Lessinia
near Gaspari, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Ad un altro bivio (cancello) si prosegue lungo la stradina sterrata e raggiungere il monte Bellocca, con sotto Il Parparo; a vista oppure tornando indietro sino al precedente bivio verso destra (est) si prosegue sul dosso che porta al Sengio Rosso (m.1.280), proprio sopra il profondo solco dell'alta val d'Illasi.
Si deve scendere in direzione sud (verso Azzarino) lungo il margine della valle oppure nel centro della valletta della Val Sguerza (da una malga poco prima di arrivare al Sengio Rosso) lungo mulattiere e stradelle recintate dalle caratteristiche laste in calcare rosso.
Dopo si seguono le indicazioni per il rifugio Lausen e in seguito ci dirigiamo alla Croce del Gal (m. 1.170) e al parcheggio; volendo alla Croce del Gal si può girare verso destra lungo la stradina che ritorna a Kunich e a Camposilvano.
Waypoints
Monte Bellocca
Monte Bellocca (m.1.434), toponimo cimbro "Langheche" = dosso lungo. Sul Bellocca, anziché con le sfingi avremo a che fare con le «fade», leggendarie figure femminili dalle caratteristiche ambivalenti: ora benevoli all’uomo e ora malvagie. In tutta la Lessinia è ben viva la tradizione delle «fade» ma in modo particolare lo è qui, nella zona Camposilvano-Conca dei Parpari. Il monte Bellocca, uno dei dossi più elevati della zona dei Parpari, è da sempre considerato il loro luogo di ritrovo per antonomasia. Il luogo dove, durante il «sabba», cantano e ballano tutte assieme. Si dice che se sulla cima del monte si batte forte un piede a terra si può sentire il suolo rimbombare perché sotto vi sarebbero le grandi cavità dove vivono le «fade». È vero? In parte sì. Ma non per motivi soprannaturali quanto piuttosto per le caratteristiche geomorfologiche del luogo che, essendo carsico, sotto la cotica erbosa spesso nasconde piccoli inghiottitoi, cioè cavità vuote dove percola l’acqua piovana. In ogni caso, meglio non pestare troppo il suole e non fare rumore: si potrebbero disturbare le «fade»!
Croce del Gal
Massiccia e di notevoli dimensioni, la "Crose del Gal" reca scolpite le inziali del committente (CC) e l'anno di realizzazione (1864) e doveva probabilmente sostituire una croce precedentemente fatta erigere per allontanare l'influenza maligna di creature misteriose come streghe e anguane. Era credenza che quando tre strade si incrociavano come in questo caso, allo scoccare della mezzanotte creature malvagie facesserro strage dei malcapitati che vi transitavano.
Parcheggio Camposilvano
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