La cresta del monte Baldo (Vittorio Veneto). Percorso ad anello.
near Nogarolo, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Beh... più bello di quello che mi aspettassi. Soprattutto per il ritorno che, sulla Tabacco è segnato su strada bianca, ma, in verità, è quasi sempre su un bel sentiero.
Partenza dal grazioso villaggio di Nogarolo (da Revine si va verso Tarzo, ma puntando proprio a Nogarolo, per chi non conosce i posti, usare il navigatore).
Parcheggio per pochissime auto. Al limite la si lascia lungo la strada. Prendete come riferimento la locanda Codirosso.
E' chiaro che, essendo un anello, può benissimo iniziare anche a Vittorio Veneto, dove è più facile trovare parcheggio. Suggerisco, comunque, il senso antiorario.
Si prende subito il sentiero 1051 (totem sotto la chiesetta).
Io sono salito per una traccia che parte subito dopo il totem, passando sotto un arco fra le case. Bollinata e abbastanza pulita, forse in stagione estiva, se non la tengono sempre ad hoc, si rischia qualche rovo di troppo. Eventualmente potete proseguire per il 1051 che, dopo una decisa svolta a sx, va abbandonato, per seguire radi bollini rossi che vi porteranno sul filo della cresta, nei pressi di un traliccio dell'alta tensione. Mettete in conto, cmq, che qualche rametto insidioso lo potreste trovare.
Dal traliccio (o prima, se optate per la seconda scelta) inizia un tratto molto ripido. In caso di terreno bagnato o molto umido, troverete qualche difficoltà a procedere perchè si scivola. Ci si può aiutare con i rami delle numerose piante in loco.
Utili, eventualmente, dei ramponcini forestali. In questa situazione climatica nessunissimo problema.
Apro una parentesi a riguardo. Purtroppo ogni tanto si sentono di sciagure che accadono perchè la gente scivola. Questa è un'insidia per l'escursionista che va oltre i soliti sentieri ampi e sicuri. Ci si può trovare improvvisamente in una situazione delicata. Ad esempio, in inverno, per cambio versante. Oppure per mutate condizioni meteo.
Ci si può trovare su tracce ripide e non rendersi quasi conto che il terreno è ghiacciato. Una scivolata può trasformarsi in tragedia se non si trovano arbusti o altro a cui aggrapparsi prima di acquisire velocità.
Si pone rimedio a ciò calzando dei ramponi (una volta li chiamavano "fer da tac" da queste parti. Non ci sono molti modelli in circolazione. Vi lascio questo link https://www.stubai-sports.com/crampon-antislip--21787891-en.html dove trovate un modello (antiscivolo) molto utile in inverno, per diverse uscite, ma anche per tutto l'anno per terreni particolarmente insidiosi. Lo trovate anche da rivenditori italiani, anche online.
Personalmente i mie li ho sempre appresso.
Tornando all'uscita, si procede lungo la cresta, i primi 150mt con decisa spinta sulle gambe, poi si continua con diversi saliscendi, fino ad arrivare alla croce, in splendida posizione, con visuale a nord e a sud.
Il monte Baldo è l'ultima asperità della cresta, prima di iniziare a scendere. La croce è collocata prima, per evidenti ragioni di visibilità. Attenzione in alcuni punti (ad esempio proprio dopo la croce) per tratti ripidi e sassosi. La prudenza non è mai troppa. Il versante nord è sempre decisamente scosceso.
Avanti sempre, mantenendo la traccia principale. Arriveremo a Serravalle di Vittorio Veneto. Qui prendiamo a sx la rampa che ci porta verso il castello. Proprio al culmine della rampa, appena passato l'arco, si devia subito a sx. Si segue una cementata ampia, che ci porterà a Con Alti (micro villaggio). Alle prime case si va a sx (non si passa l'arco) per un tornante su cementata. Da qui la strada diventa sterrata e poi sentiero. Bellissima progressione, seguendo le tracce (bollini bianco azzurri della via dell'acqua) fino a tornare a Nogarolo per chiudere l'anello.
Ripeto, potete tranquillamente partire anche da Serravalle.
Davvero bel giro, con una cresta favolosa. Non frequentatissimo, ma il sentiero è sempre ben visibile e pulito.
Partenza dal grazioso villaggio di Nogarolo (da Revine si va verso Tarzo, ma puntando proprio a Nogarolo, per chi non conosce i posti, usare il navigatore).
Parcheggio per pochissime auto. Al limite la si lascia lungo la strada. Prendete come riferimento la locanda Codirosso.
E' chiaro che, essendo un anello, può benissimo iniziare anche a Vittorio Veneto, dove è più facile trovare parcheggio. Suggerisco, comunque, il senso antiorario.
Si prende subito il sentiero 1051 (totem sotto la chiesetta).
Io sono salito per una traccia che parte subito dopo il totem, passando sotto un arco fra le case. Bollinata e abbastanza pulita, forse in stagione estiva, se non la tengono sempre ad hoc, si rischia qualche rovo di troppo. Eventualmente potete proseguire per il 1051 che, dopo una decisa svolta a sx, va abbandonato, per seguire radi bollini rossi che vi porteranno sul filo della cresta, nei pressi di un traliccio dell'alta tensione. Mettete in conto, cmq, che qualche rametto insidioso lo potreste trovare.
Dal traliccio (o prima, se optate per la seconda scelta) inizia un tratto molto ripido. In caso di terreno bagnato o molto umido, troverete qualche difficoltà a procedere perchè si scivola. Ci si può aiutare con i rami delle numerose piante in loco.
Utili, eventualmente, dei ramponcini forestali. In questa situazione climatica nessunissimo problema.
Apro una parentesi a riguardo. Purtroppo ogni tanto si sentono di sciagure che accadono perchè la gente scivola. Questa è un'insidia per l'escursionista che va oltre i soliti sentieri ampi e sicuri. Ci si può trovare improvvisamente in una situazione delicata. Ad esempio, in inverno, per cambio versante. Oppure per mutate condizioni meteo.
Ci si può trovare su tracce ripide e non rendersi quasi conto che il terreno è ghiacciato. Una scivolata può trasformarsi in tragedia se non si trovano arbusti o altro a cui aggrapparsi prima di acquisire velocità.
Si pone rimedio a ciò calzando dei ramponi (una volta li chiamavano "fer da tac" da queste parti. Non ci sono molti modelli in circolazione. Vi lascio questo link https://www.stubai-sports.com/crampon-antislip--21787891-en.html dove trovate un modello (antiscivolo) molto utile in inverno, per diverse uscite, ma anche per tutto l'anno per terreni particolarmente insidiosi. Lo trovate anche da rivenditori italiani, anche online.
Personalmente i mie li ho sempre appresso.
Tornando all'uscita, si procede lungo la cresta, i primi 150mt con decisa spinta sulle gambe, poi si continua con diversi saliscendi, fino ad arrivare alla croce, in splendida posizione, con visuale a nord e a sud.
Il monte Baldo è l'ultima asperità della cresta, prima di iniziare a scendere. La croce è collocata prima, per evidenti ragioni di visibilità. Attenzione in alcuni punti (ad esempio proprio dopo la croce) per tratti ripidi e sassosi. La prudenza non è mai troppa. Il versante nord è sempre decisamente scosceso.
Avanti sempre, mantenendo la traccia principale. Arriveremo a Serravalle di Vittorio Veneto. Qui prendiamo a sx la rampa che ci porta verso il castello. Proprio al culmine della rampa, appena passato l'arco, si devia subito a sx. Si segue una cementata ampia, che ci porterà a Con Alti (micro villaggio). Alle prime case si va a sx (non si passa l'arco) per un tornante su cementata. Da qui la strada diventa sterrata e poi sentiero. Bellissima progressione, seguendo le tracce (bollini bianco azzurri della via dell'acqua) fino a tornare a Nogarolo per chiudere l'anello.
Ripeto, potete tranquillamente partire anche da Serravalle.
Davvero bel giro, con una cresta favolosa. Non frequentatissimo, ma il sentiero è sempre ben visibile e pulito.
Waypoints
Waypoint
1,932 ft
Dopo l'ultima erta salita, si raggiunge il monte Baldo. Ora la cresta scende verso Vittorio Veneto
Waypoint
1,411 ft
A sx freccia nuova per una scorciatoia notevole. Andiamo però a dx ( la proveremo prossimamente)
Comments (3)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bel percorso, al 12 giugno 2022 il primo tratto era completamente invaso dai rovi, sono riuscito a passare solo grazie a guanti e coltello.
Grazie dell'aggiornamento. Peccato, perchè basterebbe davvero poco per pulire quelle poche decine di metri invase dai rovi. Speriamo che provvedano (disponibile a dare una mano).
22/01/23 fatta partendo da Vittorio () in senso antiorario. Prima parte fino a Nogarolo in piacevoli saliscendi e molto corricchiabile. Dopo Nogarolo la prima parte è infestata dal rovo; aggirato pazientemente su ipotesi di traccia nel bosco. Inizia quindi la parte della cresta con pendenze importanti sia in salita che in discesa. Tutto sommato anello interessante.