In Grappa dalla sx Brenta con sent. CAI 'Sannazara'-980 da S.Nazario a Col Fenilon / discesa con sent. CAI 937 2020-01-01
near San Nazario, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Suggestiva salita dal versante del Brenta (da San Nazario) verso i colli alti, per un'antica mulattiera (non l'unica in Val Brenta) lastricata anteriormente alla prima guerra mondiale.
Difficoltà non ce ne sono se non da prestare attenzione se bagnato causa fondo scivoloso. Si salgono comunque 1100 m di dislivello in 3 km circa. Percorso ripido quindi.
Si sbocca, ad un certo punto, sulla strada Delle Penise o Moschina Bassa (1150 m).
Attraversata la strada, si continua a salire e per ripidi pendii prativi si raggiunge una seconda strada sulla quale passa il sentiero 940 che si segue fino a raggiungere in breve, sempre per pascoli, la grande croce del Col del Fenilon (1327 m).
Da qui con segnavia 936 si raggiunge il rifugio. Alpe Madre si lambisce il col Moschin col suo cippo e si prosegue l anello seguendo sempre il 936, quindi al bivio continuare su sentiero CAI 937 in discesa per la Val Munari e la Val Duregon fino a loc. Pianari.
Sentiero che nella parte alta presenta un fondo roccioso più problematico di quello salito e in alcuni punti fare attenzione a possibili punti esposti a caduta sassi.
Da Pianari si torna a San Narazio per strada.
Difficoltà E ma molto dislivello.
Per info sui sentieri:
http://www.caibassanograppa.com/sentieri/sinistra-brenta
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto.
Difficoltà non ce ne sono se non da prestare attenzione se bagnato causa fondo scivoloso. Si salgono comunque 1100 m di dislivello in 3 km circa. Percorso ripido quindi.
Si sbocca, ad un certo punto, sulla strada Delle Penise o Moschina Bassa (1150 m).
Attraversata la strada, si continua a salire e per ripidi pendii prativi si raggiunge una seconda strada sulla quale passa il sentiero 940 che si segue fino a raggiungere in breve, sempre per pascoli, la grande croce del Col del Fenilon (1327 m).
Da qui con segnavia 936 si raggiunge il rifugio. Alpe Madre si lambisce il col Moschin col suo cippo e si prosegue l anello seguendo sempre il 936, quindi al bivio continuare su sentiero CAI 937 in discesa per la Val Munari e la Val Duregon fino a loc. Pianari.
Sentiero che nella parte alta presenta un fondo roccioso più problematico di quello salito e in alcuni punti fare attenzione a possibili punti esposti a caduta sassi.
Da Pianari si torna a San Narazio per strada.
Difficoltà E ma molto dislivello.
Per info sui sentieri:
http://www.caibassanograppa.com/sentieri/sinistra-brenta
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto.
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