La Piota – Cima Crositt da Gurro - Valle Cannobina
near Gurro, Piemonte (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La Piota e la Cima Crositt si trovano lungo la cresta che separa la Valle Cannobina dalla Val Pogallo (Parco Valgrande); punto di passaggio del sentiero Bove tra il Monte Zeda ed il Torrione.
La partenza di questa escursione è a Gurro, un angolo scozzese in Valle Cannobina: un piccolo borgo con un’antica storia. Si narra infatti che la sua origine risalga al lontano 1525, anno in cui alcuni soldati mercenari scozzesi, al servizio di Francesco I di Francia, vi si insediarono dopo la sconfitta subita nella Battaglia di Pavia.
Gurro è raggiungibile da Cannobio (Lago Maggiore) o da Malesco (Valle Vigezzo).
L’escursione ha inizio nei pressi della chiesa, da Via Falmenta, dove si trovano i cartelli con le indicazioni da seguire.
All’uscita del paese, dopo un ponticello, la mulattiera sale sino a Mergugna (1026 m). Si gira a destra e, all’interno del gruppo di baite, si trova la deviazione da seguire per Vanzone. Lungo il percorso (sempre segnalato) si trovano oltre ai segnavia bianco/rossi anche quelli giallo/rossi. Giunti ai prati di Vanzone si passa tra il gruppo di baite verso destra dove si trova la palina con le indicazioni da seguire. Poco sopra si attraversa la strada interpoderale che sale da Piazza e su di una palina di legno è posta la freccia con la direzione da seguire. Passando nei pressi di una baita diroccata e superato l’Alpe Brana a 1280 m. si entra in un bel bosco di faggi. Ora seguendo il sentiero o una stradina si arriva al Piano di Nasca dove si trova la Cappella Rifugio della Fulka (1432 m). Proseguendo in piano si raggiunge la deviazione per l’Alpone, si continua a sinistra e, percorrendo la dorsale, si esce dal bosco. Giunti al pianoro panoramico di Pian Bozzo si trova la deviazione per scendere all’Alpone. Ormai si è in vista della vetta che si raggiunge in poco tempo percorrendo la facile cresta. Dalla vetta della Piota, molto panoramica (non oggi, causa nuvoloni vaganti), si gode della vista sulla Valgrande, la cresta nord del Monte Zeda (a sinistra) mentre a destra il Torrione. Ed è in questa direzione che ha inizio la cresta lungo la quale transita un tratto del sentiero Bove e che passando dalla Cima dei Crositt arriva all’omonimo passo. La traccia del sentiero non è sempre evidente, taglia costantemente ripidi pendii erbosi, a volte con tratti esposti lungo i quali è bene prestare molta attenzione. Il percorso da seguire è segnalato con i segnavia bianco/rosso. Passati sotto alla Cima dei Crositt, per raggiungerla bisogna risalire il versante erboso sino alla dorsale e quindi alla vetta dove è posto un piccolo omino di pietre. Ritornati sul percorso, in breve si giunge al Passo dei Crositt. Ora bisogna scendere gli impervi canaloni. Dapprima si segue la traccia in direzione del bivacco Lidesh, per poi abbandonarla e scendere lungo un canalino. Ora la discesa, da effettuarsi con attenzione, è un susseguirsi di passaggi su ripide dorsali, traversi e in canalini, per poi con un ulteriore traverso arrivare ai ruderi dell’alpe Balmo (1485 m) e da lì al ristrutturato Alpe Vandra (1469 m). A Vandra si trovano le indicazioni per rientrare a Gurro. Da questo punto un evidente e comodo sentiero scende nel bosco di faggi sino al fondovalle immettendosi sulla gippabile. Passando da Pra dl Ru, Monti Gatto ed altri gruppi di baite, la sterrata giunge a Piazza. Seguendo ora brevemente la strada asfaltata si raggiunge la deviazione sulla mulattiera che scende a Gurro chiudendo l’anello.
La partenza di questa escursione è a Gurro, un angolo scozzese in Valle Cannobina: un piccolo borgo con un’antica storia. Si narra infatti che la sua origine risalga al lontano 1525, anno in cui alcuni soldati mercenari scozzesi, al servizio di Francesco I di Francia, vi si insediarono dopo la sconfitta subita nella Battaglia di Pavia.
Gurro è raggiungibile da Cannobio (Lago Maggiore) o da Malesco (Valle Vigezzo).
L’escursione ha inizio nei pressi della chiesa, da Via Falmenta, dove si trovano i cartelli con le indicazioni da seguire.
All’uscita del paese, dopo un ponticello, la mulattiera sale sino a Mergugna (1026 m). Si gira a destra e, all’interno del gruppo di baite, si trova la deviazione da seguire per Vanzone. Lungo il percorso (sempre segnalato) si trovano oltre ai segnavia bianco/rossi anche quelli giallo/rossi. Giunti ai prati di Vanzone si passa tra il gruppo di baite verso destra dove si trova la palina con le indicazioni da seguire. Poco sopra si attraversa la strada interpoderale che sale da Piazza e su di una palina di legno è posta la freccia con la direzione da seguire. Passando nei pressi di una baita diroccata e superato l’Alpe Brana a 1280 m. si entra in un bel bosco di faggi. Ora seguendo il sentiero o una stradina si arriva al Piano di Nasca dove si trova la Cappella Rifugio della Fulka (1432 m). Proseguendo in piano si raggiunge la deviazione per l’Alpone, si continua a sinistra e, percorrendo la dorsale, si esce dal bosco. Giunti al pianoro panoramico di Pian Bozzo si trova la deviazione per scendere all’Alpone. Ormai si è in vista della vetta che si raggiunge in poco tempo percorrendo la facile cresta. Dalla vetta della Piota, molto panoramica (non oggi, causa nuvoloni vaganti), si gode della vista sulla Valgrande, la cresta nord del Monte Zeda (a sinistra) mentre a destra il Torrione. Ed è in questa direzione che ha inizio la cresta lungo la quale transita un tratto del sentiero Bove e che passando dalla Cima dei Crositt arriva all’omonimo passo. La traccia del sentiero non è sempre evidente, taglia costantemente ripidi pendii erbosi, a volte con tratti esposti lungo i quali è bene prestare molta attenzione. Il percorso da seguire è segnalato con i segnavia bianco/rosso. Passati sotto alla Cima dei Crositt, per raggiungerla bisogna risalire il versante erboso sino alla dorsale e quindi alla vetta dove è posto un piccolo omino di pietre. Ritornati sul percorso, in breve si giunge al Passo dei Crositt. Ora bisogna scendere gli impervi canaloni. Dapprima si segue la traccia in direzione del bivacco Lidesh, per poi abbandonarla e scendere lungo un canalino. Ora la discesa, da effettuarsi con attenzione, è un susseguirsi di passaggi su ripide dorsali, traversi e in canalini, per poi con un ulteriore traverso arrivare ai ruderi dell’alpe Balmo (1485 m) e da lì al ristrutturato Alpe Vandra (1469 m). A Vandra si trovano le indicazioni per rientrare a Gurro. Da questo punto un evidente e comodo sentiero scende nel bosco di faggi sino al fondovalle immettendosi sulla gippabile. Passando da Pra dl Ru, Monti Gatto ed altri gruppi di baite, la sterrata giunge a Piazza. Seguendo ora brevemente la strada asfaltata si raggiunge la deviazione sulla mulattiera che scende a Gurro chiudendo l’anello.
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