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ISTANBUL: I quartieri di FENER e BALAT.

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Trail stats

Distance
7.51 mi
Elevation gain
531 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
531 ft
Max elevation
354 ft
TrailRank 
44
Min elevation
132 ft
Trail type
Loop
Time
4 hours 13 minutes
Coordinates
913
Uploaded
September 19, 2022
Recorded
September 2022
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near Emin Sinan Mahallesi, İstanbul (Türkiye)

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Itinerary description

Giro escursionistico al di fuori in parte dei tour turistici volto a scoprire le usanze e i costumi della popolazione, in parte il giro è avvolto in zone fatiscenti ma al contempo straordinarie che ti avvolgono coinvolgendoti nella straordinaria cultura turca.

Waypoints

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Photo ofACQUEDOTTO DI VALENTE

ACQUEDOTTO DI VALENTE

L’acquedotto risale all’era bizantina; portava l’acqua in città come l’acquedotto di Giustiniano che assolveva allo stesso compito attingendo dai corsi d’acqua che scendevano da Kagithane verso il Corno d’Oro. Anche gli Ottomani costruirono numerosi acquedotti per portare acque alla città, convogliando le acque dei fiumi che serpeggiano fra le montagne a ridosso della capitale e seguen¬do così l’esempio delle opere intraprese da Giustiniano. Ricordo il grande acquedotto ottomano che misurava 26 m.in altezza e 716 m. in lunghezza. La prima costruzione dell’acquedotto in questione risale ad Adriano (117-138), L’imperatore Valente (364-378) lo ricostruì completamente usando le pietre che erano servite per il recinto di Kadiköy, L’acquedotto fu poi demolito sotto Eraclio (610-641), in seguito all’invasione degli Avavi, ma venne successivamente restaurato. Solo durante il regno di Solimano fu riattivato in modo completo risolvendo così il problema del rifornimento idrico alla città. La parte antica dell’acquedotto Valens (Valente) che è sopravvissuta misura 870 m in lunghezza e la sua massima altezza è di m. 18,50.

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Photo ofMERCATO ALIMENTARE FATIH Photo ofMERCATO ALIMENTARE FATIH Photo ofMERCATO ALIMENTARE FATIH

MERCATO ALIMENTARE FATIH

Il mercato alimentare di Fatih. Si trova su Itfaiye Caddesi, un viale alberato pedonale con negozi ai lati dove vendono carne, frutta secca, spezie, dolci, miele, formaggio ed olive…di tutto e di più. Questa zona è considerata il centro gastronomico della città, dove si trovano alcuni dei migliori ristoranti tradizionali.

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Photo ofMOSCHEA di Zeyrek Photo ofMOSCHEA di Zeyrek

MOSCHEA di Zeyrek

La Moschea di Zeyrek (Zeyrek Camii), in precedenza Chiesa di Cristo Pantocratore, che si caratterizza per la presenza di tre edifici sacri ortodossi, rispettivamente due chiese e una cappella, e si qualigica come uno dei maggiori e principali esempi di architettura bizantina a Costantinopoli, tanto da essere, dopo Haya Sofia, il secondo edificio più grande del periodo bizantino, ancora presente. Sul sito ove attualmente troviamo la moschea, era presente un monastero dedicato al Cristo Pantocratore, accanto alla quale erano presenti anche una biblioteca e un ospedale. La chiesa era stata eretta tra il 1118 e il 1124 per volere dell’imperatrice Irene, che riuscì appena a vederla completata, in quanto morì poco dopo il suo completamento. Si visita solo spostandosi dal centro turistico di Istanbul... È grande e vuota. Una visita di 10 minuti meritata.

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Photo ofMOSCHEA DI FATIH

MOSCHEA DI FATIH

Se volete visitare a piedi i quartieri di Fatih fener e Balat questa moschea merita una visita. Potete passare dalla moschea di Zeyrek ( in zona ci sono molte case caratteristiche di legno) - acquedotto romano e giardini - questa moschea - proseguire per Balat. Linee pulite, bella l’entrata e molto luminosa. Situata in una posizione alta ma leggermente interna. Complesso simile, leggermente più’ piccolo, di quella di Solimano

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FENER

Il nome risale all'epoca bizantina, e deriva da un faro o una lanterna (in greco, φανάρι), oppure un fuoco acceso per aiutare la navigazione. Il nome è stato poi traslitterato in lingua turca come Fener, dopo la conquista ottomana. Dopo la caduta di Costantinopoli (1453), il quartiere di Fener ospitò molti dei greci Rūm reinsediatisi in città (poi chiamati Fanarioti) e anche il Patriarca ecumenico di Costantinopoli della Chiesa greco-ortodossa (che ancora oggi risiede lì). "Fanar" è ancora oggi il termine che viene utilizzato per definire il Patriarcato di Costantinopoli, così come si utilizza "Vaticano" per indicare la Chiesa cattolica. Nelle strade del quartiere sono presenti ancora parecchie pittoresche case in legno risalenti all'epoca ottomana. Inoltre il Fener ospita diverse scuole greche (come il Megali tou Genous Scholí, la "Grande scuola del popolo", costruita nell'Ottocento) e chiese ortodosse, fra cui quella di Santa Maria dei Mongoli: quest'ultima ha la particolarità di essere l'unico edificio di culto ortodosso ancora in uso dall'epoca bizantina nella città

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BALAT

La città di Istanbul nasconde innumerevoli meraviglie, come il quartiere ebraico di Balat. Lo storico quartiere si trova nel distretto di Fatih, nella parte europea della città, e più precisamente nella città vecchia, anche nota come penisola storica. Balat si affaccia sulla riva occidentale del Corno d’Oro. Il nome Balat deriva dalla parola palation, ossia palazzo in greco, e il quartiere era conosciuto con questo nome per la sua vicinanza al palazzo Blaherna. Una zona affascinante, ricca di storia e di monumenti importanti. Il quartiere di Balat custodisce gli angoli più colorati della città. Infatti, sulle stradine del quartiere si affacciano tantissime palazzine colorati di colori sgargianti. Un luogo splendido per scattare delle fotografie.

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PATRIARCATO ORTODOSSO

Si trova nel quartiere di Fener, il quartiere greco di Istanbul, poco battuto dai turisti. Si tratta di un edificio importante per la storia della religione cristiana, in quanto sede della Chiesa ortodossa, per cui è importante per gli ortodossi come la nostra San Pietro di Roma lo è per i cattolici! La facciata bianca non dice molto ma vi assicuro che se entrate ne rimarrete affascinati: un bellissimo pulpito in madreperla e un altare dorato splendido! I banchi sono in legno e anche il lampadario è imponente. A differenza delle chiese cattoliche, non c’è l’organo. Vi sono tre icone – composta da mosaici- che rappresentano alcuni santi e inoltre vi è un chiodo che viene venerato come chiodo proveniente dalla croce di Cristo.

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CHIESA di San Salvatore in Chora

In una zona distante dal centro si trova questo vero e proprio gioiello dell'arte bizantina, uno splendore da non perdere se ne avete il tempo. Il nome Chora (in greco) o Kariye (in turco) significa proprio 'fuori dalla città'. La cappella fu costruita prima del V secolo, quando le mura della città ancora non c'erano. Fu distrutta e ricostruita varie volte, ma quello che è fondamentale sapere (e si può notare) è la sua riconversione da antico templio cristiano a moschea. Al momento del giro era chiusa per restauro.

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ALLOGGIO ISTANBUL

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Photo ofMOSCHEA Sehzadebasi Camii Photo ofMOSCHEA Sehzadebasi Camii Photo ofMOSCHEA Sehzadebasi Camii

MOSCHEA Sehzadebasi Camii

La moschea di Sehzade (in lingua turca Şehzade Camii, lett. "Moschea del principe") è una moschea ottomana situata del distretto di Fatih, su una collina di Istanbul in Turchia. Essa è anche nota come “moschea del principe”.

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