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La Certosa - Lastra a Signa #7 ANELLO DEL RINASCIMENTO

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Trail stats

Distance
14.08 mi
Elevation gain
1,483 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
1,552 ft
Max elevation
1,080 ft
TrailRank 
50
Min elevation
114 ft
Trail type
One Way
Moving time
5 hours 16 minutes
Time
6 hours 51 minutes
Coordinates
4016
Uploaded
April 8, 2018
Recorded
April 2018
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near Bottai, Toscana (Italia)

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Itinerary description

Si parte da Via Colle Ramole a Bottai, superato il ponte sul fiume Greve e il sottopasso dell’autostrada A1, la strada che sale a San Cristofano a Viciano lambisce un campeggio e continua in salita, tra i boschi. Poco dopo si aprono vasti scorci panoramici e, superato San Cristofano, tra gli uliveti giungiamo al bivio con la frazione di Colleramole e alla cinquecentesca villa dei Collazzi .Scendiamo alla Via Volterrana, che ripercorre ancora oggi un tracciato di origine etrusca. La seguiamo, a Sn, in direzione di Chiesanuova per appena 600 metri, per lasciarla in corrispondenza di un bivio con una strada sterrata (sbarra), che scende a Dx al fosso Vingone (CAI 00). Appena sopra è l’invaso sullo stesso torrente.
Dopo il terrapieno, ad un bivio di piste, teniamo la Dx per uno stradello con alcuni resti di selciato che si mantiene a mezzacosta (panorama su Firenze e la pianura), tra i boschi sul lato monte e gli uliveti, e ritrova un altro bivio nei pressi di Casignano. Svoltiamo a Sn per salire alla Grotta di San Zanobi.
La via continua a salire verso il valico della Catena, punto di transito di vecchi tracciati diretti nella Val di Pesa. Al valico, a Dx, siamo in prossimità dell’ingresso del parco pubblico di Poggio Valicaia, che interessa tutto questo rilievo.
Dal parcheggio, con Via dei Valloni, a fondo naturale, continuiamo tra i boschi diretti dapprima a Casa Spazzavento e successivamente alla Casa Poggio al Pino, situata su Via dell’Arrigo, che sale dall’omonima villa. Poche centinaia di metri e siamo giunti al Pian dei Cerri, punto di valico, oggi sede di qualche abitazione e un ristorante.
Dal Pian dei Cerri si segue per appena 200 metri la via Provinciale in direzione di Scandicci per lasciarla, a Sn, per una strada bianca che scende tra ulivi e boschi alla Casa Selvoli. Lambita la costruzione prestare attenzione ai segnavia per trovare (a Sn) l’ombroso stradello che supera il Borro Vallemorta e si mantiene in quota per giungere alla Casa Roncigliano, a breve distanza dall’albergo Roveta, recentemente restaurato. 
Dopo l’albergo, svoltiamo a Sn sulla sterrata Via della Roveta che termina ad una cancellata, che aggiriamo tenendoci sullo stradello in quota (sulla Dx), diretto ad una casa che a sua volta superiamo sulla Sn tramite un breve tratto di sentiero che permette di riguadagnare la strada bianca (oltre il cancello chiuso).
Stiamo percorrendo la via che conduceva agli impianti della Fonte Roveta, famosi negli anni Cinquanta e poi abbandonati. Ad una curva si tiene la Sn per scendere sul vecchio percorso in parte lastricato. Si giunge così ad un quadrivio dove, a Sn è la Fonte Roveta, mentre a diritto una pista nel bosco continua a scendere per trovare la via vicinale di Roveta. La pista porta in 200-300 metri al bivio sulla vicinale, che seguiamo verso Dx tra fitti boschi e con andamento pressoché pianeggiante. Alcuni coltivi e gli uliveti annunciano la prossimità di una casa e del ponte sulla Strada di grande comunicazione Firenze – Pisa – Livorno. Superato il ponte, seguiamo per Via di Naiale dapprima con stradina sterrata e, attraversato il piccolo nucleo, con una pista che supera un fosso e permette di giungere al podere La Torre, che riconosciamo da lontano per la sua torre che svetta tra gli ulivi. Al podere troviamo uno stretto e panoramico asfalto, verso Dx, che in un km, tra uliveti molto ben tenuti, perviene alla casa-torre del Mulettino (origini medievali). Davanti al cancello del Mulettino (nota il Tabernacolo) si stacca la via sterrata di Poggio Vittorio che tocca la vicina abitazione e segue nel bosco divenendo pista in progressiva discesa. Anche qui, usciti dalla macchia camminiamo tra orti e coltivi che preludono all’abitato di Lastra a Signa. Seguendo Via Castruccio Castracani e Via Matteotti giungiamo al Portone di Baccio, una delle porte del castello quattrocentesco di Lastra a Signa.

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