Le piccole montagne di Farra/sentiero delle vedette da Col S.Martino (TV)- ritorno tra le colline del prosecco2022-01-07 09:48

Si tratta di un'escursione varia e appagante che consiglio assolutamente a qualsiasi camminatore ben allenato. Tanti i km e notevole il dislivello ma senza reali difficoltà tecniche. Un giro interessante sotto il profilo naturalistico, paesaggistico e culturale. Evidenzio che la segnaletica è generalmente scarsa e confusionaria. Indispensabile a parere mio una traccia gpx x evitare di accumulare altri km sulle gambe causa errori di percorso.
Altro aspetto sono le proprietà private che si attraversano. In modo del tutto legittimo visto che si percorrono itinerari ufficiali. Non bloccatevi davanti ai cancelli, catenelle o cartelli appesi ma ovviamente rispetto e attenzione.
Scegliete giornate lunghe, o partite presto, e terse così da vedere tutto in tranquillità e godere dei bellissimi panorami. Perfetto l'autunno ma eventualmente anche l inverno, come nel mio caso, considerate le modeste altezze che si raggiungono. Evitare l estate o le giornate troppo calde. Non ci sono punti acqua per tutta la parte alta del giro.

L itinerario prende avvio da Col S.Martino, poco lontano da Farra di Soligo (TV) e la più famosa Valdobbiadene, dove si parcheggia comodamente l'auto alle porte del paese. Da qui, usciti dal paese, si cammina subito in salita seguendo il percorso delle "vedette" o delle "piccole montagne", così chiamato per le vedute molto suggestive tanto verso nord, le prealpi, e verso sud, la piana del Piave. Oltre al ciò varie sono le testimonianze di postazioni austero ungariche in vista della linea del fronte sul Piave 1915 18.
Il nome di piccole montagne deriva invece dalle asperità dei rilievi che sfiorano i 500 m. Tutto il sentiero delle vedette è di circa 11 km con parecchi saliscendi abbastanza impegnativi ma non difficili. Necessarie comunque buone pedaule in quanto lo sterrato è piuttosto pietoso. In alternative scarpe da trail running possono andare.
Sul percorso ci sono varie tabelle esplicative degli aspetti naturalistici del percorso e storici. Dalla cima colesel, il colle più alto, si gode del panorama più bello verso nord.
Il percorso si conclude alla chiesa di s.pietro e Paolo di soligo. Oltre alla bella chiesa di s.vigilio, all iniziò del cammino , interessante anche l osservatorio e il santuario del Collagu'. Da evidenziare che questo percorso funge da limite virtuale fitoclimatico: a nord vegetazione di tipo mesofilo (carpini), a sud ti tipo termopili (roverella). La parte finale, in ombra, può essere molto umida e fangosa.
Possibile il raccordo con gli altri percorsi numerati dalle associazioni locali (male) che scendono a sud in mezzo alle colline del prosecco.

Per chiudere l anello si cammina verso col san Martino per altrettanti km sfruttando appunto questi percorsi. Incantevole e suggestiva l'ubicazione del santuario di San gallo. Da non perdere villa Maria, la chiesa di s.lorenzo e soprattutto le torri di Credazzo.
In questa seconda parte del percorso prevale l'asfalto, mentre lo sterrato è su terreno erboso ed è privo di difficoltà tecniche.