Monte Breccioso mt.1974 , dalla Valle di S.Onofrio , 13.09.2021
near Balsorano Vecchio, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Come molte montagne , anche il Monte Breccioso e' testimone di passaggi antichi di genti che migravano dalla Piana del Fucino verso la media Valle del Liri e viceversa . Lungo questi passaggi spesso anacoreti mistici alloggiavano in anfratti o grotte ed uno di questi era S.Onofrio , da cui il nome della valle che abbiamo attraversato , che vivevano di offerte donate dalle genti che migravano . In Balsorano abbiamo percorso in auto la strada di Santa Lucia (anticamente terminale delle migrazioni) attraversando strade rurali , sino ad un'area terminale di parcheggio , da cui inizia il sentiero per Val D'Onofrio . Il sentiero e' segnato con CAI di tanto in tanto , ma il tratto iniziale e' talmente evidente che non ci si puo' sbagliare . Segnalato con segni blu-celeste inizia un ripido tratto che in breve porta alle grotte dell'anacoreta Onofrio . Ci si puo' rendere conto della estrema poverta' e solitudine in cui lui ed altri soggetti in altri percorsi vivevano in meditazione . Proseguiamo quindi dopo aver letto una bacheca illuminante sempre ripidamente , fino all'arrivo di un fontanile a tre vasche cementate da cui sgorga attivamente acqua fresca . Poco prima dell'arrivo un tratto di sentiero attrezzato con corde su un tratto leggermente esposto . Dal fontanile si sale ripidamente per un tratto di gola rocciosa , al termine del quale occorre virare sulla sinistra per la continuazione del sentiero . Attenzione perche' ci si puo' sbagliare . Siamo su un traverso molto lungo , nel quale non guadagniamo molta quota (siamo a circa 1150 mt.) , ma reca segni evidenti di percorrenze sorprendenti passate . Ogni tanto piccole roccette da superare con accortezza si frappongono al nostro passaggio . Siamo quindi su un pianoro erboso da cui possiamo ammirare le falde ripide del Breccioso . Il tratturo e' sempre evidente con pochi segnali ed inizia a costeggiare le faggete , una delle quali e' il prologo all'uscita sulla rampa finale che porta alla sella . Lasciamo il sentiero per salire sul crinale che dopo una bassa faggeta si apre all'erta finale , al termine della quale siamo in vetta , contraddistinta da una grossa croce ed una piu' piccola in legno . Il panorama e' immenso : dalla Valle Roveto con le cime degli Ernici , alla Serralunga ed i Prati di S.Elia , al Fucino , le vette del Cornacchia e Vallanetta , ma il panorama con la giornata splendida va oltre . Facciamo un piccolo giro sull'anticima e altre piccole cime nei dintorni , prima di visitare poco sotto la vetta due targhe che ricordano persone decedute , una delle quali un cittadino tedesco schiantato sfortunatamente col deltaplano . Il ritorno lo ripercorriamo sulle tracce dell'andata , col caldo che rende la nostra marcia un po' piu' faticosa , ma la fonte incontrata all'andata ci aiuta . Escursione molto impegnativa , difficile per la lunghezza e il dislivello , ma molto bella in un ambiente selvaggio e poco frequentato .
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