M. Faverghera da Sella Fadalto (salita x ex TV1 e discesa per 950)
near Fadalto, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Aggiornamento del 30 maggio 2021. I sentieri sono ora perfettamente percorribili, come da comunicazione di vertical 1000 che ringrazio dell'informazione (oltre che delle belle parole spese per le mie pubblicazioni).
Devo dire un GRAZIE GRANDE COME UNA CASA ai volontari che hanno ripulito i sentieri che, vi assicuro, erano devastati e compromessi come poche volte mi è capitato di vedere. Parlando con gente del posto, a suo tempo, si era piuttosto pessimisti sul fatto che questi tratti sarebbero mai ritornati percorribili. Questo per l'evidente difficoltà tecnica (e pericolosità conseguente) dell'opera liberatoria. Ancora bravi davvero.
Lascio la relazione così come l'avevo scritta, ma, evidentemente, va letta con l'appunto fin qui espresso.
Escursione piuttosto impegnativa. Una premessa, doverosa: sconsiglio di intraprendere l'itinerario qui descritto. Questo perchè l'evento meteo di fine ottobre scorso ha letteralmente devastato una notevole porzione del percorso, sia in salita, che, soprattutto, in discesa, sconvolgendo il territorio e rendendo impraticabile per lunghi tratti entrambi i sentieri. Speriamo nell'intervento liberatorio dell'uomo, ma, viste le proporzioni e la zona, di interesse non prioritario, prevedo tempi veramente lunghi. Perciò, informatevi bene prima di metterlo in agenda, a meno che non siate degli esperti escursionisti, attratti dall'esplorazione. Evitare con bambini, animali al seguito e in solitaria.
Premesso ciò, si parte da sella Fadalto. In corrispondenza del bivio per Caloniche (di sopra e di sotto), non seguire le indicazioni per il Troi de Mez (immagino devastato pure quello) ma girate subito a dx per carrareccia. Seguite le indicazioni per Case Brigola (l'ultimo abbandono pare recente) e salite sopra il minuscolo agglomerato, per evidente traccia, ma nessuna segnalazione ne bollino (seguire GPS). A 731 mt incontrate l'ampia traccia che proviene da Caloniche di Sopra. Seguitela e svoltate presto a sx (nessuna indicazione) e poi su dritti. Ampia porzione non interessata da schianti. Purtroppo circa a quota 1000 inizia l'inferno e sarete costretti a numerose deviazioni e scavalcamenti (che in salita sono doppiamente faticosi). Dopo un tratto di almeno 100mt perfettamente verticale, incontrate nuovamente la traccia che vi porta ai ruderi di Casera dell'Armada. Aggirato lo "spigolo", deviate a sx per tracce e dovrete attraversare una porzione di schianti piuttosto impegnativi. Alla fine delle fatiche raggiungete casera (ruderi) Mognol. Quindi a dx per tracce fino ad incontrare la carrareccia (generalmente battuta anche con la neve) che garantisce il collegamento con Col Toront (per manutenzione numerosi ripetitori). L'idea principe era, quindi, di dirigersi al Col Visentin e scendere, dopo forcella Zoppei, verso Croda Rossa. Tuttavia l'abbondanza di neve non battuta ci ha fatto desistere e, dopo veloce pausa all'ex rifugio Brigata Cadore, abbiamo scelto la discesa per il n° 950, passando sopra casera Favergheretta. Il sentiero, per il tratto che scende attraverso i prati è libero, ma, appena si inoltra nel bosco, iniziano i guai che si accentuano mano a mano che si scende. A quota 800mt circa, finalmente, si incontra una carrareccia liberata dagli schianti che si segue (vedi GPS) fino quasi a case Brigola. L'ultimo pezzo è una scorciatoia (nessuna segnalazione, nessuna traccia) che ci porta nei pressi della statale e quindi al punto di partenza.
Come già scritto, percorso molto faticoso e, per certi versi, anche pericoloso. Evitare in attesa di tempi migliori.
Devo dire un GRAZIE GRANDE COME UNA CASA ai volontari che hanno ripulito i sentieri che, vi assicuro, erano devastati e compromessi come poche volte mi è capitato di vedere. Parlando con gente del posto, a suo tempo, si era piuttosto pessimisti sul fatto che questi tratti sarebbero mai ritornati percorribili. Questo per l'evidente difficoltà tecnica (e pericolosità conseguente) dell'opera liberatoria. Ancora bravi davvero.
Lascio la relazione così come l'avevo scritta, ma, evidentemente, va letta con l'appunto fin qui espresso.
Escursione piuttosto impegnativa. Una premessa, doverosa: sconsiglio di intraprendere l'itinerario qui descritto. Questo perchè l'evento meteo di fine ottobre scorso ha letteralmente devastato una notevole porzione del percorso, sia in salita, che, soprattutto, in discesa, sconvolgendo il territorio e rendendo impraticabile per lunghi tratti entrambi i sentieri. Speriamo nell'intervento liberatorio dell'uomo, ma, viste le proporzioni e la zona, di interesse non prioritario, prevedo tempi veramente lunghi. Perciò, informatevi bene prima di metterlo in agenda, a meno che non siate degli esperti escursionisti, attratti dall'esplorazione. Evitare con bambini, animali al seguito e in solitaria.
Premesso ciò, si parte da sella Fadalto. In corrispondenza del bivio per Caloniche (di sopra e di sotto), non seguire le indicazioni per il Troi de Mez (immagino devastato pure quello) ma girate subito a dx per carrareccia. Seguite le indicazioni per Case Brigola (l'ultimo abbandono pare recente) e salite sopra il minuscolo agglomerato, per evidente traccia, ma nessuna segnalazione ne bollino (seguire GPS). A 731 mt incontrate l'ampia traccia che proviene da Caloniche di Sopra. Seguitela e svoltate presto a sx (nessuna indicazione) e poi su dritti. Ampia porzione non interessata da schianti. Purtroppo circa a quota 1000 inizia l'inferno e sarete costretti a numerose deviazioni e scavalcamenti (che in salita sono doppiamente faticosi). Dopo un tratto di almeno 100mt perfettamente verticale, incontrate nuovamente la traccia che vi porta ai ruderi di Casera dell'Armada. Aggirato lo "spigolo", deviate a sx per tracce e dovrete attraversare una porzione di schianti piuttosto impegnativi. Alla fine delle fatiche raggiungete casera (ruderi) Mognol. Quindi a dx per tracce fino ad incontrare la carrareccia (generalmente battuta anche con la neve) che garantisce il collegamento con Col Toront (per manutenzione numerosi ripetitori). L'idea principe era, quindi, di dirigersi al Col Visentin e scendere, dopo forcella Zoppei, verso Croda Rossa. Tuttavia l'abbondanza di neve non battuta ci ha fatto desistere e, dopo veloce pausa all'ex rifugio Brigata Cadore, abbiamo scelto la discesa per il n° 950, passando sopra casera Favergheretta. Il sentiero, per il tratto che scende attraverso i prati è libero, ma, appena si inoltra nel bosco, iniziano i guai che si accentuano mano a mano che si scende. A quota 800mt circa, finalmente, si incontra una carrareccia liberata dagli schianti che si segue (vedi GPS) fino quasi a case Brigola. L'ultimo pezzo è una scorciatoia (nessuna segnalazione, nessuna traccia) che ci porta nei pressi della statale e quindi al punto di partenza.
Come già scritto, percorso molto faticoso e, per certi versi, anche pericoloso. Evitare in attesa di tempi migliori.
Waypoints
Photo
2,398 ft
E poi subito a dx salendo erti (non continuare dritti, anche se la traccia è più marcata)
Comments (4)
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Ottima e puntuale la sua segnalazione. È un percorso che avrei dovuto (in parte) fare proprio lo scorso ottobre e che avevo rinviato a quest’anno... Ma temevo le conseguenze dei noti eventi atmosferici che, infatti, si sono rivelate molto pesanti per i già difficili sentieri del Visentin. Ho l’impressione che alcuni tratti della zona boschiva più colpita (indicativamente tra i 500 e gli 800 metri) non possano essere mai più ripristinati.
Lo penso anch'io. Comunque il vento di domenica scorsa, unito alla nevicata pesantissima hanno fatto ulteriori danni. Un disastro un po dappertutto
Ieri 29/05/2021 ho percorso più o meno questo itinerario. Io sono partito dal borgo di Lastra e ho seguito tutto il sentiero 950 fino alla malga Faverghera, per poi scendere per il TV1 fino a Caloniche Alte, deviare per carrareccia verso borgo Brigola e sella Fadalto. I sentieri sono stati liberati, i tronchi, tagliati proprio dove passa il sentiero, adesso sono tutti e 2 percorribili. Ho voluto inserire questo appunto perché se qualcuno a dei dubbi sullo stato dei sentieri (come li avevo io) può intraprendere il giro tranquillamente.
Un grazie a greanes per tutti i giri che inserisci, dai quali prendo sempre spunto, ma soprattutto alla descrizione sempre precisa e ben dettagliata.
Grazie vertical 1000! Sia per l'apprezzamento delle mie descrizioni, ma, soprattutto, per l'aggiornamento sulla percorribilità di questi sentieri (stupendi in invernale).
Provvedo a modificare la relazione originaria.