Lago Montagna Spaccata K3-K2-L2-K3

Escursione nei boschi e nelle valli del versante occidentale del Lago della Montagna Spaccata, che permette di immergersi nel silenzio e in luoghi frequentati dalle mandrie al pascolo, avvolti dai tantissimi alberi da frutta (principalmente meli e peri), piantati anche per offrire agli orsi cibo a sufficienza al fine di ridurre gli spostamenti per cercarne altro, magari nei pressi dei centri abitati. Il lago appare all’improvviso, è molto vasto e permette di utilizzare un sentierino per percorrerne la sua sponda meridionale. L’escursione è un anello, molto piacevole ed ombreggiato, ed utilizza sentieri segnati. Qualche lacuna nei segnavia solamente dalle parti del lago e del primo ponticello. E’ stata tralasciata l’uscita sul grande pianoro asfaltato del Rifugio Campitelli; comunque, dal bivio con l’L2 se invece si procede dritti lo si può visitare proseguendo per una decina di minuti.
Partendo dallo spiazzo nei pressi del valico di Barrea, sulla SS83 Marsicana, si cammina su sterrata (subito bivio per K3) fino a deviare a sx su un sentierino caratteristico e molto frequentato da mucche e cavalli (wp “Palo K3-K2 - A sx x K2 - Lago 0.40 ore”). Dopo un tratto trovato estremamente fangoso, bypassabile sulla destra, il sentiero procede verso S e scende verso il Rio Torto dove, cercando di individuare il passaggio sopra un ponticello metallico a sx del sentiero, attraversa il torrente risalendo sulla sponda opposta, dove si troverà un segno su un albero. In breve si esce proprio di fronte al grande lago, che appare all’improvviso. Un sentierino sulle sue sponde permette di camminare accanto alle acque (frequentate da diversa avifauna), per risalire verso una casetta ENEL (qui arriva la strada carrabile) dove, poco oltre, si trova la tabella con l’inizio del K2, che si inoltra nella bella Valle Iavona. Al bivio con l’L2 si devia a dx in discesa (se si procede dritti, come detto, si trova in pochi minuti il pianoro Campitelli) e, dopo aver incontrato le acque di un affluente del Rio Torto, si cammina verso quest’ultimo torrente scavalcandolo su un ponticello. Trovata la sterrata del K3, la si segue completamente e piacevolmente fino al bivio incontrato all’andata (K3-K2) ed in breve si giunge al punto di partenza.