M. Amaro da S.Eufemia: salita per la Rava del Ferro e discesa per la dorsale del Pesco Falcone
near Sant'Eufemia a Maiella, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il punto di partenza dell'escursione si raggiunge in auto percorrendo la carrabile che da Sant'Eufemia a Majella conduce alla contrada di San Nicolao. In realtà la strada dopo un breve tratto dopo il paese è interdetta ai mezzi perchè alquanto dissestata: in prossimità del segnale di divieto di transito si può parcheggiare poichè sulla destra parte la carrareccia (quota 960 m)che bisogna percorrere per avvicinarsi alla Riserva Naturale della Lama Bianca.
La strada, che fa parte del reticolo di ippovie e cicloturistiche del Parco, si muove in ambienti bucolici attraversando prati e pascoli, traversando i fossi che scendono dalle alture sommitali della montagna che incombe maestosa, oltrepassando la Fonticella e la capanna-stazzo, salendo gradualmente e talora scoprendo bellissime vedute sul dirimpettaio Morrone che è baciato dai primi raggi di sole.
Si giunge quindi nel bosco nei pressi della Lama Bianca dove si trascurano le indicazioni dei cartelli della cicloturistica e si segue una traccia che in breve porta all'intersezione con il sentiero B4.
Poche centinaia di metri conducono all'uscita della faggeta e quindi alla base del canale che scende dalle alte quote, in pratica all'inizio della Rava del Ferro (1550 m, sentiero B5).
Il sentiero, sempre ben segnato ed evidente, sale deciso zigzagando per il ripido canale racchiuso tra le mastodontiche pareti rocciose. Terminata la prima parte della Rava in cui la pendenza è assai elevata e la gola molto stretta, si raggiunge una selletta in cui l'ambiente si allarga e il sentiero diventa meno ripido. Qui è molto probabile incontrare gli abitanti di questi luoghi, camosci che osservano gli escursionisti arrancare su questo crinale e che si lasciano avvicinare fino a poche decine di metri.
Si giunge così in prossimità degli altopiani sommitali, costituiti da sconfinate pietraie e numerose gobbe: alla quota di 2400 m il sentiero compie una svolta in direzione Sud e, sempre salendo il fianco occidentale della montagna, scopre il profilo del Monte Amaro.
Dopo aver intersecato il sentiero P3 che proviene dal Rifugio Pomilio, si sale per il crinale Nord Ovest che prima conduce al rifugio Pelino e poi alla croce di vetta (2793 m).
Vedute straordinarie si aprono su tutta l'Italia Centrale dalla sommità della seconda vetta dell'Appennino: i vari comprensori montuosi si distinguono a perdita d'occhio, così come i centri abitati lungo il litorale adriatico.
Dopo la doverosa sosta contemplativa, si riparte percorrendo a ritroso la via dell'andata, proseguendo poi per il sentiero P3 raggiungendo la Cima 3 Portoni (2673 m). Prima di prendere la via per il Pescofalcone si è deciso di deviare per il Monte Rotondo: si scende così al Terzo Portone (2530 m) e, abbandonando il sentiero P3, si intraprende la salita mediante l'ingaggiante cresta Sud Ovest, oltrepassando un iniziale e divertente balzo roccioso su cui è necessaria l'opportuna cautela.
Dalla vetta (2658 m), dopo aver ammirato i panorami sull'altro versante (Blockhaus, Focalone, Acquaviva e Sant'Angelo), si ritorna alla cima 3 Portoni e poi si devia verso Nord per il Pescofalcone (2646 m), raggiungendolo dopo una breve salita.
Da qui inizia una lunghissima e suggestiva discesa per la stupenda dorsale Nord (sentiero B3), dapprima ampia, piatta e brulla, poi sempre più ripida, stretta e infestata dalla mugheta.
Mentre i panorami variano continuamente la prospettiva, il sentiero perde lentamente quota, districandosi tra i pini mughi e zigzagando tra le rocce.
Dopo aver guadagnato la vetta del Monte Rapina (2027 m), si scende per pratoni poco ripidi e si raggiunge l'ampio pianoro (Prato della Corte) dove è situato il rifugio Barrasso (1550 m).
Si è ormai in vista dell'attacco del sentiero B3, ossia il Guado Sant'Antonio da cui parte la strada carrozzabile da percorrere per rientrare alla base.
Si effettuano diversi tagli per accorciare il tragitto, evitando così alcuni km di asfalto, e si raggiunge l'auto chiudendo un anello lungo e impegnativo ma di grande soddisfazione.
Waypoints
Inizio
Si parcheggia l'auto sulla carrozzabile che da Sant'Eufemia porta alla Contrada San Nicolao, in corrispondenza del divieto di transito: da qui parte la carrareccia che porta all'Addiaccio della Madonna
Stazzo Sant'Eufemia
In realtà è una grande costruzione circolare adibita a stalla
Deviazione
Giunti nella faggeta, si tralasciano le indicazioni per la cicloturistica e si prosegue dritti per intercettare il sentiero B4
Inizio Rava del Ferro
Qui ha inizio il sentiero B5, alla base del canale denominato Rava del Ferro. Inizialmente il tracciato sale zigzagando sulla sx orografica, poi si mantiene sul fondo del canale.
Monte Amaro (2793 m)
La vetta più alta del comprensorio e la seconda dell'Appennino.
Monte Rotondo (2658 m)
Bellissima vetta da cui si aprono notevoli vedute sul gruppo della Majella.
Terzo Portone
Trattasi della sella che, situata sulla linea di cresta, separa la cima Tre Portoni dal M. Rotondo
Bivio per Pescofalcone
Si devia a destra per il sentiero B3. Il sentiero P invece prosegue per il M. Amaro.
Monte Rapina (2027 m)
Piccola altura che rompe la continuità della lunga dorsale Nord.
Comments (4)
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formidabile, complimenti
Grazie!
Buongiorno la macchina si lascia tranquillamente lì dove c’è il punto d’inizio camminata ?!
Complimenti una bella passeggiata sicuramente seguirò questa traccia per la giornata del lunedì.
Buongiorno.
Si, c’è una piazzola comoda dove parcheggiare.
Se c’è neve il giro diventa molto impegnativo, fammi sapere!