L'antica mulattiera che da Pettino conduceva al monastero equiziano di S. Severo
near Cansatessa, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Infatti questa mulattiera che conduce ai ruderi di S.Severo è sicuramente molto più antica, forse di secoli...
Osservando le cartine IGM degli anni 50/60, si può vedere perfettamente che l'inizio di questa importante stradina montana aveva inizio proprio all'altezza dell'edicola votiva della Madonnina esattamente tra Pettino e Cansatessa (oggi Via delle Svolte) inizio di questo percorso.
Dalla vecchia via Antica Arischia, proprio in questo punto, c'era anche un antico fontanile oggi non più esistente (l'edicola attuale è stata spostata di qualche metro e ricostruita come è oggi, dopo l'ampliamento della strada negli anni '80).
Da qui, la piccola strada bianca si staccava verso destra e verso Nord con una sentiero che subito guadagnava quota tagliando poi in due, diagonalmente e con un'ampia curva, Monte Pettino.
I muri di sostruzione che si incontrano nella parte iniziale e centrale del percorso, sono per lunghi tratti ancora imponenti e nonostante alcuni crolli, continuano a sfidare il tempo egregiamente...ed accompagnano il viandante proteggendolo ed assicurandogli una larghezza del cammino ancora oggi davvero comoda.
Questa traccia, attraversando un piccolo Fosso, incrocia un modesto fontanile abbeveratoio (la Fonticella 2WP) rimaneggiato nel 1941. Poco prima di questo Fosso e della Fonticella c'è un bivio: a destra si salirebbe direttamente fino a Croce Cozza (ne ho percorso per errore qualche decina di metri) noi invece dobbiamo prendere a sinistra in pianura...
Non c'è dubbio, era questa l'antica diramazione/scorciatoia di Via Antica Arischia che conduceva quasi dritto per dritto all'importante complesso monastico di S. Severo, toccando poco prima Fonte del Salice.
Praticamente era il miglior tracciato perchè con un guadagno altimetrico graduale e costante, consentiva di essere certamente rapidi, ma con meno fatica possibile.
Probabilmente nei continui su e giù, vi si potevano incrociare anche due cavalli o muli, senza fare neanche scomode manovre...
Arrivati alla Fonte del Salice (luogo bellissimo a Mt 842) e poi ai vicini ruderi della chiesa di S.Severo (luogo storico a Mt 884) il percorso continua in leggera salita, toccando subito con una leggera deviazione (in questa traccia) la "grotta di S.Severo" (toponimo da IGM) per poi proseguire per una lunga ma facile carrareccia che attraversando la "Valle Cascio" accanto al "Colle dei Castagni" (sempre da IGM), ci porta ad un valico con un bivio sotto il "Colle della Rosetta" (a Mt 1022) da questo bivio a destra, continuando a salire, arriviamo in pochi minuti sulla cresta e poco dopo sulla sommità di Monte Pettino (Mt 1147).
Da qui, si riscende leggermente di quota e si giunge sulla cima di Croce Cozza (Mt 1110) punto molto panoramico.
La discesa è per l'altrettanto panoramico sentiero della Madonnina.
Una volta raggiunta la quota più bassa delle pendici della montagna (a circa Mt 760, nella località "Fonte Austina") si prosegue verso Nord/Ovest, con un sentiero che segue i tralicci dell'alta tensione.
Ora in questa parte finale, per lo più pianeggiante, bisognerà attraversare 3/4 Fossi (Attenzione se avete bambini al seguito!) alcuni dei quali con dei "cancelletti" (facilmente apribili...e richiudibili) su rudimentali recinzioni con filo spinato, prima di arrivare ad incrociare il sentiero ed il Fosso da cui siamo partiti.
È sicuramente un sentiero che fa parte della storia sulla viabilità locale ed aquilana... e quindi assolutamente da rivalutare e preservare.
Waypoints
L'inizio della vecchia mulattiera
Tutta da osservare questa antichissima mulattiera. Ci sono ampi tratti perfettamente conservati, alternati ad altri parzialmente crollati...la larghezza era almeno di un paio di metri e più, sufficienti ad un comodo passaggio di persone e di animali. Nel tratto centrale, dopo la Fonticella ma abbastanza più in alto, il percorso attuale si distanzia da quello più antico di pochi metri (quello attuale + in basso) pur seguendolo parallelamente. Questo perchè per molti anni tale tracciato non essendo stato più utilizzato, è stato lentamente riconquistato dalla vegetazione autoctona, costringendo in tempi recenti a un leggero spostamento del sentiero che segue comunque l'antica mulattiera (infatti nella quota +alta, si vedono benissimo poco distanti e accanto a noi i muri a secco oramai ricoperti dalle piante e gli arbusti). Per tipologia di costruzione nei lunghi muri, questo tracciato è analogo (e forse coevo) ai resti della vecchia Via Antica Arischia che nel tratto dal "Casale del Barone" si inerpica fino alla Chiesa della "Madonna di Capo la Piaia". Sarebbe auspicabile una risistemazione adeguata e controllata, finalizzata alla conservazione di queste importanti e storiche tracce viarie.
'La Fonticella', antico fontanile/abbeveratoio
Vi si giunge dopo aver incontrato un bivio (a 1,4 Km dalla partenza di questo tracciato) dal quale bisogna prendere, come detto, a sinistra e in pianura. Quasi subito il sentiero attraversa facilmente un Fosso raggiungendo il vicino fontanile. Ho quasi sempre trovato non attivo questo fontanile...l'acqua nel vascone, evidentemente si accumula fuoriuscendo dalla cannella solo in presenza di piogge...
Fonte del Salice (a mt. 842)
Antico e preziosissimo fontanile /abbeveratoio. Attivo praticamente tutto l'anno, consente ancora oggi il ristoro alle greggi, ai pastori e a tutti gli amanti di questi posti affascinanti (ho più volte incontrato, recentemente, pastori locali con le loro numerose pecore ed enormi cani pastori abruzzesi che sorvegliano attenti tutto il gregge...). E' situato vicino e poco al di sotto della quota altimetrica del monastero equiziano di S. Severo. Forse il toponimo indicava la presenza di un pianta di salice(?) ora scomparsa.
Ruderi di S. Severo, complesso monastico risalente all' VIII-IX e XV secolo (a Mt. 874)
Posto ameno (già descritto in altri precedenti percorsi). La chiesa e l'antica foresteria del monastero, entrambi a pianta rettangolare, conservano all'esterno interessanti murature. Pensate che la chiesa, all'interno, negli anni '50/60, mostrava ancora il suo importante ciclo di affreschi sulle pareti... E solo fino a pochi anni fa si poteva ammirare una "Deposizione" nella nicchia dell'abside proprio dietro l'altare (negli anni '80 l'affresco è stato distaccato e trafugato da ignoti). Oramai però, queste importantissime testimonianze sono nel decadimento più totale...più volte ho provato a denunciare lo stato di totale abbandono, ma sembra che questo posto sia destinato a rimanere cosi per tanti altri anni (?)... Forse, a quasi 52 anni, sto imparando una cosa...a vedere questi nostri storici luoghi con occhi diversi e ad apprezzare la realtà di come oggi, miracolosamente a noi sono arrivati... Forse bisogna capire ed accettare anche il tempo che inesorabilmente li logora... Forse, hanno comunque qualcosa da insegnarci, proprio perché sono giunti a noi così, Puri, senza artefazioni, trasformazioni o rimaneggiamenti... Una cosa è certa, l'amenita' che si avverte in questi luoghi, ci fa riflettere sul periodo che stiamo vivendo, dimostrandoci che i veri valori, sono ben altri di quelli che i tempi attuali vorrebbero imporci.
Grotta di S. Severo
In quest'area, ci sono diverse grotte antropizzate, alcune ormai crollate ed altre, come questa, ancora visibili in mezzo alla folta vegetazione...io sono riuscito a trovarne solo due (di cui una più grande ma parzialmente crollata). Alcuni pastori del posto mi hanno assicurato che nei dintorni ce ne sono ancora altre... Questa in particolare, ha la volta della parte iniziale a "tutto sesto", costruita con pietrame locale sapientemente disposto ("di taglio") ed incastrato in fase costruttiva su delle sagome in legno, che una volta smontate hanno consentito la volta "a botte" che ancora oggi vediamo. Tutto per guadagnare la profondità e lo spazio nel suo interno.
Bivio a destra
Il bivio che si incontra sulla carrareccia che ci porterebbe quasi a ridosso della chiesa della "Madonna Fore".
Bivio per monte Pettino
Altro punto di intersezione: a sinistra per "la Crocetta", dritti discesa per "Fonte Cascio, a destra (nostra direzione) per Monte Pettino.
Monte Pettino (a mt. 1147)
Croce Cozza (a mt. 1110)
Punto molto panoramico, da quest'altura si distingue molto bene la dorsale di Monte Ocre, la vallata dell'Aterno, il lontano monte Calvo, Monte Marine sopra a Barete. Arischia e gran parte della catena montuosa del Gran Sasso. Snodo verso tutte i punti più interessanti di questa montagna: a Nord Ovest verso Fonte del Salice e S. Severo (ma anche alla "Fonticella " e alla "Murata del Diavolo ") a Nord Est verso Fonte Cupello, a Sud Est verso Monte Pettino e Monte Castelvecchio (la Crocetta) e a Sud Ovest verso il sentiero della Madonnina fino a Via del Colle.
Terzo ed ultimo Fosso da attraversare
Durante l'ultimo tratto di questo percorso, ci sono tre fossi naturali da attraversare. Tutto molto semplice, si raccomanda precauzione solo se ci sono bambini con voi. Almeno in due punti, bisognerà aprire un cancelletto rudimentale su recinzione di filo spinato (per custodire gli animali). L'altra raccomandazione è di richiudere questi cancelli di bastoni assemblati da fil di ferro e spaghi.
Comments (5)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso facilmente percorribile e panoramico. Bello
Si son d'accordo...e poi in questo sentiero c'è un pò della nostra storia...
Grazie per averlo provato!
Molto bello, peccato per i ruderi di San Severo in decadimento.
Si, un vero peccato. Per S. Severo si sarebbe dovuto fare qualcosa già un pò di anni fa quando ancora c'erano parte degli affreschi sui muri laterali e nell'abside...certo, anche adesso è da salvare...
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Eyes trail with beautiful Scenery