Le 10 vette sopra i 2000m del Parco Nazionale del Pollino, Il Patriarca, resti Zi Peppe
near Sorgenti di Frido, Basilicata (Italia)
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Itinerary description
Le 10 vette sopra i 2000m del parco Nazionale del Pollino
Per esperti.
Si parte dal colle dell'Impiso 1560 m s.l.m. e si seguono le indicazioni del sentiero 920 per raggiungere la prima vetta di giornata Serra del Prete. La prima salita ha una pendeza media del 43% molto impegnativa ci vede messi a dura prova. In aggiunta un forte vento sulla spallata da scalare rende il tutto ancor più complicato. La prima vetta di giornata è conquistata Serra del Prete 2181 m s.l.m.. Dalla cima si gode di ottima visuale si riescono a vedere perfettamente ad ovest il golfo di Policastro e ad est il golfo di Taranto, ma senza troppe pause si prosegue verso il bivacco di Piano Gaudolino. Completata la discesa e arrivati al bivacco di Piano Gaudolino 1706 m s.l.m. abbiamo fatto una breve colazione per reintegrare delle energie spese durante la prima salita. Si prosegue passando dall'abbeveratoio di Piano Gaudolino verso il Pollinello dove più sopra vi risiede il Patriarca (1911 m s.l.m.) albero di Pino Loricato simbolo del Parco con più di 1200 anni.
Il Patriarca è un Pino Loricato “Pinus Heldreichii sottospecie Leucodermis” posto a 1908 m. s.l.m. in località Pollinello, ricadente nel territorio del comune di Morano Calabro, l’albero colossale, presenta una circonferenza alla base di 6.2 m ed un’altezza di circa 16 m, a fronte di un’età stimata tra i 700 e gli 800 anni.
Sicuramente trovarsi al suo cospetto provoca grande emozione e raggiungerlo, appaga sicuramente dello sforzo fatto; il bellissimo panorama, i monumentali pini loricati che troviamo lungo il percorso, i borghi che dall'alto sembrano piccoli presepi oltre l’aria pura che tonifica corpo e mente, rendono l’esperienza indimenticabile.
Si prosegue verso Monte Pollino, passando per la seconda Vetta di giornata la Serretta del Pollinello 2044 m s.l.m..
La scalata risulta molto impegnativa ma al compimento eravamo sicuri che ne sarebbe valsa la pena. Si passa anche per il nevaio del Pollino quest'anno già senza neve. Terza Vetta di giornata conquistata Monte Pollino 2248 m s.l.m.. Che dire visuale sui Piani del Pollino spettacolare. Si prosegue verso Colle del Malevento per poi andare verso la Timpa di Vallepiana 2189 m s.l.m. quarta Vetta di Giornata con visuale spettacolare sul versante di Castrovillari. Si prosegue verso Serra Dolcedorme, la più ardua, difficile e forse affascinante. Quinta Vetta conquistata Serra Dolcedorme 2267 m s.l.m.; qui ci si ferma per la seconda pausa di giornata, la stanchezza inizia a venir sù, ma ancora manca più della metà del percorso.
Alla ripartenza si cammina sulle creste del Dolcedorme fino ad arrivare alla sesta Vetta di giornata, la Timpa del Pino di Michele 2069 m s.l.m.. Proseguendo dritti si va a prendere il sentiero sulla sinistra che porta fin giù al piano di acqua Fredda; da qui inizia la scalata alle due vette di Serra delle Ciavole. La settima vetta conquistata è Serra delle Ciavole sud 2117 m s.l.m.; l'ottava Serra delle Ciavole nord 2130 m s.l.m.. Da qui si prosegue verso gli ultimi 2 obiettivi di giornata Serretta della Porticella 2000 m s.l.m. e Serra Crispo. Si passa per il Cimitero dei pini Loricati , si attraversa la Grande Porta passando anche per i resti di Zi Peppe Pino simbolo del Parco ormai bruciato e si arriva in cima a 2054 m s.l.m. a Serra Crispo. Non è presente il punto di della Serretta della Porticella causa max waypoint aggiunti sulla traccia, ma si trova prima della vetta principale ed è intuibile da un cumulo di rocce segnalata da un bastone. Il rientro per i Piani di Toscano ci riporta a Colle dell'Impiso.
ESPERIENZA UNICA E SODDISFACENTE. ARRIVIAMO MOLTO STANCHI A DESTINAZIONE MA EMOZIONATI.
Qui qualche dato:
Distanza: 29,43 km
Passi: 47000
Dislivello positivo: 2291 m
Tempo Totale: 12h 39min
Tempo in Movimento: 8h 14min
Velocità media: 3,6 km/h
Per esperti.
Si parte dal colle dell'Impiso 1560 m s.l.m. e si seguono le indicazioni del sentiero 920 per raggiungere la prima vetta di giornata Serra del Prete. La prima salita ha una pendeza media del 43% molto impegnativa ci vede messi a dura prova. In aggiunta un forte vento sulla spallata da scalare rende il tutto ancor più complicato. La prima vetta di giornata è conquistata Serra del Prete 2181 m s.l.m.. Dalla cima si gode di ottima visuale si riescono a vedere perfettamente ad ovest il golfo di Policastro e ad est il golfo di Taranto, ma senza troppe pause si prosegue verso il bivacco di Piano Gaudolino. Completata la discesa e arrivati al bivacco di Piano Gaudolino 1706 m s.l.m. abbiamo fatto una breve colazione per reintegrare delle energie spese durante la prima salita. Si prosegue passando dall'abbeveratoio di Piano Gaudolino verso il Pollinello dove più sopra vi risiede il Patriarca (1911 m s.l.m.) albero di Pino Loricato simbolo del Parco con più di 1200 anni.
Il Patriarca è un Pino Loricato “Pinus Heldreichii sottospecie Leucodermis” posto a 1908 m. s.l.m. in località Pollinello, ricadente nel territorio del comune di Morano Calabro, l’albero colossale, presenta una circonferenza alla base di 6.2 m ed un’altezza di circa 16 m, a fronte di un’età stimata tra i 700 e gli 800 anni.
Sicuramente trovarsi al suo cospetto provoca grande emozione e raggiungerlo, appaga sicuramente dello sforzo fatto; il bellissimo panorama, i monumentali pini loricati che troviamo lungo il percorso, i borghi che dall'alto sembrano piccoli presepi oltre l’aria pura che tonifica corpo e mente, rendono l’esperienza indimenticabile.
Si prosegue verso Monte Pollino, passando per la seconda Vetta di giornata la Serretta del Pollinello 2044 m s.l.m..
La scalata risulta molto impegnativa ma al compimento eravamo sicuri che ne sarebbe valsa la pena. Si passa anche per il nevaio del Pollino quest'anno già senza neve. Terza Vetta di giornata conquistata Monte Pollino 2248 m s.l.m.. Che dire visuale sui Piani del Pollino spettacolare. Si prosegue verso Colle del Malevento per poi andare verso la Timpa di Vallepiana 2189 m s.l.m. quarta Vetta di Giornata con visuale spettacolare sul versante di Castrovillari. Si prosegue verso Serra Dolcedorme, la più ardua, difficile e forse affascinante. Quinta Vetta conquistata Serra Dolcedorme 2267 m s.l.m.; qui ci si ferma per la seconda pausa di giornata, la stanchezza inizia a venir sù, ma ancora manca più della metà del percorso.
Alla ripartenza si cammina sulle creste del Dolcedorme fino ad arrivare alla sesta Vetta di giornata, la Timpa del Pino di Michele 2069 m s.l.m.. Proseguendo dritti si va a prendere il sentiero sulla sinistra che porta fin giù al piano di acqua Fredda; da qui inizia la scalata alle due vette di Serra delle Ciavole. La settima vetta conquistata è Serra delle Ciavole sud 2117 m s.l.m.; l'ottava Serra delle Ciavole nord 2130 m s.l.m.. Da qui si prosegue verso gli ultimi 2 obiettivi di giornata Serretta della Porticella 2000 m s.l.m. e Serra Crispo. Si passa per il Cimitero dei pini Loricati , si attraversa la Grande Porta passando anche per i resti di Zi Peppe Pino simbolo del Parco ormai bruciato e si arriva in cima a 2054 m s.l.m. a Serra Crispo. Non è presente il punto di della Serretta della Porticella causa max waypoint aggiunti sulla traccia, ma si trova prima della vetta principale ed è intuibile da un cumulo di rocce segnalata da un bastone. Il rientro per i Piani di Toscano ci riporta a Colle dell'Impiso.
ESPERIENZA UNICA E SODDISFACENTE. ARRIVIAMO MOLTO STANCHI A DESTINAZIONE MA EMOZIONATI.
Qui qualche dato:
Distanza: 29,43 km
Passi: 47000
Dislivello positivo: 2291 m
Tempo Totale: 12h 39min
Tempo in Movimento: 8h 14min
Velocità media: 3,6 km/h
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Easy to follow
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Esperienza unica.