Longarone:Codissago - Troi Sant'Antoni - Casso - Troi del Carbone (o Trui dal Sciarbón) - Erto - Colmo frana - Troi dei Sambughi
near Codissago, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Questo è un vero viaggio nella cultura della Valle del Vajont.
La difficoltà è moderata solo per sviluppo e dislivello, l'intero percorso ha difficoltà escursionistiche minime.
Si parte dall'abitato di Codissago dal quale ci si stacca attraverso una serie di tagli che vanno ad attraversare la provinciale che sale verso valle.
Il sentiero di Sant'Antoni inizia in prossimità di un tornante si inerpica deciso fin da subito con buon guadagno altimetrico ma senza difficoltà oggettive, molto bella la chiesetta incastonata lungo roccia ed oggi, con tanta fortuna, abbiamo incrociato il cammino di uno splendido esemplare di camoscio che nonostante la nostra presenza era a suo agio e si è messo in bella mostra per essere ripreso dalle nostre fotocamere.
Ripreso il cammino si viaggia andante verso l'abitato di Casso dove ci siamo concessi un caffè al bar centrale (signora squisita, caffè a 1,10€) ma subito abbiamo ripreso strada dove dopo 100m sotto a sinistra inizia il Trui dal Sciarbón (sentiero del carbone)
NDR: Dall'alta Val Zemola, dove era prodotto, il "carbon dolce" veniva trasportato a spalla fino al fondovalle. Per rendere più agevole il trasporto nel XVII secolo venne tracciato un sentiero livellato a quota 1.000 m.
Dal 1690 fino al 1913 le portatrici curve sotto il peso della gerla, colma di 40 chili di carbone, passavano su questo sentiero in lunghe e lente processioni scendendo fino alla riva del Piave.
Dal sentiero si giunge all'abitato di Erto (Sede municipale) dove ci concediamo un veloce pranzo all'enoteca Corona (bravi,veloci,onesti)
Si riparte alla volta dell'altro versante della valle, si entra su traccia a sinistra e si va a visitare la zona della frana, si scende di circa un 100m e poi si ricomincia a salire sempre camminando sui resti della triste frana di cui tutti sanno...
Usciti sull'asfalto e reincrociata la strada principale la si attraversa velocemente, si entra verso il bar La Roccia appena poco a nord della falesia, e da qui parte sulla sx un sentiero che raccorda la falesia a Casso, e si rigiunge dove eravamo all'andata.
Qui percorriamo parte del sentiero dell'andata, fino ad arrivare al bivio col Sentiero dei Sambughi, a destra.
Si innesta la non evidentissima traccia in leggera salita e si entra subito in uno spettacolare bosco silenzioso e soave, che ci accompagnerà fino ai famosi samughi, tecnicamente degli aggetti: dal web (aggètto s. m. [dal lat. adiectum, part. pass. neutro di adicĕre «aggiungere»]. – 1. Sporgenza verso l’esterno di un elemento architettonico o costruttivo rispetto alle adiacenti parti della struttura, [...] . più generico, riferito a qualsiasi corpo o elemento che sporga da una parete verticale.
Meravigliosa questa zona, una bella cengia sotto roccia che sembra non finire più, dove ancora incontriamo questa volta ben 2 camosci che come all'andata si fermano tranquillamente a pasteggiare a pochi metri dai noi curiosi umani.
Alla fine del sentiero di piega a sinistra in discesa, e perdendo velocemente altitudine si arriva a reincrociare il troi dell'andata, per più scenderlo celermente fino al punto di partenza.
Escursione di grandissima soddisfazione paesaggistica e culturale, dove si cala per un momento bella storia e nella cultura di questa magnifica valle.
In ottica di un'uscita più semplice lato sforzo fisico sarebbe consigliabile percorrere i due troi iniziali e finali (Sant'Antoni e Sambughi) ad anello, rendendo lo sforzo fisico più approdabile.
Copertura cellulare 100%
Diversi punti acqua
Passo odierno medio-lento
La difficoltà è moderata solo per sviluppo e dislivello, l'intero percorso ha difficoltà escursionistiche minime.
Si parte dall'abitato di Codissago dal quale ci si stacca attraverso una serie di tagli che vanno ad attraversare la provinciale che sale verso valle.
Il sentiero di Sant'Antoni inizia in prossimità di un tornante si inerpica deciso fin da subito con buon guadagno altimetrico ma senza difficoltà oggettive, molto bella la chiesetta incastonata lungo roccia ed oggi, con tanta fortuna, abbiamo incrociato il cammino di uno splendido esemplare di camoscio che nonostante la nostra presenza era a suo agio e si è messo in bella mostra per essere ripreso dalle nostre fotocamere.
Ripreso il cammino si viaggia andante verso l'abitato di Casso dove ci siamo concessi un caffè al bar centrale (signora squisita, caffè a 1,10€) ma subito abbiamo ripreso strada dove dopo 100m sotto a sinistra inizia il Trui dal Sciarbón (sentiero del carbone)
NDR: Dall'alta Val Zemola, dove era prodotto, il "carbon dolce" veniva trasportato a spalla fino al fondovalle. Per rendere più agevole il trasporto nel XVII secolo venne tracciato un sentiero livellato a quota 1.000 m.
Dal 1690 fino al 1913 le portatrici curve sotto il peso della gerla, colma di 40 chili di carbone, passavano su questo sentiero in lunghe e lente processioni scendendo fino alla riva del Piave.
Dal sentiero si giunge all'abitato di Erto (Sede municipale) dove ci concediamo un veloce pranzo all'enoteca Corona (bravi,veloci,onesti)
Si riparte alla volta dell'altro versante della valle, si entra su traccia a sinistra e si va a visitare la zona della frana, si scende di circa un 100m e poi si ricomincia a salire sempre camminando sui resti della triste frana di cui tutti sanno...
Usciti sull'asfalto e reincrociata la strada principale la si attraversa velocemente, si entra verso il bar La Roccia appena poco a nord della falesia, e da qui parte sulla sx un sentiero che raccorda la falesia a Casso, e si rigiunge dove eravamo all'andata.
Qui percorriamo parte del sentiero dell'andata, fino ad arrivare al bivio col Sentiero dei Sambughi, a destra.
Si innesta la non evidentissima traccia in leggera salita e si entra subito in uno spettacolare bosco silenzioso e soave, che ci accompagnerà fino ai famosi samughi, tecnicamente degli aggetti: dal web (aggètto s. m. [dal lat. adiectum, part. pass. neutro di adicĕre «aggiungere»]. – 1. Sporgenza verso l’esterno di un elemento architettonico o costruttivo rispetto alle adiacenti parti della struttura, [...] . più generico, riferito a qualsiasi corpo o elemento che sporga da una parete verticale.
Meravigliosa questa zona, una bella cengia sotto roccia che sembra non finire più, dove ancora incontriamo questa volta ben 2 camosci che come all'andata si fermano tranquillamente a pasteggiare a pochi metri dai noi curiosi umani.
Alla fine del sentiero di piega a sinistra in discesa, e perdendo velocemente altitudine si arriva a reincrociare il troi dell'andata, per più scenderlo celermente fino al punto di partenza.
Escursione di grandissima soddisfazione paesaggistica e culturale, dove si cala per un momento bella storia e nella cultura di questa magnifica valle.
In ottica di un'uscita più semplice lato sforzo fisico sarebbe consigliabile percorrere i due troi iniziali e finali (Sant'Antoni e Sambughi) ad anello, rendendo lo sforzo fisico più approdabile.
Copertura cellulare 100%
Diversi punti acqua
Passo odierno medio-lento
Waypoints
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