La Meta e Tartaro da Campitelli
near Pizzone, Molise (Italia)
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Trail photos
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Itinerary description
Escursione spettacolare ed impegnativa (circa 1100 mt dsl, dati Basecamp), con alta possibilità di incontrare esemplari della fauna del PNALM. Noi ci siamo imbattuti in un branco di una settantina di cervi nella zona dei Biscurri ed è stato sicuramente un momento emozionante ! Effettuarla in autuno è probabilmente il momento migliore; i colori sono molto vivaci e gli animali più numerosi. La salita alla Meta è sempre dura, ma la cresta che la collega con il Tartaro è da percorrere con attenzione per via di qualche passaggio un pò aereo, con in più il terreno pietroso che rende a volte complesso il cammino. Infine, anche la zona della cresta dei Biscurri è spesso formata da grandi e piatti massi calcarei ed occorre districarsi tra di essi per scegliere il percorso migliore.
Si parte dal vasto pianoro Campitelli (si giunge da Alfedena o da Pizzone) dove ci si incammina sul sentiero L1, in direzione NW. Al primo bivio si prosegue a sx e, con un lungo ed ombreggiato percorso verso W, si salgono circa 250mt dsl fino all’uscita del bosco, in ambiente molto scenografico. Ora il percorso sarà tutto all’aperto, quindi consideratelo se volete affrontare questa escursione con il sole estivo. Si giunge ai ruderi del Fortino Borbonico, al quale si ritornerà scendendo dai Biscurri. La parete E della Meta sarà sempre di fronte a noi fino a che, con percorso pietroso su cengia, la si circonda verso sx per sbucare nei pressi del Passo dei Monaci. Siamo al confine tra Lazio Molise ed Abruzzo, e i monti alla sx (NW) costituiscono il gruppo delle Mainarde. Ora inizia la dura salita verso la Meta seguendo uno stretto sentierino scavato nel prato, con segnaletica rara ma presente. Un ultimo strappo e si sbuca sulla aguzza e scomoda vetta, caratterizzata da grosse pietre e vari manufatti, con due croci. Il panorama è fantastico, con le scoscese pareti che scendono ripide verso E. Ripartendo, si affronta la cresta N che, inizialmente larga e su prato, passa accanto i canali del versante E. Presto il cammino si farà sempre più scomodo, ed occorre attenzione per il tipo di terreno pietroso, mentre alcuni saliscendi costringeranno a procedere sul filo o aggirando alcuni tratti con grosse rocce. Giunti alla sella sotto il Tartaro, un’altro strappo condurrà in vetta, con ottimo panorama sia verso la Meta che verso il Petroso, entrambi agli estremi della stessa cresta. Dalla cima si scende verso E (ripido), e si arriva al largo ma molto scomodo crestone dei Biscurri che si segue verso SE-E fino a poco prima dell’evidente ed appuntita cima che caratterizza questo versante. Qui si individua un piccolo sentierino che scende verso S (dx) tra un grosso ghiaione e le alte pareti di uno spuntone roccioso. Con difficoltà dovute alla morfologia del terreno, si arriva al pianoro e si prosegue, tra le doline, fino a ritrovare il fortino. Per il percorso dell’andata si ritorna al punto di partenza.
Si parte dal vasto pianoro Campitelli (si giunge da Alfedena o da Pizzone) dove ci si incammina sul sentiero L1, in direzione NW. Al primo bivio si prosegue a sx e, con un lungo ed ombreggiato percorso verso W, si salgono circa 250mt dsl fino all’uscita del bosco, in ambiente molto scenografico. Ora il percorso sarà tutto all’aperto, quindi consideratelo se volete affrontare questa escursione con il sole estivo. Si giunge ai ruderi del Fortino Borbonico, al quale si ritornerà scendendo dai Biscurri. La parete E della Meta sarà sempre di fronte a noi fino a che, con percorso pietroso su cengia, la si circonda verso sx per sbucare nei pressi del Passo dei Monaci. Siamo al confine tra Lazio Molise ed Abruzzo, e i monti alla sx (NW) costituiscono il gruppo delle Mainarde. Ora inizia la dura salita verso la Meta seguendo uno stretto sentierino scavato nel prato, con segnaletica rara ma presente. Un ultimo strappo e si sbuca sulla aguzza e scomoda vetta, caratterizzata da grosse pietre e vari manufatti, con due croci. Il panorama è fantastico, con le scoscese pareti che scendono ripide verso E. Ripartendo, si affronta la cresta N che, inizialmente larga e su prato, passa accanto i canali del versante E. Presto il cammino si farà sempre più scomodo, ed occorre attenzione per il tipo di terreno pietroso, mentre alcuni saliscendi costringeranno a procedere sul filo o aggirando alcuni tratti con grosse rocce. Giunti alla sella sotto il Tartaro, un’altro strappo condurrà in vetta, con ottimo panorama sia verso la Meta che verso il Petroso, entrambi agli estremi della stessa cresta. Dalla cima si scende verso E (ripido), e si arriva al largo ma molto scomodo crestone dei Biscurri che si segue verso SE-E fino a poco prima dell’evidente ed appuntita cima che caratterizza questo versante. Qui si individua un piccolo sentierino che scende verso S (dx) tra un grosso ghiaione e le alte pareti di uno spuntone roccioso. Con difficoltà dovute alla morfologia del terreno, si arriva al pianoro e si prosegue, tra le doline, fino a ritrovare il fortino. Per il percorso dell’andata si ritorna al punto di partenza.
Waypoints
Bivio L1-K2
Fine/Inizio bosco L1
Fortino borbonico
Monte La Meta 2242m
Monte La Meta 2242m
Monte Tartaro 2191m
Monte Tartaro 2191m
Ometto di quota
Park Campitelli
Passo dei Monaci
18-APR-10 10:35:38
Stretto sentierino a dx
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