Il sentiero'Terre di Santi'(sentiero CAI)
near Castelnuovo Don Bosco, Piemonte (Italia)
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Itinerary description
IL SENTIERO “TERRE DEI SANTI”(sentiero CAI)
(anello Castelnuovo don Bosco--Ranello --Mondonio)
INTRODUZIONE
San Giovanni Bosco,San Giuseppe Cafasso,il beato Giuseppe Allamano sono nati a Castelnuovo.
San Domenico Savio nacque in frazione Riva di Chieri ma all’età di venti mesi si trasferì con la famiglia a Morialdo,frazione di Castelnuovo e,poi,a Moriondo,frazione di Castelnuovo
SAN GIOVANNI BOSCO:
Nacque nel 1815.
I suoi genitori erano mezzadri presso la cascina Biglione posta sulla sommità della collina dei Becchi.
Il padre Francesco iniziò a costruire una piccola casa nelle vicinanze dove la famiglia si trasferì successivamente.
E’ questa la cascina che è nota come la casa di don Bosco ,situata nei pressi della grande chiesa dei Becchi.
La grande cascina Biglione dove i genitori di don Bosco erano mezzadri, fu demolita nel 1950 per poter costruire la grande chiesa dei Salesiani.
Don Bosco fondò la Congregazione Salesiana.
Egli fu proclamato Santo da Pio XI il 1° Aprile 1934.
SAN GIOVANNI CAFASSO:
Egli nacque a Castelnuovo d’Asti nel 1811.
Dedicò molto tempo della sua vita ad assistere i carcerati.
Accompagnò fino al momento del trapasso i condannati a morte.
Egli fu proclamato Santo da Pio XII nel 1947.
SAN DOMENICO SAVIO:
Nacque nel 1848 e fu allievo di don Bosco nell’Oratorio del Valdocco.
Egli morì all’età di quindici anni e don Bosco lo additò come modello di vita per i suoi coetanei.
Fu proclamato Santo da Pio XII nel 1954.
BEATO GIUSEPPE ALLAMANO:
Nacque a Castelnuovo d’Asti nel 1851 ed ebbe grande interesse per l’attività missionaria.
Egli fondò nel 1901 l’Istituto Missioni della Consolata.
Fu proclamato Beato da Giovanni Paolo II nel 1990.
PERCORSO
TIPO DI PERCORSO:
Il sentiero ha la segnaletica(tacche di vernice) bianco--rossa del Cai.
Nel primo tratto tra Castelnuovo e la località Ranello vi è anche la segnaletica del sentiero “Cammino di don Bosco”. Segnaletica che ritroviamo nel tratto di ritorno tra Mondonio e borgata Ranello.
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Per la descrizione del percorso vedi anche il sito del CAI di Asti alla voce sentieristica.
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Posteggiata l’auto a Castelnuovo ,si passa nella grande piazza Dante da dove si imboccano ,poi, a salire via Roma,piazza don Bosco,via Umberto I,piazza cardinale Cagliero,via Mercadillo,via Argentero,via Madonna del Castello,e infine via antica di Albugnano ( o via San Pietro in Zucca).
Si passa ,poi, accanto alla cappella di Santa Barbara,poi alla chiesa di Madonna del Roch per giungere nei pressi della villa Miretti dove si svolta a dex su sterrata.
Al successivo quadrivio si prosegue diritti.
Si raggiunge l’agriturismo “I Rosmarini”.
Percorsi 400 metri, si raggiunge un bivio con pilone votivo.
Si svolta a dex proseguendo lungo il sentiero che si snoda sul crinale orografico dex della valle del rio Nissone.
Si giunge in località Ranello dove si svolta a six ad angolo acuto per scendere nel fondovalle della valle Nissone.
In fondovalle si passa il rio su ponte e si risale il versante opposto fino a raggiungere Pino d’Asti.
A Pino si sale fino alla chiesa parrocchiale Santa Maria dove si svolta a dex,passando alla six della chiesa,su stradina che diventa subito sterrata .
Al primo bivio si svolta a dex e si inizia ,poi, a percorrere il lungo sentiero che si snoda sul crinale orografico dex della valle Muscandia.
Percorso 1 km.,si svolta a dex e dal crinale si scende nel fondovalle.
In fondovalle si svolta a six.
Percorsi 400 metri,a un successivo bivio si va a dex.
Si passa accanto al forno di Mondonio dove ci si immette su stradina asfaltata .
Percorsi 300 metri,si arriva a Mondonio sul piazzale dove c’è la cappella dove fu sepolto San Domenico Savio.
Si svolta,poi, a dex sulla provinciale per Pino.
Percorsi 300 metri,si svolta a six su sterrata.
Si passa nuovamente su ponte il rio Nissone.
Qui,dopo poche decine di metri, il sentiero finisce in un campo arato.
Per 200 metri, il sentiero non c’è più.
Occorre camminare ai margini del campo arato seguendo la segnaletica fino ad arrivare a un masso (che ha pennellata sopra la tacca bianco-rossa di vernice segnaletica) in corrispondenza del quale si svolta a dex a salire su sentiero nuovamente ben delimitato.
Si percorre un lungo sentiero che si snoda lungo il versante orografico dex della valle del rio Nissone.
Percorso 1 km. si arriva ancora nei pressi della località Ranello dove si svolta a six su stradina asfaltata.
Percorsi 300 metri,si attraversa la strada del Papa e si prosegue diritti su stradina asfaltata.
Percorsi 300 metri, si svolta a six su sterrata a salire.
Si passa accanto a un pilone votivo.
Percorsi 500 metri, si raggiunge un quadrivio dove si incrocia il sentiero CAI AT--Vezzolano.
Si svolta a dex e dopo 600 metri circa si raggiunge la grande rotonda posta nella periferia di Castelnuovo don Bosco.
(anello Castelnuovo don Bosco--Ranello --Mondonio)
INTRODUZIONE
San Giovanni Bosco,San Giuseppe Cafasso,il beato Giuseppe Allamano sono nati a Castelnuovo.
San Domenico Savio nacque in frazione Riva di Chieri ma all’età di venti mesi si trasferì con la famiglia a Morialdo,frazione di Castelnuovo e,poi,a Moriondo,frazione di Castelnuovo
SAN GIOVANNI BOSCO:
Nacque nel 1815.
I suoi genitori erano mezzadri presso la cascina Biglione posta sulla sommità della collina dei Becchi.
Il padre Francesco iniziò a costruire una piccola casa nelle vicinanze dove la famiglia si trasferì successivamente.
E’ questa la cascina che è nota come la casa di don Bosco ,situata nei pressi della grande chiesa dei Becchi.
La grande cascina Biglione dove i genitori di don Bosco erano mezzadri, fu demolita nel 1950 per poter costruire la grande chiesa dei Salesiani.
Don Bosco fondò la Congregazione Salesiana.
Egli fu proclamato Santo da Pio XI il 1° Aprile 1934.
SAN GIOVANNI CAFASSO:
Egli nacque a Castelnuovo d’Asti nel 1811.
Dedicò molto tempo della sua vita ad assistere i carcerati.
Accompagnò fino al momento del trapasso i condannati a morte.
Egli fu proclamato Santo da Pio XII nel 1947.
SAN DOMENICO SAVIO:
Nacque nel 1848 e fu allievo di don Bosco nell’Oratorio del Valdocco.
Egli morì all’età di quindici anni e don Bosco lo additò come modello di vita per i suoi coetanei.
Fu proclamato Santo da Pio XII nel 1954.
BEATO GIUSEPPE ALLAMANO:
Nacque a Castelnuovo d’Asti nel 1851 ed ebbe grande interesse per l’attività missionaria.
Egli fondò nel 1901 l’Istituto Missioni della Consolata.
Fu proclamato Beato da Giovanni Paolo II nel 1990.
PERCORSO
TIPO DI PERCORSO:
Il sentiero ha la segnaletica(tacche di vernice) bianco--rossa del Cai.
Nel primo tratto tra Castelnuovo e la località Ranello vi è anche la segnaletica del sentiero “Cammino di don Bosco”. Segnaletica che ritroviamo nel tratto di ritorno tra Mondonio e borgata Ranello.
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Per la descrizione del percorso vedi anche il sito del CAI di Asti alla voce sentieristica.
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Posteggiata l’auto a Castelnuovo ,si passa nella grande piazza Dante da dove si imboccano ,poi, a salire via Roma,piazza don Bosco,via Umberto I,piazza cardinale Cagliero,via Mercadillo,via Argentero,via Madonna del Castello,e infine via antica di Albugnano ( o via San Pietro in Zucca).
Si passa ,poi, accanto alla cappella di Santa Barbara,poi alla chiesa di Madonna del Roch per giungere nei pressi della villa Miretti dove si svolta a dex su sterrata.
Al successivo quadrivio si prosegue diritti.
Si raggiunge l’agriturismo “I Rosmarini”.
Percorsi 400 metri, si raggiunge un bivio con pilone votivo.
Si svolta a dex proseguendo lungo il sentiero che si snoda sul crinale orografico dex della valle del rio Nissone.
Si giunge in località Ranello dove si svolta a six ad angolo acuto per scendere nel fondovalle della valle Nissone.
In fondovalle si passa il rio su ponte e si risale il versante opposto fino a raggiungere Pino d’Asti.
A Pino si sale fino alla chiesa parrocchiale Santa Maria dove si svolta a dex,passando alla six della chiesa,su stradina che diventa subito sterrata .
Al primo bivio si svolta a dex e si inizia ,poi, a percorrere il lungo sentiero che si snoda sul crinale orografico dex della valle Muscandia.
Percorso 1 km.,si svolta a dex e dal crinale si scende nel fondovalle.
In fondovalle si svolta a six.
Percorsi 400 metri,a un successivo bivio si va a dex.
Si passa accanto al forno di Mondonio dove ci si immette su stradina asfaltata .
Percorsi 300 metri,si arriva a Mondonio sul piazzale dove c’è la cappella dove fu sepolto San Domenico Savio.
Si svolta,poi, a dex sulla provinciale per Pino.
Percorsi 300 metri,si svolta a six su sterrata.
Si passa nuovamente su ponte il rio Nissone.
Qui,dopo poche decine di metri, il sentiero finisce in un campo arato.
Per 200 metri, il sentiero non c’è più.
Occorre camminare ai margini del campo arato seguendo la segnaletica fino ad arrivare a un masso (che ha pennellata sopra la tacca bianco-rossa di vernice segnaletica) in corrispondenza del quale si svolta a dex a salire su sentiero nuovamente ben delimitato.
Si percorre un lungo sentiero che si snoda lungo il versante orografico dex della valle del rio Nissone.
Percorso 1 km. si arriva ancora nei pressi della località Ranello dove si svolta a six su stradina asfaltata.
Percorsi 300 metri,si attraversa la strada del Papa e si prosegue diritti su stradina asfaltata.
Percorsi 300 metri, si svolta a six su sterrata a salire.
Si passa accanto a un pilone votivo.
Percorsi 500 metri, si raggiunge un quadrivio dove si incrocia il sentiero CAI AT--Vezzolano.
Si svolta a dex e dopo 600 metri circa si raggiunge la grande rotonda posta nella periferia di Castelnuovo don Bosco.
Waypoints
Borgata Rannello
Borgata Rannello
Pilone votivo (due)
Pilone votivo (due)
chiesa S. Barbara
chiesa S. Barbara
Incrocio con sent.At-Vezzolano
Incrocio con sent.At-Vezzolano
Via S. Pietro in Zucca
Via S. Pietro in Zucca
chiesa s Maria del Rocco
chiesa s Maria del Rocco
Versante six valle rio Nissone
Versante six valle rio Nissone
Fondovalle
Fondovalle
Forno di Mondonio
Forno di Mondonio
cascina Miretti
cascina Miretti
Bivio(a dex)
Bivio(a dex)
Chiesa parrocchiale
Chiesa parrocchiale
Quadrivio
Quadrivio
rio Nissone
rio Nissone
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Purtroppo in questo periodo non è molto frequentato e il sentiero in alcuni punti si perde...comunque non ci si perde. Bellissimi panorami.