La Cengia di Prada - Cima Sassumà - Monte Santo - Monte Tomatico (o Tomàdego) - Malga Pàoda
near Schievenin, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Era da un po' che avevo messo nel mirino questa famosa "cengia di Prada", stuzzicato sia dai percorsi fatti da altri utenti wikiloc e da numerose letture su di essa che ho trovato in rete.
In realtà avevo programmato uno sviluppo complessivo attorno ai 13/14km ma ignorando completamente il fatto che la macchina va lasciata a circa 3km da Malga Pàoda, e a circa 480D+, il che ci ha allungato la durata complessiva di circa 1h30.
Arrivando da Fener, passando per Alano di Piave e Schievenin, si sale per qualche km e lasciamo l'auto al borghetto Case Bolenghini, su gentile concessione di un simpatico signore locale che ci lascia parcheggiare davanti al suo capanno/garage.
Ps i posti per parcheggiare sono risicati, meglio salire di buon'ora.
La prima parte della traccia si sviluppa tutta su strada forestale, non ben tenuta (erba alta e rovi) e salendo con buon guadagno di quota ci porta in 1 ora al Malga Pàoda da dove parte il CAI847, che ci accompagnerà per tutta la lunghezza del sentiero in cengia fino a Cima Sassumà.
Il sentiero è tenuto egregiamente, sfalciato da poco (in caso contrario non sarebbe di scontata individuazione), ben battuto a terra, é a parer mio divertente, un gradevole saliscendi, quasi tutto all'ombra, importante oggi con la temperatura ormai alta.
Sebbene non sia un esperto di cengie e sentieri esposti, non ho mai avuto la sensazione di esposizione che ho letto in qualche altra escursione qui su Wikiloc, e tantomeno alcuna difficoltà, a parte un piccolo canaletto, dopo circa 1km, dove la terra é franosa ed è stato installato (un po' approssimativamente) un cavetto metallico che a mio parere aiuta solo in discesa ( in salita è d'impiccio)
[ OVVIO CHE QUESTA È SOLO LA MIA OPINIONE E COME TALE VA CONSIDERATA]
Arrivati a Malga Sassumà, non aperta al pubblico, il simpatico proprietario ci ha donato una bottiglia d'acqua, un bel gesto, che abbiamo apprezzato molto.
Dalla malga si sale a destra in facile progressione sempre seguendo il CAI847, intraprendendo un pezzo di quella che viene chiamata l'Altavia degli Eroi, fino a Forcella Alta (1222m), dalla quale sulla destra saliamo su bellissima traccia sviluppata a zigzag che ci porta in poco tempo a Cima Sassumà (1510m)
Da qui in poi lo sviluppo della traccia avviene tutto su sentiero di cresta, (qui Tabacco segna il sentiero puntinato rosso - difficile - ma è un classico sentiero di cresta, ben segnato Cai, mai esposto), passando per il Monte Santo (1538m) e via lisci fino alla croce del Tomatico.
‼️ Attenzione ⚠️ il sentiero di cresta non è stato sfalciato e ha l'erba alta 1m, occhio alle zecche e zanzare, presenti anche qui.
Dal Tomatico, ottime viste sulle Dolomiti Bellunesi, su Feltre, sullo Schiara, Pizzocco, Serva, fino al Civetta e Cima Preti.
Scendiamo su sentiero che prosegue dritto dopo la croce, si entra in una zona di pascolo, dove è raccomandata l'educazione nell'aprire e richiudere i cancelli, si arriva ben presto alla strada forestale che scende fino a Stalle Ronchio, che lasceremo sulla sx, e si prosegue da qui intercettando il CAI844 che scende veloce in uno splendido ambiente boschivo, silenzioso e pacifico, fino a Malga Pàoda dove veniamo accolti egregiamente dalla signora che la gestisce e finalmente possiamo rinfocillarci a dovere dopo la fatica.
(Ottimi affettati, ottimi formaggi, gestione eccelsa)
Dopo la pausa, rientriamo per medesima traccia dell'andata ed in circa 45 minuti siamo alla macchina.
Copertura telefonica 50%
Il giudizio MODERATA è stato scelto solo in base al rilevante sviluppo chilometrico ed altimetrico dell'escursione, in realtà per chi ha un po' di attitudine alla montagna la traccia è FACILE.
In realtà avevo programmato uno sviluppo complessivo attorno ai 13/14km ma ignorando completamente il fatto che la macchina va lasciata a circa 3km da Malga Pàoda, e a circa 480D+, il che ci ha allungato la durata complessiva di circa 1h30.
Arrivando da Fener, passando per Alano di Piave e Schievenin, si sale per qualche km e lasciamo l'auto al borghetto Case Bolenghini, su gentile concessione di un simpatico signore locale che ci lascia parcheggiare davanti al suo capanno/garage.
Ps i posti per parcheggiare sono risicati, meglio salire di buon'ora.
La prima parte della traccia si sviluppa tutta su strada forestale, non ben tenuta (erba alta e rovi) e salendo con buon guadagno di quota ci porta in 1 ora al Malga Pàoda da dove parte il CAI847, che ci accompagnerà per tutta la lunghezza del sentiero in cengia fino a Cima Sassumà.
Il sentiero è tenuto egregiamente, sfalciato da poco (in caso contrario non sarebbe di scontata individuazione), ben battuto a terra, é a parer mio divertente, un gradevole saliscendi, quasi tutto all'ombra, importante oggi con la temperatura ormai alta.
Sebbene non sia un esperto di cengie e sentieri esposti, non ho mai avuto la sensazione di esposizione che ho letto in qualche altra escursione qui su Wikiloc, e tantomeno alcuna difficoltà, a parte un piccolo canaletto, dopo circa 1km, dove la terra é franosa ed è stato installato (un po' approssimativamente) un cavetto metallico che a mio parere aiuta solo in discesa ( in salita è d'impiccio)
[ OVVIO CHE QUESTA È SOLO LA MIA OPINIONE E COME TALE VA CONSIDERATA]
Arrivati a Malga Sassumà, non aperta al pubblico, il simpatico proprietario ci ha donato una bottiglia d'acqua, un bel gesto, che abbiamo apprezzato molto.
Dalla malga si sale a destra in facile progressione sempre seguendo il CAI847, intraprendendo un pezzo di quella che viene chiamata l'Altavia degli Eroi, fino a Forcella Alta (1222m), dalla quale sulla destra saliamo su bellissima traccia sviluppata a zigzag che ci porta in poco tempo a Cima Sassumà (1510m)
Da qui in poi lo sviluppo della traccia avviene tutto su sentiero di cresta, (qui Tabacco segna il sentiero puntinato rosso - difficile - ma è un classico sentiero di cresta, ben segnato Cai, mai esposto), passando per il Monte Santo (1538m) e via lisci fino alla croce del Tomatico.
‼️ Attenzione ⚠️ il sentiero di cresta non è stato sfalciato e ha l'erba alta 1m, occhio alle zecche e zanzare, presenti anche qui.
Dal Tomatico, ottime viste sulle Dolomiti Bellunesi, su Feltre, sullo Schiara, Pizzocco, Serva, fino al Civetta e Cima Preti.
Scendiamo su sentiero che prosegue dritto dopo la croce, si entra in una zona di pascolo, dove è raccomandata l'educazione nell'aprire e richiudere i cancelli, si arriva ben presto alla strada forestale che scende fino a Stalle Ronchio, che lasceremo sulla sx, e si prosegue da qui intercettando il CAI844 che scende veloce in uno splendido ambiente boschivo, silenzioso e pacifico, fino a Malga Pàoda dove veniamo accolti egregiamente dalla signora che la gestisce e finalmente possiamo rinfocillarci a dovere dopo la fatica.
(Ottimi affettati, ottimi formaggi, gestione eccelsa)
Dopo la pausa, rientriamo per medesima traccia dell'andata ed in circa 45 minuti siamo alla macchina.
Copertura telefonica 50%
Il giudizio MODERATA è stato scelto solo in base al rilevante sviluppo chilometrico ed altimetrico dell'escursione, in realtà per chi ha un po' di attitudine alla montagna la traccia è FACILE.
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