Lago di Albano. La Grotta Neolitica e il Romitorio di S.Angelo in Lacu, sentiero selvaggio versante est
near Marino, Lazio (Italia)
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Trail photos
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Itinerary description
Escursione rivolta ai soli esperti, tenaci e preparati escursionisti che amano l'esplorazione con tutti i suoi svantaggi.
Tempo in movimento 2 ore 48 minuti
Tempo complessivo 4 ore 16 minuti
Velocità media 4,6 km/h
Percorso svolto il 24-01-2020
Escursione impegnativa sulla mezza costa est del Lago di Albano, i 2/3 del sentiero sono difficili per via dei tratti franosi, declivi impervi piante, rovi, ostacoli che si incontrano lungo il cammino. Anhce se tutto è ben segnato dai bolli bianco rossi, un gps o una traccia alla mano sono fondamentali se non si conosce il sentiero, esso infatti presenta numerosi incroci con altre pseudo tracce create dai cinghiali e che possono indurre all'errore, numerosi sono stati gli interventi del Soccorso Alpino in questi ultimi mesi per escursionisti che si erano smarriti lungo questo versante. Quindi, fare attezione a seguire la traccia giusta.
Partenza di fronte all'Hotel Villa degli Angeli. In questo punto il parcheggio è gratuito (ma tutto il perimetro del Lago non è sicuro per le auto in sosta, perlomeno nelle ore serali, lo dico per esperienza diretta). Si sale lungo la strada asfaltata sino al primo grande curvone, sulla destra un tratto di vernice sbiadito su una roccia indica il sentiero, scavalcare il guardarail e si inizia.
Il sentiero è stretto, infestato dalle piante (la stagione estiva secondo me non è indicata per tale tragitto) e a tratti molto in pendenza. Arrivati sotto la parete rocciosa, in alto, si vedono le prime grotte, irraggiungibili, poco più avanti si scorge la Grotta Neolitica (abitata sin dal II-I millenio a.C.). Si devono seguire i fiocchi in plastica sui rami per arrivarci. La salita è scoscesa intervallata da terreno franoso e rocce laviche, fare molta attenzione.
Arrivati alla grotta lo spettacolo è unico! Non aggiungo altro.
Ripreso il sentiero lasciato per la grotta, si prosegue ora nella macchia sempre più fitta trovando meno pendenze ma più piante, rovi e alberi che complicano il tragitto.
Si arriva ad una fonte naturale, utilizzata dagli animali selvatici, sopra di noi in linea d'aria l’ex Convento di Santa Maria ad Nives di Palazzolo (questo tratto di sentiero sino al Romitorio l'avevo già fatto un mese prima, quindi sono andato preparato su quei punti scoscesi e franosi e su quei punti in cui bisogna districarsi tra fossi e alberi caduti che si superano con grande attenzione).
Seguendo sempre i bolli e il tracciolino evidente si giunge al bivio che indica il passaggio correto per l'Acquedotto delle Cento Bocche e il Romitorio. Scesi i gradini in pietra, sulla destra, si prende per il Romitorio, se si prosegue diritti invece si arriva all'Acquedotto (fare un salto a vederlo per chi non lo conoscesse, ne vale la pena, prestare attenzione anche in questo caso).
Il Romitorio di S.Angelo in Lacu: antico luogo di culto precristiano, vide la presenza di una comunità monastica documentata dal 1116, venne abitato sino al 1600, durante il periodo del brigantaggio, l'eremo ormai abbandonato divenne covo dei briganti e per questo motivo il Cardinale Colonna, nel 1773, dà l’ordine di distruggerlo. Si possono osservare i resti della torre campanaria, una piccola abside del 1200 che ospita un piccolo altare e un grottino e tante grotte. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne ulteriormente modificato per ospitare un nido di mitragliatrici tedesche.
Seguendo il sentiero 511a, sotto il Romitorio, si scende gradualmente su un tracciato più comodo ma pur sempre ricco di vari ostacoli, si attraversa un guado e poi per aggirare degli alberi caduti si costeggia il tratto ripulito ma pur sempre fastidioso dei tralicci della corrente. Si prosegue sotto una parete di roccie laviche di 30m costeggiando la Pentima della Vecchiaccia (punto privilegiato panoramico sul lago, ma da qui è irragiungibile), si scende ora molto comodamente e agevolmente incontrando diverse grotte seminascoste, una sul sentiero è anche discretamente rifinita. Infine si arriva al bivio che porta al sentiero boschivo che costeggia il lago. Ho fatto due tappe fotografiche in corrispondenza dei ruderi della Villa di Domiziano e su degli scogli in riva al lago da dove si ha un colpo d'occhio totale sul lago.
Tempo in movimento 2 ore 48 minuti
Tempo complessivo 4 ore 16 minuti
Velocità media 4,6 km/h
Percorso svolto il 24-01-2020
Escursione impegnativa sulla mezza costa est del Lago di Albano, i 2/3 del sentiero sono difficili per via dei tratti franosi, declivi impervi piante, rovi, ostacoli che si incontrano lungo il cammino. Anhce se tutto è ben segnato dai bolli bianco rossi, un gps o una traccia alla mano sono fondamentali se non si conosce il sentiero, esso infatti presenta numerosi incroci con altre pseudo tracce create dai cinghiali e che possono indurre all'errore, numerosi sono stati gli interventi del Soccorso Alpino in questi ultimi mesi per escursionisti che si erano smarriti lungo questo versante. Quindi, fare attezione a seguire la traccia giusta.
Partenza di fronte all'Hotel Villa degli Angeli. In questo punto il parcheggio è gratuito (ma tutto il perimetro del Lago non è sicuro per le auto in sosta, perlomeno nelle ore serali, lo dico per esperienza diretta). Si sale lungo la strada asfaltata sino al primo grande curvone, sulla destra un tratto di vernice sbiadito su una roccia indica il sentiero, scavalcare il guardarail e si inizia.
Il sentiero è stretto, infestato dalle piante (la stagione estiva secondo me non è indicata per tale tragitto) e a tratti molto in pendenza. Arrivati sotto la parete rocciosa, in alto, si vedono le prime grotte, irraggiungibili, poco più avanti si scorge la Grotta Neolitica (abitata sin dal II-I millenio a.C.). Si devono seguire i fiocchi in plastica sui rami per arrivarci. La salita è scoscesa intervallata da terreno franoso e rocce laviche, fare molta attenzione.
Arrivati alla grotta lo spettacolo è unico! Non aggiungo altro.
Ripreso il sentiero lasciato per la grotta, si prosegue ora nella macchia sempre più fitta trovando meno pendenze ma più piante, rovi e alberi che complicano il tragitto.
Si arriva ad una fonte naturale, utilizzata dagli animali selvatici, sopra di noi in linea d'aria l’ex Convento di Santa Maria ad Nives di Palazzolo (questo tratto di sentiero sino al Romitorio l'avevo già fatto un mese prima, quindi sono andato preparato su quei punti scoscesi e franosi e su quei punti in cui bisogna districarsi tra fossi e alberi caduti che si superano con grande attenzione).
Seguendo sempre i bolli e il tracciolino evidente si giunge al bivio che indica il passaggio correto per l'Acquedotto delle Cento Bocche e il Romitorio. Scesi i gradini in pietra, sulla destra, si prende per il Romitorio, se si prosegue diritti invece si arriva all'Acquedotto (fare un salto a vederlo per chi non lo conoscesse, ne vale la pena, prestare attenzione anche in questo caso).
Il Romitorio di S.Angelo in Lacu: antico luogo di culto precristiano, vide la presenza di una comunità monastica documentata dal 1116, venne abitato sino al 1600, durante il periodo del brigantaggio, l'eremo ormai abbandonato divenne covo dei briganti e per questo motivo il Cardinale Colonna, nel 1773, dà l’ordine di distruggerlo. Si possono osservare i resti della torre campanaria, una piccola abside del 1200 che ospita un piccolo altare e un grottino e tante grotte. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne ulteriormente modificato per ospitare un nido di mitragliatrici tedesche.
Seguendo il sentiero 511a, sotto il Romitorio, si scende gradualmente su un tracciato più comodo ma pur sempre ricco di vari ostacoli, si attraversa un guado e poi per aggirare degli alberi caduti si costeggia il tratto ripulito ma pur sempre fastidioso dei tralicci della corrente. Si prosegue sotto una parete di roccie laviche di 30m costeggiando la Pentima della Vecchiaccia (punto privilegiato panoramico sul lago, ma da qui è irragiungibile), si scende ora molto comodamente e agevolmente incontrando diverse grotte seminascoste, una sul sentiero è anche discretamente rifinita. Infine si arriva al bivio che porta al sentiero boschivo che costeggia il lago. Ho fatto due tappe fotografiche in corrispondenza dei ruderi della Villa di Domiziano e su degli scogli in riva al lago da dove si ha un colpo d'occhio totale sul lago.
Waypoints
Comments (25)
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Ciao.
Vorrei percorrere questo itinerario, ma mentre stavo per scaricare la traccia, ho letto che non l'hai realizzata sul posto.
Come mai?
Ciao, l'ho realizzata sul posto, ma siccome il segnale gps si è perduto in un punto sballando il chilometraggio e il grafico altimetrico, ho dovuto a casa ricalcarla tutta. È affidabile, solo fai attenzione al primo tratto, quello per raggiungere la grotta, una serie di sentieri di animali si sovrappongono al sentiero corretto, quindi può capitarti di tornare indietro di qualche metro e prendere quello che ritenevi sbagliato. In supporto ci sono striscioline di plastica sui rami che aiutano nell'identificazione. Il resto del tracciato è tutto ben visibile e segnato, impossibile perdersi, i waypoint dovrebbero aiutarti. Spero di essere stato utile. Un saluto.
Ciao, avevo immaginato qualcosa del genere.Probabilmente il gps a causa del terreno accidentato non captava bene il segnale.
Ti ringrazio.
Ho visto le tue traccie, sei un grande delle lunghe distanze.
Anche a me piace fare lunghe galoppate alla ricerca di posti nuovi.
Magari un giorno ci si vede.
Francesco.
Perché no? Un abbraccione e speriamo di rimetterci in cammino presto.
Ciao. Oggi pomeriggio ho provato a fare il sentiero da te indicato. Purtroppo avevi ragione. Ad un certo punto ho dovuto abbandonare l'impresa. I rovi il terreno scosceso e molto scivoloso mi hanno fatto desistere. Sono sceso all'altezza di certe corde che portavano proprio al lago. Mi sono comunque divertito. Proverò quest'inverno sperando che la vegetazione sia meno fitta e il terreno meno scivoloso. Buona serata.
Grazie per il commento Francesco.
Ciao @Marlow78 vorrei fare questo percorso insieme al mio cane a settembre, ma ho notato che l'hai sconsigliato d'estate, per quale motivo in particolare? Grazie in anticipo
Ciao, soprattutto perchè in estate la vegetazione è troppo folta e molto spesso ostruisce il sentiero, poi per gli insetti e i serpenti che si possono incontrare in questa stagione e infine per il caldo, a settembre e in autunno in generale è molto meglio perché questi tre elementi si riducono.
Ciao Veronica. Ho provato a fare il sentiero circa un mese e mezzo fa. L'ho fatto con pantaloni lunghi, pensando che fosse pieno di rovi. Ma purtroppo ho indossato un maglietta a maniche corte. Ho rovinato pantaloni e maglietta e non ti dico i graffi sulle braccia. Inoltre il sentiero è ripidissimo, sarò scivolato sei sette volte. Ho desistito. In inverno tornerò a provare. Comunque è bellissimo.
Bene ho afferrato il concetto😅😅, grazie ad entrambi per le spiegazioni!!
Salve , ieri 1/11/2020 io e mio figlio abbiamo affrontato in modo diverso il sentiero qui proposto, infatti lo abbiamo imboccato dalle sponde del lago , che lei ha usato come fine sentiero , il sentiero sino al romitorio è stato veramente ostile per via di una miriade di tronchi divelti che sparavano il sentiero , ma soprattutto per l instabilità del terreno franoso ed instabile, più semplice dal romitorio al parcheggio da lei usato come inizio sentiero...la segnaletica cai è in alcuni casi è sugli alberi caduti a terra ,ma visibile....all altezza dei tralicci siamo anche scesi per un fuori percorso ripido usando un cavo d acciaio sospeso ed agganciato ad un traliccio....ma di li è tutto bloccato....franato....luogo affascinante...
Salve Stefano, si in effetti il sentiero è a tratti molto accidentato da qualsiasi parte lo si prenda, purtroppo prevedo che sarà sempre peggio in quanto solo qualche sparuto volontario si prende la briga per lo meno di ripulirlo. Forse il suo fascino sta anche in questo.
Si in effetti è affascinante anche per quello ,pensa che sulla carta che usavo ,da grotta battiferro al parcheggio dell hotel , e segnata come sentiero in disuso...
A presto....
Sabato abbiamo preso il sentiero dal parcheggio fino alla grotta neolitica, il percorso in molti punti è franato e così abbiamo desistito nel proseguire, la prossima volta lo prenderemo al contrario e vi farò sapere! Great job!
Abbiamo preso il sentiero come indicato.
Chi è il fenomeno che ha messo come difficoltà MEDIO? E' borderline impossibile oltre che pericoloso. I campi di sterminio sono più facili. Il terreno sembra farina, si scivola con una facilità spaventosa, il percorso è coperto da piante con spine, molti alberi sono caduti direttamente sul percorso, la superficie è pericolosamente obliqua e se cadi è finita. Abbiamo passato buona parte del tempo aggrappati alle piante per non cadere giù. Siamo arrivati fino alla fine ma solo grazie alla dea bendata. Sconsigliato 0/10
PRO:
- il percorso è ben segnalato
CONTRO:
- TUTTO il resto, porco schifo!
Mi dispiace Michele della vostra disavventura ma il sentiero seppur catalogato come medio è ben descritto e tutte le difficoltà che si possono palesare ben elencate, in più è specificata la stagione ideale in cui andare, il fatto che quando l'ho registrato il sentiero era stato pulito da dei volontari e gli alberi caduti e i punti scoscesi riguardavano brevi tratti, io non posso andare in tutte le stagioni a risistemare il sentiero per comodità di chi lo vuole fare, il sentiero è stato registrato in quelle condizioni e se ha subito modifiche o peggioramenti sta in chi lo affronta a valutare se proseguire o meno, così come è capitato a me. Ti ringrazio comunque per il commento cosicché chi voglia farlo sa cosa andrà ad affrontare.
Percorso provato a fine settembre 2021. Con la secca estiva il versante impegnativo (cha ha una pendenza del 70%) è completamente franato rendendolo impraticabile.
Il sentiero è pressoché invisibile e la terra frana ovunque; il rischio di farsi male è non trascurabile.
Forse con la stagione fredda, se il terreno si compatta, potrebbe essere praticabile ma adesso lo sconsiglio vivamente.
In ogni caso evitate escursione in solitaria, perché il sentiero non è battuto e quindi se succede qualcosa non è scontato che qualcuno passi di li a darvi una mano.
GPS obbligatorio.
Grazie Fabrizio per l'aggiornamento sulle condizioni del sentiero.
Buonasera, quanto tempo si impiega per fare il sentiero dall'inizio da lei indicato fino alla grotta neolitica? é adeguatamente indicato o bisogna sbizzarrirsi per cercarlo?
Grazie
Buonasera, per andare alla grotta Neolitica partendo dall'Hotel Villa degli Angeli (dove ho parcheggiato io) non ci si impiega poi molto, so che hanno risistemato il sentiero ed ora è più accessibile e indicato, diversi amici lo hanno fatto nelle scorse settimane, ma io non vado da un bel pò quindi non le posso dare il mio giudizio. Non dovrebbe avere problemi ad arrivarci in meno di un'oretta. Segua il sentiero battuto e i segni sugli alberi, poi scarichi sempre la traccia, potrebbe sempre tornare utile per qualsiasi inconveniente.
Andrea
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Information
Easy to follow
Scenery
Experts only
Ciao, ho appena terminato l’anello. Continua ad essere poco tracciato e complesso ma le indicazioni nel post sono chiarissime. Consiglio di tenere comunque la traccia gps che risulta utile e a tratti fondamentale
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Easy to follow
Scenery
Very difficult
Percorso che nella prima metà è assolutamente inagibile. Non so quante volte abbiamo rischiato di farci molto male: tutto franato, percorso non segnato probabilmente a causa dei numerosi alberi caduti anche con il gps con mappa offline su iPhone a volte la via era incerta. Abbiamo impiegato 6 h per finire la prima parte prima di scendere per la semplicissima via dei laghi. Segnalerò il percorso affinché non venga più mostrato su questa app e sul sito collegato.
Mi dispiace per la sua disavventura ma le coste del lago hanno queste caratteristiche, imprevedibilità legate al naturale dissesto idrogeologico e scarsità di segnaletica ufficiale. Le consiglio di demordere nel seguire tali percorsi e di leggere bene le descrizioni delle tracce per evitare questi spiacevoli inconvenienti. Questo tipo di escursioni necessitano di molta esperienza e questa traccia pubblicata anni fa ha naturalmente subito delle modifiche, noi che frequentiamo spesso questa zona ne siamo al corrente e utilizziamo l'app con la giusta misura, ovvero basandoci in primis sulle nostre capacità interpretative, cercando di ottenere informazioni sui sentieri prima di percorrerli e infine ci orientiamo con una traccia che non potrà mai essere affidabilissima.
Distinti saluti.
Ma a tutti coloro che criticano questo percorso esplorativo ed avventuroso, le cui difficoltà sono ben esposte dal buon Marlow, consiglio una sola cosa: andate a Villa Pamphili, non rischierete di farvi male né di perdervi. Con sincerità, Alex
Caro Alex, basterebbe indicare il percorso come difficile o molto difficile, eviterebbe a tante persone una brutta sorpresa. Di noi non si è fatto male nessuno ma quella schematica “difficoltà intermedia” è fuorviante. Soprassiedo sulla tua battuta su Villa Pamphili che si qualifica da sola.