Activity

Il Monte Rotondo dal versante Est. Salita dalla Costa Lamata - Resti dell'Antonov AN2 - Discesa dalla Costa Cavata

Download

Trail photos

Photo ofIl Monte Rotondo dal versante Est. Salita dalla Costa Lamata - Resti dell'Antonov AN2 - Discesa dalla Costa Cavata Photo ofIl Monte Rotondo dal versante Est. Salita dalla Costa Lamata - Resti dell'Antonov AN2 - Discesa dalla Costa Cavata Photo ofIl Monte Rotondo dal versante Est. Salita dalla Costa Lamata - Resti dell'Antonov AN2 - Discesa dalla Costa Cavata

Author

Trail stats

Distance
6.87 mi
Elevation gain
2,572 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,572 ft
Max elevation
6,735 ft
TrailRank 
66
Min elevation
6,735 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours 52 minutes
Coordinates
1184
Uploaded
October 25, 2022
Recorded
October 2022
Share

near Rocca di Mezzo, Abruzzo (Italia)

Viewed 553 times, downloaded 5 times

Trail photos

Photo ofIl Monte Rotondo dal versante Est. Salita dalla Costa Lamata - Resti dell'Antonov AN2 - Discesa dalla Costa Cavata Photo ofIl Monte Rotondo dal versante Est. Salita dalla Costa Lamata - Resti dell'Antonov AN2 - Discesa dalla Costa Cavata Photo ofIl Monte Rotondo dal versante Est. Salita dalla Costa Lamata - Resti dell'Antonov AN2 - Discesa dalla Costa Cavata

Itinerary description

Escursione esplorativa nata grazie all'ausilio dell'amico Alessandro (alexmoscow73) che già in passato ha setacciato i pendii scoscesi del Monte Rotondo riuscendo a trovare i resti dello sfortunato Antonov AN2 precipitato il 09/03/2002.

Quel 9 marzo il tempo su tutto il centro Italia era caratterizzato da una forte perturbazione atmosferica caratterizzata da forti temporali e nubi basse maggiormente evidenti sui rilievi montuosi e con possibilità di ghiaccio in quota.
L'Antonov partito da Budapest alle ore 8:29 con 2 piloti e un passeggero, tutti di nazionalità ucraina non aveva strumenti a bordo in grado di farlo volare in condizioni strumentali e tantomeno il primo pilota aveva il titolo di "pilota privato" essendo ancora in corso di validazione. Del secondo pilota nessuna altra informazione è emersa durante l'indagine ne tantomeno del passeggero.
Le comunicazioni radio con Pescara avevano messo in risalto l'incapacità dei piloti di dialogare in lingua internazionale e lo scambio di informazioni tra velivolo e torre di controllo risultava così insufficiente.
I membri dell'equipaggio secondo le capacità del velivolo viaggiavano a vista, la loro meta era attraversare l'Italia da Pescara ad Ostia per poi virare verso Tunisi, loro destinazione finale, ad una quota di 1500 metri era impossibile vedere oltre gli 800 metri di distanza e seppur evitando i monti più bassi nulla poterono quando si trovarono davanti il versante Est del Monte Rotondo.
L'impatto avvenne a 212km/h alla quota di 1880 metri a testimonianza del fatto che tentarono di evitare l'ostacolo dando potenza al motore ma per i tre occupanti non vi fu scampo. La torre di controllo di Pescara non ebbe più risposta dal velivolo dalle ore 13:32 in attesa che il segnale fosse ripreso dalla Torre di controllo di Roma nella quale area di competenza l'Antonov stava entrando. Un testimone sentì distintamente il motore passare sopra Rocca di Mezzo ma da un momento all'altro quel rumore cessò di colpo.
I rottami del velivolo e i resti dei corpi furono raggiunti solo il 17 aprile, quando le condizioni meteo lo permisero, il responso dell'inchiesta non poté far altro che determinare la sciagura al solo errore umano.

L'escursione è di fatto di grado difficile e sconsigliata a tutti coloro che non hanno dimestichezza con terreni estremamente ripidi, per certi versi esposti su roccia ed erba con passaggi di II°. La componente atmosferica è fondamentale, su terreno bagnato è praticamente impossibile procedere con indiscutibile rischio di precipitare a valle.

Salendo da Rocca di Mezzo dal parcheggio di fronte all'Ente Parco, si sale su strada agricola per un breve tratto, occhio ai cani, per poi proseguire su carrareccia sino al suo termine. Da qui in poi solo fuori sentiero.
Si risale il ripido pendio boschivo alle pendici del Rotondo, il terreno in forte pendenza è in questa stagione ricoperto da un fitto manto di foglie. Terminato il tratto boschivo ha inizio quello erboso e sassoso e cespuglioso caratterizzato da continui tagli a mezzacosta per intercettare il canale giusto. Queste cenge risultano esposte e difficoltose, percorribili solo con estrema prudenza e piede fermo.
Superato il primo canale si procede sul secondo che con molta difficoltà e grazie soprattutto alle forti radici dei ginepri ci consente di avanzare di quota e raggiungere dei punti relativamente più comodi dai quali poter utilizzare una pista di animali per raggiungere i resti dell'Antonov.
Questi, adagiati su un canale franoso sono soggetti a scariche di massi dall'alto che obbligano ad una sosta non troppo lunga.
Si risale il crinale che ha una forte pendenza ma minore esposizione sino a raggiungere i prati erbosi tra il Rifugio del Rotondo e la croce di vetta.
Dopo un rapido ristoro tra i ruderi del Rifugio e qualche foto dalla croce del Monte Rotondo 2060m si scende in direzione Ovest per intercettare il canale della Costa Cavata. Superato ed aggirato a mezzacosta il primo canale di grado alpinistico, si procede sullo scosceso ma praticabile secondo canale che con prudenza ci conduce al tratto boscoso dove si incontra una piccola area investita da una vecchia slavina. Si continua a scendere ora in una calma e tranquilla faggeta dove la pendenza è caratterizzata da piccoli salti resi scivolosi dalle foglie. Infine si giunge in un'area dove la vegetazione cambia di netto lasciando spazio ad arbusti e licheni.
Siamo giunti alla Fonte della Cavata. Ottima acqua e meritata sosta, sul pannello informativo viene raccontata la storia delle fonti della zona e il duro lavoro degli uomini e degli animali per sopravvivere alle condizioni degli altipiani delle rocche.

Siamo così sbucati sulla carrareccia che ci riporta alla strada asfaltata di via di Pezza, da qui in poi il ritorno all'auto è solo un continuo volgere lo sguardo da una parte al Sirente e dall'altro al Gran Sasso.

Waypoints

PictographCar park Altitude 4,221 ft
Photo ofParcheggio

Parcheggio

PictographWaypoint Altitude 5,064 ft
Photo ofInizio fuori sentiero Photo ofInizio fuori sentiero

Inizio fuori sentiero

PictographRisk Altitude 5,609 ft
Photo ofInizio tratto difficile Photo ofInizio tratto difficile Photo ofInizio tratto difficile

Inizio tratto difficile

PictographWaypoint Altitude 6,080 ft
Photo ofResti dell'Antonov Photo ofResti dell'Antonov Photo ofResti dell'Antonov

Resti dell'Antonov

PictographWaypoint Altitude 6,713 ft
Photo ofRifugio diruto Photo ofRifugio diruto

Rifugio diruto

PictographSummit Altitude 6,724 ft
Photo ofMonte Rotondo 2060m Photo ofMonte Rotondo 2060m Photo ofMonte Rotondo 2060m

Monte Rotondo 2060m

PictographRisk Altitude 6,538 ft
Photo ofInizio discesa per la Costa Cavata Photo ofInizio discesa per la Costa Cavata Photo ofInizio discesa per la Costa Cavata

Inizio discesa per la Costa Cavata

PictographPhoto Altitude 5,559 ft
Photo ofResti di una slavina

Resti di una slavina

PictographFountain Altitude 4,701 ft
Photo ofFonte della Cavata Photo ofFonte della Cavata

Fonte della Cavata

PictographWaypoint Altitude 4,534 ft
Photo ofStrada asfaltata

Strada asfaltata

Comments

    You can or this trail