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Lavinores (anello da Malga Ra Stua, con deviazione al Rif. Fodara Vedla)

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Trail stats

Distance
8.34 mi
Elevation gain
2,618 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,618 ft
Max elevation
8,091 ft
TrailRank 
32
Min elevation
5,545 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 36 minutes
Coordinates
1784
Uploaded
September 11, 2023
Recorded
September 2023
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near Sennes, Trentino-Alto Adige (Italia)

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Itinerary description

Lasciata l’autovettura a Malga Ra Stua (alla quale nei mesi di luglio e agosto si può arrivare solo a piedi o con navetta), si risale la comoda mulattiera in un ambiente bucolico (prati verdeggianti, sorgenti, mucche al pascolo) e dopo circa 1,5 km si giunge in zona Campo Croce, ove si attraversa a sx un ponticello sul torrente Boite (la cui sorgente è poco sopra, nella valle). Si prosegue quindi per una carrareccia militare austriaca - per la verità un po’ noiosa - che, dopo alcuni tornanti, si può lasciare prendendo sulla dx una più bella scorciatoia in mezzo al bosco. Si perviene ad un ampio prato (marmotte), ricongiungendosi poi alla carrareccia e proseguendo a dx fino a lambire il lago di Rudo (oggi con acqua ma spesso asciutto). Poco oltre, si lascia la strada per il Rif Fodara Vedla e si sale a sx, tra prati e mughi, verso il Lavinores (tabella). Dapprima quasi pianeggiante, il sentiero poi si inerpica in diagonale fino ad una sella prativa, dalla quale poi si risale verso dx per un ripido costone facilitato da zolle erbose, sino alla cima, caratterizzata da una lunga cresta, quasi piana, che si discosta dalle consuete guglie dolomitiche ma dalla quale tuttavia, sfiorando i 2500 mt, si gode ampia e appagante visuale sui monti del Parco naturale delle Dolomiti di Ampezzo e di quelli di Fanes-Sennes-Braies. Nonostante la meravigliosa giornata di fine estate, nessun affollamento in vetta, dalla quale si ridiscende dalla parte opposta per roccette e traccia molto detritica e sdrucciolevole, da affrontare con prudenza. Non c’è alcuna segnaletica ma un po’ di ometti e un po’ di intuito aiutano a individuare il percorso. Si incrocia quindi, a valle, il sentiero di andata ma, anziché riprenderlo subito a ritroso verso la partenza, ci si può concedere (come in questo caso) una sosta ristoratrice al Rifugio Fodara Vedla, distante sulla sinistra poche centinaia di metri.

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