Le cascate basse di Padula

Accesso: al di fuori abitato di Padula nella strada che conduce a Macchiatornella, all’altezza del ponte sul fiume Tordino, che si oltrepassa incontrando uno spiazzo sulla sinistra dove si parcheggia (42,631192 13,464826).
Si imbocca la strada asfaltata verso destra, dove ad una curva c’è l’ingresso per il sentiero n.341 che lo si percorre fino a quota 1.000 mt c.a. dove si incontra la deviazione a sinistra per il sentiero denominato sulla carta Igm 340 che risalendo il fiume porta poco dopo alle cascate del Posaturo (non occorre attraversare il fiume, ma bisogna risalirlo. Si intravede subito una bella cascata, ma per vedere le altre due bisogna proseguire assicurandosi ad una fune in ferro per non scivolare).
Si torna indietro e si riprende il sentiero n.341 e si continua a risalirlo.
A quota 1.115 si lascia il sentiero per prendere una carrareccia, si guada un piccolo torrente fino ad intercettare il sentiero n. 300G che si risale in direzione Nord ovest, fino ad incontrare a quota 1.170 la roccia del Serpente (incisione).
Si continua a risalire il sentiero nella medesima direzione ed a quota 1.230 si incrocia la Sorgente de Lo Storro a quota 1.257 mt (si può prendere l'acqua).
A quota 1.400 mt circa (all'altezza casetta Enel) si lascia il Sentiero Italia per prendere il sentiero n. 335 che occorre risale in direzione Nord fino a quota 1.430 dove si può ammirare la Cascata della Cavata bassa (si vedono bene nei pressi della presa Enel).
Si torna indietro (fino alla casetta), si ignora il Sentiero Italia, si scende per pochi metri per intercettare sulla sinistra il sentiero n. 335 che in breve conduce a quota 1.370 mt alla cascata delle Gruette da ammirare nei pressi della presa Enel (lungo il sentiero si può ammirare dall'alto la cascata delle Crepacce).
Si prosegue con il sentiero n.335 scendendo di alcuni metri fino ad attraversare il fiume per passare dall'altro versante e si prosegue in direzione Sud per deviare a quota 1.420 mt e prendere il sentiero a destra n. 335A che conduce alla cascata delle Sette Fonti (la deviazione si intercetta all'altezza di un pianoro).
Si torna indietro e si prosegue a sinistra per il sentiero n.335 in direzione Sud fino ad arrivare ad una radura dove la traccia è poco visibile (a primavera inoltrata questa parte di sentiero è ricoperta da felci ed arbusti) fino ad intercettare in discesa una casetta dell’Enel dove da lì si scende alle cascate del Tordino.
Siamo di nuovo sul sentiero n.341 preso all’andata che scende in direzione nord-est fino ad incrociare aad incrociare a quota 1.130 il Sentiero Italia 300G ed a quota 1.060 si incrocia il bivio per la cascata Cantagalli.
Si torna indietro, si oltrepassa il ponte Flammagno sul Tordino e con circa 1 km di cammino si arriva all’auto.