandi in corrispondenza delle valli dal suolo profondo ed esemplari bassi e cespugliosi nelle zone sommitali. Superato il belvedere, il sentiero scende verso il Piano dei Cervi, riprendendo il tracciato sulla strada forestale. Al termine del piano, la strada si immerge in una delle più belle faggete delle Madonie.
Piano Cervi
Piano dei Cervi (Piano Battaglia) Sulle Madonie esistono due altopiani omonimi, ampi, erbosi e anche simili tra loro. Si chiamano entrambi Piano della Battaglia, uno è tra il Monte Mufara ed il Carbonara l'altro ad est della cima di Monte Cervi. Alla fine degli anni cinquanta Amleto Bologna scrive, sul periodico "Montagne di Sicilia", un lunghissimo articolo per chiarire che l'origine di questo toponimo non ha nulla a che fare con improbabili battaglie tra saraceni e normanni avvenute quassù, ma ha un'origine legata per fortuna più al vino che al sangue della riconquista cristiana. Le battaglie, ricostruisce il Bologna con ampia citazione di fonti e prove, sono state supposte o inventate nel medioevo e poi sostenute per omaggiare la famiglia Ventimiglia, feudataria delle Madonie, di un ruolo eroico nella conquista normanna della Sicilia. Il nome "battaglia" ha invece una storia più antica, derivata dalla trasformazione del vocabolo di origine greca cottabo, divenuto poi cattaba, che indicava diversi giochi a base di vino in uso anche presso i pastori ed i boscaioli della Sicilia greca. Con lo stesso nome, pastori e boscaioli delle Madonie, continuarono a chiamare una gara annuale di velocità nel taglio di legna da offrire alla chiesa del paese. La gara si svolgeva proprio ai margini di queste ampie radure erbose circondate da faggete e terminavano, come da tradizione classica, con abbondanti bevute di vino e ritorno in paese, ubriachi, ma con ricco bottino di legna. Facilmente il vocabolo si è trasformato nel tempo da piano della cattaba a piano della vattagghia e la leggenda della battaglia normanna ha cominciato a girare dal 1300, nel feudo dei Ventimiglia, incoraggiata proprio dal toponimo preesistente. Per distinguere i due piani tra loro oggi si tende a chiamare Piano dei Cervi quello alla base dell'omonimo monte, con una quota di circa 1500 metri e circondato dalle rupi calcaree di Cozzo Piombino (m1620), Pizzo Colla (m1676) e Cozzo Cerasa (m1692). Il piano dei Cervi, al centro della radura, ha un caratteristico laghetto invernale di forma circolare di una decina di metri. ***** Piano dei Cervi (Piano Battaglia) On the Madonie there are two homonymous plateaus, broad, grassy and also similar to each other. Both are called Piano della Battaglia, one is between Monte Mufara and the Carbonara, the other east of the top of Monte Cervi. At the end of the fifties, Amleto Bologna wrote, in the periodical "Mountains of Sicily", a very long article to clarify that the origin of this toponym has nothing to do with improbable battles between Saracens and Normans occurred up here, but has an origin luckily linked more to the wine than to the blood of the Christian reconquest. The battles, reconstructs the Bologna with a wide quotation of sources and evidence, were supposed or invented in the Middle Ages and then supported to honor the Ventimiglia family, feudal of the Madonie, of a heroic role in the Norman conquest of Sicily. The name "battle" has instead a more ancient history, derived from the transformation of the word of Greek origin cottabo, then became cattaba, which indicated different games based on wine also used by the shepherds and woodsmen of Greek Sicily. With the same name, shepherds and woodcutters of the Madonie, they continued to call an annual speed competition in the cutting of wood to offer to the church of the village. The race took place right on the edge of these large grassy clearings surrounded by beech forests and ended, as per the classical tradition, with plenty of wine drunk and back to town, drunk, but with rich booty of wood. Easily the word has changed over time from the piano cattaba to the piano vattagghia and the legend of the Norman battle began to turn from 1300, in the fief of Ventimiglia, encouraged by the pre-existing toponym. To distinguish the two floors between them today we tend to call Piano dei Cervi the base of the homonymous mountain, with a quota of about 1500 meters and surrounded by the limestone cliffs of Cozzo Piombino (m1620), Pizzo Colla (m1676) and Cozzo Cerasa (m1692). The plan de Cervi, in the middle of the clearing, has a characteristic winter lake with a circular shape of about ten meters.
Bivio
Al termine del piano si prosegue sulla strada forestale (a sinistra sentiero che conduce verso valle Marabilice) che si immerge in una delle più belle faggete delle Madonie.
Belvedere Purtedda u Pumu
Dopo una serie di tornanti in leggera ascesa, la faggeta si dirada nel passo di “Portedda u Pumu” (km 2,57); sulla sinistra un crocifisso in legno. Per raggiungere il punto panoramico, si sale a sinistra della strada, per qualche decina di metri su terreno pietroso. Il panorama verso Piano dei Cervi, con Cozzo Piombino sullo sfondo, è uno dei più belli delle Madonie.
Pizzo Colla
Pizzo Colla
Pagghiaru
Ritornati sulla strada forestale, dopo qualche decina di metri, sulla sinistra (km 2,65), si incontra una riproduzione del tradizionale “Pagghiaru”, riparo dei pastori durante i mesi estivi, quando portavano le greggi a pascolare in altura.
Rifugio CAS monte Cervi
Ripresa la strada forestale, poco più avanti sulla sinistra (km 2,68) si incontra il Rifugio Monte Cervi del CAS (Club Alpino Siciliano), anno di costruzione 1968, posti letto 10, uso riservato ai soci del club.
Bivio vs Valle Giumenta
Proseguendo sulla strada forestale, al km 2,8 si devia a destra sul sentiero che conduce a Valle Giumenta (km 3,0)
Valle Giumenta
Proseguendo sulla strada forestale, al km 2,8 si devia sul sentiero che conduce a Valle Giumenta (km 3,0), bella radura circondata dalla faggeta; è il posto ideale per una sosta ristorativa, possibilmente fruendo dell’omonimo rifugio, aperto. Il percorso prosegue lasciando Valle Giumenta, sul sentiero a sinistra del rifugio, fino a riprendere la strada forestale (km 3,55). In prossimità della strada forestale si possono ammirare alcuni splendidi esemplari di Cedrus Atlantica.
Cedrus Atlantica Glauca
Il percorso prosegue lasciando Valle Giumenta, sul sentiero a sinistra del rifugio, fino a riprendere la strada forestale (km 3,55). In prossimità della strada forestale si possono ammirare alcuni splendidi esemplari di Cedrus Atlantica.
Cozzo Morto
Cozzo Morto
Pizzo Antenna
Il Pizzo Antenna, o “Antenna piccola”, per distinguerlo da più alto omonimo Pizzo sull’Altopiano del Carbonara, è una delle alture che chiudono a nord-est il complesso di Monte dei Cervi. Il paesaggio dell’altopiano è caratterizzato da faggete e ampie radure, erbose o rocciose, solitamente innevate durante i mesi invernali. I versanti nord-orientali sono ripidi e spettacolari: versante nord pendenza -60% con dislivello di 700 mt; versante est pendenza -80% con dislivello di 500 mt. Dalla cima panorama (1697 mt) a 360° sull’intero complesso delle Madonie e verso il mare (W-NE); in primo piano bella veduta sul profondo Vallone Madonie e sul ripido versante occidentale del Carbonara.
Belvedere vs nord
Al km 4,2 belvedere in direzione nord, con panorama su Pizzo Dipilo ed il mare.
Bivio
Al km 4,5 si abbandona la strada forestale (prosegue verso Case Mastro Peppino), continuando a sinistra su sentiero.
Bivio Fontana Bianca vs Monte Cervi
In località Fontana Bianca (km 5,0) deviazione a destra per salire verso Monte Cervi. Il primo tratto del sentiero è all’interno della faggeta, il secondo tratto allo scoperto su dorsale fino alla cima (km 7,65). Con il percorso di ritorno si ripassa da Fontana Bianca, deviando a destra nella fitta faggeta di Valle Marabilice fino a Piano Cervi, da dove si riprende il percorso dell’andata
Monte Cervi
In cima si apprezza il panorama a 360° sull’intero complesso delle Madonie.
Cozzo Cerasa
Cozzo Cerasa
Valle Marabilice
Con il percorso di ritorno si ripassa da Fontana Bianca, deviando a destra nella fitta faggeta di Valle Marabilice fino a Piano Cervi, da dove si riprende il percorso dell’andata.
Case Mastru Pippinu
Case Mastru Pippinu
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Easy to follow
Scenery
Easy
Ottimo. Grazie mille della condivisione
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Bravo, descrizione precisa e dettagliata, che trasmette tutta la tua evidente passione per le nostre splendide Madonie!
Bellissima e completa descrizione del percorso, grazie davvero !
Percorso fatto, grazie per la descrizione in dettaglio
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Il sentiero è mozzafiato, con una successione di paesaggi tutti diversi, da sentieri di montagna a enormi valli, e poi la salita al Monte Cervi, che è più impegnativa ma ne vale la pena, abbiamo incontrato daini e suini neri. L'unico errore nelle indicazioni è la salita a destra per Monte Cervi, che in realtà è una salita a sinistra, ma c'è comunque una freccia che ne indica la direzione. Siamo escursionisti non esperti e abbiamo impiegato 7:30 a/r (togliendo le pause). Ne vale davvero la pena!