La Calla - Eremo di Camaldoli
near Campigna, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Un giro classico che, con qualche piccola variante, percorro puntualmente in questo periodo dell’anno. Questa volta affrontato con la consapevolezza della presenza di vento abbastanza forte e nubi basse.
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio affianco al ristorante I Faggi, imbocchiamo il sentiero Gea 00, dal lato opposto della strada, oltre la sbarra che si trova sulla destra.
Le nuvole basse creano un’atmosfera magica e un po’ spettrale.
L’umidità rende il terreno, pressoché ricoperto di foglie, leggermente scivoloso, ma il sentiero è quasi ovunque largo, non presenta parti tecniche, quindi non ci sono grossi problemi. Basta fare attenzione, in discesa soprattutto, ai sassi umidi nascosti sotto il fogliame.
Non saliamo su Poggio Scali poiché la visibilità è nulla, quindi oggi niente panorami.
Al bivio per Camaldoli prendiamo il sentiero 68 (a destra), che arriva all’Eremo, per poi risalire, nei pressi di Prato alla Penna, sul 74 che si ricongiunge con lo 00. Al Gioghetto chiudiamo l’anello e riprendiamo la strada fatta all’andata fino al passo della Calla.
Il grande pregio di questo percorso è rappresentato dal fatto che taglia la riserva integrale di Sasso Fratino (vedere link sotto), patrimonio Unesco. Pur essendo lungo, ha un dislivello molto ben distribuito che, per chi ha un minimo di allenamento, non è affatto impegnativo.
https://www.faggetevetuste.it/faggete/sasso-fratino/
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio affianco al ristorante I Faggi, imbocchiamo il sentiero Gea 00, dal lato opposto della strada, oltre la sbarra che si trova sulla destra.
Le nuvole basse creano un’atmosfera magica e un po’ spettrale.
L’umidità rende il terreno, pressoché ricoperto di foglie, leggermente scivoloso, ma il sentiero è quasi ovunque largo, non presenta parti tecniche, quindi non ci sono grossi problemi. Basta fare attenzione, in discesa soprattutto, ai sassi umidi nascosti sotto il fogliame.
Non saliamo su Poggio Scali poiché la visibilità è nulla, quindi oggi niente panorami.
Al bivio per Camaldoli prendiamo il sentiero 68 (a destra), che arriva all’Eremo, per poi risalire, nei pressi di Prato alla Penna, sul 74 che si ricongiunge con lo 00. Al Gioghetto chiudiamo l’anello e riprendiamo la strada fatta all’andata fino al passo della Calla.
Il grande pregio di questo percorso è rappresentato dal fatto che taglia la riserva integrale di Sasso Fratino (vedere link sotto), patrimonio Unesco. Pur essendo lungo, ha un dislivello molto ben distribuito che, per chi ha un minimo di allenamento, non è affatto impegnativo.
https://www.faggetevetuste.it/faggete/sasso-fratino/
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