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Macchie - Cima Vallinfante - Passo Cattivo - Macchie

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Trail stats

Distance
12.31 mi
Elevation gain
3,986 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
3,986 ft
Max elevation
6,941 ft
TrailRank 
34
Min elevation
3,495 ft
Trail type
Loop
Time
8 hours 21 minutes
Coordinates
7415
Uploaded
November 21, 2021
Recorded
November 2021
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near Macchie, Marche (Italia)

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Itinerary description

Lungo e solitario anello in un ambiente selvaggio per salire a Cima Vallinfante dalla frazione di Macchie.
Il punto di partenza è Macchie, dove appena lasciata l'auto non si può fare a meno di affacciarsi sulla zona rossa per notare come il terremoto abbia raso al suolo e cancellato questa frazione. Dal parcheggio saliamo costeggiando i recinti per le pecore e a destra del sentiero 259 (che sale diritto) troviamo una traccia tra due filari di arbusti e alberelli e poco dopo entra nel bosco; il sentiero sale molto ripido (con pendenze intorno al 30%) fino all'uscita dal bosco a quota 1400m. Una volta usciti ci troviamo di fronte un vero territorio di alta montagna, con sparuti arbusti nella prateria e la vista sopra la Vallinfante (dove nasce il fiume Nera), sul Porche e sulla retrostante Cima del Redentore (che a fine novembre splendeva innevata) è veramente affascinante. Nella prateria cerchiamo la traccia che sale sovrastando alcune grosse frane arrivando a trovare la traccia (inizialmente abbastanza evidente) che taglia a mezzacosta il versante di Cima Vallinfante. Proseguiamo sempre a mezza costa in salita, dove in alcuni punti la traccia non si nota quasi più (ma non è comunque difficile orientarsi o ritrovarla), prendendo come direzione di riferimento il Monte Porche. Arrivati a quota 1900m possiamo decidere se proseguire l'esile traccia che conduce al bivio di cresta oppure salire decisi verso la Cima; abbiamo optato per quest'opzione per accorciare un po'il percorso e perché in breve ci permette di superare i 150m di dislivello che ci separano dalla cresta; una volta arrivati in cresta giriamo a sinistra verso la Cima Vallinfante, che si raggiunge in poco tempo. Dalla vetta la vista è stupenda: dietro di noi i lontani rilievi dell'Appennino, a destra il Porche (e dietro le cime del Vettore sulla sinistra e del Redentore sulla destra), di fronte il profilo della Sibilla che si staglia sulla pianura marchigiana e sotto la Gola dell'Infernaccio che la separa dal Priora e Berro e a sinistra la cresta su Cima di Passo Cattivo con dietro il Bove e la vetta del Bicco. (La traccia prosegue per un po' in direzione di Cima Cannafusto; la cresta è divertente da percorrere ma l'eccessivo vento ci ha fatto tornare indietro, in condizioni meteo ideali si può percorrerla almeno un pezzo per avere un'altra visuale soprattutto sul sottostante Infernaccio e sulla Vallelunga).
Dalla cima si riscende e si percorre il panoramico sentiero che in breve ci porta a Passo Cattivo (con possibilità di risalire il poco dislivello fino alla Cima di Passo Cattivo) e dal Passo si percorre in discesa il largo sentiero 257 fino a che non si incontra sulla sinistra il bivio per il sentiero 259 che riscende in direzione di Macchie. Poco dopo troviamo l'unica presa d'acqua del percorso, la Fonte del Lupo, e qui abbiamo due possibilità: o proseguire diritto (oltre il masso con la freccia che indica a destra) e percorrere il sentiero 257 che in breve riporta al punto di partenza a Macchie, oppure girare a destra e proseguire sul bel sentiero che a mezza costa porta fino alla sterrata che sale agli impianti del Cornaccione.
Noi abbiamo scelto la seconda opzione, allungando il percorso di 6-7 km, scegliete questa opzione solo se avete tempo a disposizione perché va messa in conto almeno un'ora e mezza in più di percorrenza rispetto alla discesa con il 257 (noi abbiamo calcolato male i tempi e ce la siamo fatta tutta al buio nel bosco con diversi rumori di animali tutt'intorno...). Una volta arrivati alla sterrata si scende proseguendo su quest'ultima fino ad intravedere (non è segnata) la traccia in mezzo ai pini (in alcune carte segnata come "San Chiodo") che a zig zag dentro la pineta scende di quota fino ai 1050m. Arrivati alla fine troviamo, non molto evidente, l'intersezione con il sentiero 260 che tra continui saliscendi in mezzo al bosco ci riporta a Macchie, dalla parte opposta del paese rispetto a cui abbiamo lasciato la macchina (attenzione: per arrivare al punto di partenza bisogna attraversare la zone rossa chiusa dalle recinzioni, si può bypassare passando sopra le case).
N.B. Gran parte della salita fino in cresta è su sentiero poco evidente o su esile traccia (in alcuni punti bisogna andare ad "esperienza") e tutta la prima parte all'interno del bosco presenta una notevole pendenza che rischia di affaticare molto appena partiti.
Per il notevole dislivello e lunghezza, per la salita iniziale, per l'assenza di prese d'acqua (se non quasi a fine giro) il percorso è sconsigliabile in piena estate e lo classificherei "difficile" perché, oltre a lunghezza e dislivello il sentiero non sempre è segnato e in molti punti bisogna sapersi muovere in un terreno non proprio perfetto. Consiglio infine, una volta arrivati in fondo alla strada che scende da Passo Cattivo, di rientrare a Macchie percorrendo il sentiero 259, molto bello e panoramico, invece del sentiero percorso in questa escursione, decisamente più lungo e interamente dentro al bosco.

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