Le Marne di Verghereto dalle Balze
near Balze, Emilia-Romagna (Italia)
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Itinerary description
Percorso ad anello con partenza dalle Balze passando per la Cascata del Tevere, il Monte Castelvecchio, Montecoronaro, la Madonna del Crestone e le magnifiche Marne di Verghereto, a cavallo tra quelli che furono i confini dello Stato Pontificio e del Granducato di Toscana.
Escursione impegnativa.
Le Balze offrono numerose opportunità di parcheggio e il Bar Balze Ghiotte è un ottimo punto per prendere il caffè e ristorarsi prima di partire.
Dalle Balze di sale verso la località denominata Laghi seguendo il sentiero Cai 106a fino ad incontrare il Cai 106 che si segue tenendo la sinistra in direzione ovest.
Il percorso offre alcuni scorci magnifici tra balze di calcare, faggi secolari e brughiere dove a inizio primavera si trovano numerose fioriture spontanee tra cui bucaneve, primule, scilla bifolia, epatica nobilis ed elleboro viridis.
Facendo attenzione a non scivolare si scende seguendo il fosso del Laghi fino a guadarlo per poi procedere fino ad incrociare la provinciale che dalle Balze sale al passo del Fumaiolo.
Attraversata la provinciale si segue il sentiero fino alla Cascata del Tevere che abbiamo trovato gonfia d’acqua come mai, in precedenza, mi era capitato.
Superata la Cascata occorre prestare attenzione e scendere tenendo la sinistra seguendo il sentiero Cai 104 fino ad incrociare un’ampia strada ghiaiata con le indicazione del Cammino di Francesco da Rimini alla Verna.
Si prende a destra e si prosegue su un falsopiano in leggera salita avendo alla propria destra la bellezza maestosa delle pareti di calcare sopra le quali si vede la vetta del Monte Fumaiolo.
Si prosegue fino alla località Cava, ben visibile grazie ad una torretta in pietra che rimane sulla sinistra qui occorre proseguire a destra seguendo sempre il sentiero Cai 104 fino alla località Sassoni.
In Località Sassoni è presente una fonte d’acqua e una piccola area di sosta.
Qui si tiene la sinistra imboccando il sentiero Cai 137 e camminando per un breve tratto lungo la Strada Provinciale.
Consiglio di tenere la sinistra, in senso opposto rispetto alle auto.
A lato strada vi è comunque ampio spazio per camminare e la strada è poco trafficata.
Giunti ad un bivio della provinciale si riprende il sentiero, questo tratto fa parte del Cammino di San Vicinio.
Si incontra un cancello di grandi dimensioni in ferro, occorre richiuderlo e, se vi sono bovini al pascolo, prestare attenzione al toro che è nel pascolo (segnalato da più cartelli).
Se si incontrano dei bovini occorre evitare di comportarsi da predatori, non passare mai in mezzo (soprattutto se il passaggio separa le madri dai vitelli) ed optare sempre per l’aggiranento anche se l’opzione richiede più tempo.
Occorre inoltre prestare sempre attenzione ad eventuali segnali di nervosismo come il ciondolare della testa.
Il toro, fatta eccezione per il periodo di estro delle vacche, è un animale tendenzialmente pacifico e disinteressato ai camminatori.
Si prosegue fino al località Ca Gabrielli, qui si tiene la sinistra in direzione Montecoronaro abbandonando il sentiero Cai 137 ed immettendosi sul sentiero Cai 141b.
La discesa verso il grazioso abitato di Montecoronaro è scivolosa per via delle pietre sul fondo.
Occorre prestare parecchia attenzione soprattutto con terreno bagnato o umido.
Si cammina sempre in discesa avendo alla propria sinistra i resti di una grana del 2007 fino ad entrare in paese dove al Bar Gabrielli è possibile rifocillarsi.
Accanto alla piccola chiesa di San Giovanni si trova un cippo di confine tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana.
Qui si inizia a salire sulla vecchia mulattiera che fa parte anche dell’alta via dei parchi oltre che del sentiero di crinale Cai 00.
La salita è impegnativa da subito e giunti in prossimità di un bel ponte in pietra si tiene la destra attraversando il ponte per salire fino alla Madonna del Crestone.
La salita è dura e scivolosa ma la vista che si gode dal cippo ripaga ampiamente di ogni sforzo.
Dalla Madonna del Crestone si prosegue in leggera salita fino ad immergersi nel paesaggio lunare delle Marne di Verghereto.
I calanchi scavati dal vento e dalle acque meteoriche regalano un paesaggio che riempie gli occhi di bellezza.
Si sale gradualmente fino ad attraversare la strada provinciale in località Ponte del Romano, qui tenendo la sinistra e percorrendo un breve tratto su asfalto, si ritrova il sentiero Cai 00 che sale questa volta in maniera meno dolce su terreno scivoloso.
Seguendo l’antica mulattiera (di origine medievale e utilizzata e manutenuta fino agli inizi del 900) si scende verso la località Barattieri, qui attraversando un campo si lascia il sentiero Cai 00 per imboccare il Cai 104a che, su ampia strada ghiaiata in leggera discesa vi condurrà fino alle Balze.
Escursione impegnativa.
Le Balze offrono numerose opportunità di parcheggio e il Bar Balze Ghiotte è un ottimo punto per prendere il caffè e ristorarsi prima di partire.
Dalle Balze di sale verso la località denominata Laghi seguendo il sentiero Cai 106a fino ad incontrare il Cai 106 che si segue tenendo la sinistra in direzione ovest.
Il percorso offre alcuni scorci magnifici tra balze di calcare, faggi secolari e brughiere dove a inizio primavera si trovano numerose fioriture spontanee tra cui bucaneve, primule, scilla bifolia, epatica nobilis ed elleboro viridis.
Facendo attenzione a non scivolare si scende seguendo il fosso del Laghi fino a guadarlo per poi procedere fino ad incrociare la provinciale che dalle Balze sale al passo del Fumaiolo.
Attraversata la provinciale si segue il sentiero fino alla Cascata del Tevere che abbiamo trovato gonfia d’acqua come mai, in precedenza, mi era capitato.
Superata la Cascata occorre prestare attenzione e scendere tenendo la sinistra seguendo il sentiero Cai 104 fino ad incrociare un’ampia strada ghiaiata con le indicazione del Cammino di Francesco da Rimini alla Verna.
Si prende a destra e si prosegue su un falsopiano in leggera salita avendo alla propria destra la bellezza maestosa delle pareti di calcare sopra le quali si vede la vetta del Monte Fumaiolo.
Si prosegue fino alla località Cava, ben visibile grazie ad una torretta in pietra che rimane sulla sinistra qui occorre proseguire a destra seguendo sempre il sentiero Cai 104 fino alla località Sassoni.
In Località Sassoni è presente una fonte d’acqua e una piccola area di sosta.
Qui si tiene la sinistra imboccando il sentiero Cai 137 e camminando per un breve tratto lungo la Strada Provinciale.
Consiglio di tenere la sinistra, in senso opposto rispetto alle auto.
A lato strada vi è comunque ampio spazio per camminare e la strada è poco trafficata.
Giunti ad un bivio della provinciale si riprende il sentiero, questo tratto fa parte del Cammino di San Vicinio.
Si incontra un cancello di grandi dimensioni in ferro, occorre richiuderlo e, se vi sono bovini al pascolo, prestare attenzione al toro che è nel pascolo (segnalato da più cartelli).
Se si incontrano dei bovini occorre evitare di comportarsi da predatori, non passare mai in mezzo (soprattutto se il passaggio separa le madri dai vitelli) ed optare sempre per l’aggiranento anche se l’opzione richiede più tempo.
Occorre inoltre prestare sempre attenzione ad eventuali segnali di nervosismo come il ciondolare della testa.
Il toro, fatta eccezione per il periodo di estro delle vacche, è un animale tendenzialmente pacifico e disinteressato ai camminatori.
Si prosegue fino al località Ca Gabrielli, qui si tiene la sinistra in direzione Montecoronaro abbandonando il sentiero Cai 137 ed immettendosi sul sentiero Cai 141b.
La discesa verso il grazioso abitato di Montecoronaro è scivolosa per via delle pietre sul fondo.
Occorre prestare parecchia attenzione soprattutto con terreno bagnato o umido.
Si cammina sempre in discesa avendo alla propria sinistra i resti di una grana del 2007 fino ad entrare in paese dove al Bar Gabrielli è possibile rifocillarsi.
Accanto alla piccola chiesa di San Giovanni si trova un cippo di confine tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana.
Qui si inizia a salire sulla vecchia mulattiera che fa parte anche dell’alta via dei parchi oltre che del sentiero di crinale Cai 00.
La salita è impegnativa da subito e giunti in prossimità di un bel ponte in pietra si tiene la destra attraversando il ponte per salire fino alla Madonna del Crestone.
La salita è dura e scivolosa ma la vista che si gode dal cippo ripaga ampiamente di ogni sforzo.
Dalla Madonna del Crestone si prosegue in leggera salita fino ad immergersi nel paesaggio lunare delle Marne di Verghereto.
I calanchi scavati dal vento e dalle acque meteoriche regalano un paesaggio che riempie gli occhi di bellezza.
Si sale gradualmente fino ad attraversare la strada provinciale in località Ponte del Romano, qui tenendo la sinistra e percorrendo un breve tratto su asfalto, si ritrova il sentiero Cai 00 che sale questa volta in maniera meno dolce su terreno scivoloso.
Seguendo l’antica mulattiera (di origine medievale e utilizzata e manutenuta fino agli inizi del 900) si scende verso la località Barattieri, qui attraversando un campo si lascia il sentiero Cai 00 per imboccare il Cai 104a che, su ampia strada ghiaiata in leggera discesa vi condurrà fino alle Balze.
Waypoints
Intersection
3,711 ft
Proseguire dritto sul sentiero Cai 141 per Montecoronaro che è segnalato a 20 minuti
Waypoint
2,940 ft
Montecoronaro
C’e un bar dove è possibile fare un panino o mangiare salumi e formaggi
Intersection
3,484 ft
Proseguire dritto sul sentiero Cai 00 vero Le Balze segnalate a 1 ora e 20 minuti
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