Isola del Giglio: Anello Porto- Faro di Capel Rosso

Il percorso parte da Giglio Porto verso la bella zona della Spiaggia delle Cannelle (questo tratto su asfalto) e poi sale lungo un bellissimo sentiero composto da pietroni in granito (Pietra di cui è composta l’isola). Arrivati attorno ai 200 metri inizia la nebbia. L’umidità proveniente dal mare si condensa in una nebbia molto suggestiva. Pur essendo fresco è molto umido e tutto è bagnato. A pochi passi dal sentiero troviamo un Dolmen a forma di tavolo interessante. Proseguiamo in salita fino al bivio con la carrareccia (sentiero CAI 303) e svoltiamo a sinistra in direzione di Capel Rosso. In questo periodo dell’anno la vegetazione della macchia mediterranea è in fiore. Non è descrivibile il profumo sprigionato delle erbe selvatiche. Percorriamo questo sentiero in discesa fino a che non giungiamo a costeggiare dei vigneti vicini alla costa. Arroviamo al bellissimo Faro di Capel Rosso, situato sulla omonima Punta, costruito nel 1883 dalla Marina Militare, assieme al Faro del Fenaio (a nord dell’isola), per rimpiazzare quello delle Vaccarecce, spesso non visibile a causa delle nubi che lo avvolgono. La Lanterna del Faro di Capel Rosso si innalza a 90 metri sul livello del mare ed ha un'ottica rotante con una portata di 23 miglia. L'edificio a righe bianche e rosse e pianta rettangolare, disposto su due livelli, ospitava gli alloggi dei guardiani prima dell' automatizzazione L'ultimo farista è stato Luigi Baffigi che ha vissuto lì, sospeso tra cielo e mare, per 37 anni.
Per decenni rimaneva disabitato fino al 2016, quando fu assegnata in concessione a una società per creare una struttura ricettiva (fonte: www.Giglioinfo.it).
Da qui alcuni entrano nel perimetro recintato del faro (pur essendo il sentiero tracciato su tutte le mappe, c’è un cancello aperto con sopra un cartello che indica la proprietà privata) percorrendo il sentiero che coincide con i pali dell’alta tensione. Questo sentiero però a differenza del percorso fatto fino a qui, non è battuto e non è fattibile da tutti ( ci sono alcuni tratti che richiedono balzi o l’utilizzo delle mani per aiutarsi) (in questo tratto abbiamo visto 4 serpenti che ci sono sfrecciati davanti e percorrerlo con i pantaloni corti non è indicato. Se indossate pantaloni corti vi consiglio al faro di tornare indietro sullo stesso sentiero fatto in andata).
Percorrendo invece il sentiero che coincide con i pali dell’alta tensione, andiamo sempre a dritto (degli ometti di pietra ogni tanto indicano il percorso; non c’è verso sbagliare comunque, basta seguire i pali dell’alta tensione). Arriviamo ad un quadrivio. Noi giriamo a destra intenzionati a passare dal sentiero lungo costa, ma arrivati presso un abitazione con fuori dei recinti per animali, il sentiero scompare. Siamo quindi dovuti tornare indietro fino al quadrivio. Qui abbiamo provato ad andare a dritto seguendo ancora i pali dell’alta tensione per ricongiungersi al sentiero lungo costa, ma il sentiero è ancora più selvaggio in questo tratto (non è segnato su Wikiloc ma lo è su altre mappe). Quindi abbiamo deciso di girare a sinistra per riallacciarci al sentiero fatto in andata nei pressi del Dolmen.
Abbiamo poi rifatto lo stesso percorso fatto in andata fino a Giglio Porto.