M. A Mare e La Metuccia da Valle Fiorita (CAI M10, M1)
near Pizzone, Molise (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il percorso ad anello ha come punto di partenza Valle Fiorita, dove è possibile parcheggiare la propria auto gratuitamente.
Qui è presente un’area attrezzata immersa nel verde con panche, barbecue e una fonte di acqua fresca. L’area è circondata da fitte faggete e rappresenta il punto di partenza di diversi percorsi tra cui il percorso CAI M1.
Il percorso scelto parte da una fitta faggeta e non è segnato (nè è annoverato tra i sentieri CAI), se non si considera qualche sporadico segno rosso sugli alberi.
Faggio dopo faggio, il sentiero inizialmente in falsopiano diventa improvvisamente molto ripido. La pendenza resta costante e la salita è molto dura. Inevitabilmente vi toccherà aiutarvi con le mani per evitare di scivolare o aggrapparvi a qualche radice per fronteggiare la salita. Nel tratto di faggeta così come durante l’intero percorso risuonano forte i versi degli animali che la popolano.
Dopo questo tratto alquanto faticoso (ricordo che il sentiero è non segnato), sbucherete in una piccola valle.
Durante la nostra breve sosta, usciti dalla faggeta, abbiamo avuto la fortuna di incontrare una volpe molto socievole.
Proseguite quindi lungo la pietraia che vedete davanti a voi (si tratta in realtà di grossi massi), attraversando talvolta qualche tratto di vegetazione.
La salita resta molto ripida fino a vedere chiaramente ed ormai da molto vicino la sommità di Monte a Mare.
Raggiunto il valico, decidiamo come stabilito di procedere lungo la cresta Est del Monte, pensando sia alla nostra portata.
Passo dopo passo, la salita diventa dura e pericolosa a causa dello strapiombo alla vostra destra e comincia anzi a diventare un’arrampicata.
Sconsiglio a chi non la pratica o soffre di vertigini di proseguire oltre.
Facciamo dietrofront e decidiamo di aggirare la dura Cresta, cercando di non perdere la quota faticosamente raggiunta.
Attraversiamo la pietraia alle spalle del monte e aiutandoci sempre con le mani
risaliamo il Monte pian piano sbucando finalmente in un’ampia e affascinante vallata.
Da qui la cima del Monte a Mare (2160 mt) è ben visibile e raggiungibile facilmente.
Ci troviamo ormai lungo il sentiero CAI M10. Procediamo in quota, godendo dello spettacolare panorama fino a raggiungere la Metuccia (2161 mt).
Proseguite lungo i pianori carsici, caratteristiche formazioni rocciose di piccole collinette intervallate da grossi massi erratici.
Giungete quindi a Passo dei Monaci, facilmente riconoscibile per la presenza di un grosso masso (piccolo blocco calcareo) su cui c'è anche una lapide in pietra. Questo è il confine Lazio-Molise.
Imboccando il sentiero M1, si prosegue in costante discesa verso NE quasi in modo rettilineo, in un'ambiente tipicamente alpino tra detriti, ghiaioni ed enormi blocchi calcarei sul sentiero a mezza costa.
Questa è la Valle Pagana. (1,15 ore di cammino).
Alla vostra destra noterete una faggeta, a sinistra la cresta di Monte Miele (1942 mt).
Il sentiero è facilmente riconoscibile, grazie ai segni bianco-rossi sugli alberi che permettono meglio di orientarsi e proseguite per circa un’ora in discesa zigzagando lungo il bosco. Giungerete quindi alla Sorgente le Forme (1415 mt) fino a superare l’acquedotto. Giungerete poi, nei pressi di un piccolo ruscello stagionale alimentato dalle acque provenienti dallo scogliemento delle nevi e proseguite ancora giù lungo la carreraccia fino a raggiungere Valle Fiorita
(1400 mt).
Qui è presente un’area attrezzata immersa nel verde con panche, barbecue e una fonte di acqua fresca. L’area è circondata da fitte faggete e rappresenta il punto di partenza di diversi percorsi tra cui il percorso CAI M1.
Il percorso scelto parte da una fitta faggeta e non è segnato (nè è annoverato tra i sentieri CAI), se non si considera qualche sporadico segno rosso sugli alberi.
Faggio dopo faggio, il sentiero inizialmente in falsopiano diventa improvvisamente molto ripido. La pendenza resta costante e la salita è molto dura. Inevitabilmente vi toccherà aiutarvi con le mani per evitare di scivolare o aggrapparvi a qualche radice per fronteggiare la salita. Nel tratto di faggeta così come durante l’intero percorso risuonano forte i versi degli animali che la popolano.
Dopo questo tratto alquanto faticoso (ricordo che il sentiero è non segnato), sbucherete in una piccola valle.
Durante la nostra breve sosta, usciti dalla faggeta, abbiamo avuto la fortuna di incontrare una volpe molto socievole.
Proseguite quindi lungo la pietraia che vedete davanti a voi (si tratta in realtà di grossi massi), attraversando talvolta qualche tratto di vegetazione.
La salita resta molto ripida fino a vedere chiaramente ed ormai da molto vicino la sommità di Monte a Mare.
Raggiunto il valico, decidiamo come stabilito di procedere lungo la cresta Est del Monte, pensando sia alla nostra portata.
Passo dopo passo, la salita diventa dura e pericolosa a causa dello strapiombo alla vostra destra e comincia anzi a diventare un’arrampicata.
Sconsiglio a chi non la pratica o soffre di vertigini di proseguire oltre.
Facciamo dietrofront e decidiamo di aggirare la dura Cresta, cercando di non perdere la quota faticosamente raggiunta.
Attraversiamo la pietraia alle spalle del monte e aiutandoci sempre con le mani
risaliamo il Monte pian piano sbucando finalmente in un’ampia e affascinante vallata.
Da qui la cima del Monte a Mare (2160 mt) è ben visibile e raggiungibile facilmente.
Ci troviamo ormai lungo il sentiero CAI M10. Procediamo in quota, godendo dello spettacolare panorama fino a raggiungere la Metuccia (2161 mt).
Proseguite lungo i pianori carsici, caratteristiche formazioni rocciose di piccole collinette intervallate da grossi massi erratici.
Giungete quindi a Passo dei Monaci, facilmente riconoscibile per la presenza di un grosso masso (piccolo blocco calcareo) su cui c'è anche una lapide in pietra. Questo è il confine Lazio-Molise.
Imboccando il sentiero M1, si prosegue in costante discesa verso NE quasi in modo rettilineo, in un'ambiente tipicamente alpino tra detriti, ghiaioni ed enormi blocchi calcarei sul sentiero a mezza costa.
Questa è la Valle Pagana. (1,15 ore di cammino).
Alla vostra destra noterete una faggeta, a sinistra la cresta di Monte Miele (1942 mt).
Il sentiero è facilmente riconoscibile, grazie ai segni bianco-rossi sugli alberi che permettono meglio di orientarsi e proseguite per circa un’ora in discesa zigzagando lungo il bosco. Giungerete quindi alla Sorgente le Forme (1415 mt) fino a superare l’acquedotto. Giungerete poi, nei pressi di un piccolo ruscello stagionale alimentato dalle acque provenienti dallo scogliemento delle nevi e proseguite ancora giù lungo la carreraccia fino a raggiungere Valle Fiorita
(1400 mt).
Waypoints
Comments (2)
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Sembra davvero bello
Bellissima la traccia fino alle due vette, consiglio di non seguire la traccia al rientro perché scende senza alcun senso . Per il resto ok