M. Pollino tutti gli over 2000

Dopo aver pernottato a Viggianello,la mattina alle 06:00 in punto attacchiamo la via a Colle D'Impiso.Dopo un breve tratto nel bosco raggiungiamo la deviazione Piani di Gaudolino e il sentiero per la Serra del Prete che sarà la prima vetta di giornata.Prima parte di salita nel bosco poi una volta usciti si prosegue molto facilmente verso la vetta.Una volta in cima proseguiamo seguendo gli omini di pietra,il sentiero aggira un colle ma noi decidiamo di tagliare per dritto nel bosco lungo un canale fino a recuperare il sentiero originale.Si tratta di una discesa non impegnativa (lo diventerebe in caso di terreno molto umido) fare attenzione a possibili scivolate causate dalle foglie secche.Una volta ripreso il sentiero in breve siamo alla Fonte Gaudolino sull'omonimo pianoro c'è anche un rifugio non gestito tenuto abbastanza bene.La Fonte è l'unica che si incontra seguendo questa traccia.Li ci sono i cartelli con le indicazioni dei vari sentieri.Noi erroneamente prendiamo quello per il Pollinello ma presto ci accorgiamo che questo fa un lungo giro nel nel bosco prima di risalire e allora saliamo dritti nella boscaglia e in breve riprendiamo il sentiero per il M.Pollino che passa poco piu' su.Quasi giunti a svalicare la cresta inizia lo spettacolo dei pini loricati millenari con le loro radici che sbucano dalla rocce e le loro forme modellate dal vento.Una volta svalicato invece di puntare dritti alla selletta del Pollinello seguiamo tutta la corona della cresta rimendo ammaliati dalla bellezza di questo posto (si allunga un po' ma ne vale la pena) inoltre passando di quà vi imbatterete nel Patriarca del Pollino un pino loricato millllenario il piu' vecchio del parco.Salendo dritti vi tgroverete davanti una leggera collinetta,si tratta della Selletta del Pollinello (noi distrattamente ci siamo passati a pochissimi metri,dalla traccia è a sx vicinissima).Da li si sale dritti e a svolte verso il Pollino,incontrando una stazione metereologica di un nevaio.Dalla vetta del Pollino si scende per cresta verso il Passo del Malevento avendo sempre di fronte la Serra Dolcedorme.Dopo la prima parte di salita nel punto dove il sentiero spiana per un po si passa sotto una cresta,lasciare per un breve tratto di salita il sentiero e raggiungerete la Timpa di valle Piana.Riprendiamo la salita e giungiamo alla Serra Dolcedorme vetta piu' alta del massiccio.Proseguendo la cresta in discesa si giunge alla Timpa di Pino di Michele che è una collinetta alla fine della cresta.Scendendo un lungo traverso si trova il sentiero che a mezzacosta ci porterà ai Piani di Acquafredda prima di affrontare la salita alla Serra delle Ciavole Sud che sulle gambe si fa' sentire dati già i km e dislivello accumulati.rimanendo lungo la cresta si giunge alla Serra delle Ciavole nord arrampicandosi su alcuni grossi massi.(fare attenzione).Da li bisogna perdere quota per poi andare a risalire la cresta verso la Serra di Crispo.Lungo il sentiero si passa su un colle (Serretta della Porticella 2000m,) ed infine si giunge all'ultima vetta di giornata la Serra di Crispo passando tra pini loricati di ogni forma.Questo piccolo anfiteatro è chiamato il Giardino degli Dei.
Da qui il lungo rientro tagliando per pratoni e guadando un torrente in mezzo a vacche,tori e cavalli.Prima di rientrare nel bosco ci sono dei cartelli con le indicazioni ed i tempi.Seguire il sentiero per Colle D'Impiso molto largo facile ed intuitivo.Quasi alla fine della prima parte di bosco si deve guadare un altro torrente (facili entrambi i guadi) poi tagliando per prati e bosco recuperiamo il sentiero che viene da Piano Gaudolino e rientriamo all'auto dopo 15 ore immersi nella natura.
Ps:Fare tutte le 10 vette è stato fisicamente e mentalmente duro,valutate correttamente il vostro allenamento che c'è bisogno di uno sforzo notevole.