IL MONTE MAGGIORE DALLA CRESTA EST
near Colonnata, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Waypoints
Partenza / Arrivo
Dal Fosso del Canalone si inizia da qui a salire la via di cava che passa dalle cave Ravalunga e Pizzagallo - Tagliatella
Bivio
A questo punto si segue la via di cava andando a sinistra. E' qui che si chiuderà l'anello di questa escursione
Sulla strada di cava
L'ambiente è molto bello ma rovinato dalle cave che stanno divorando la base del Monte Maggiore
Sulla strada di cava - Il rudere della Spolverina
Seguendo la strada di cava bisogna avvicinarsi al rudere della Spolverina indicato nella foto con una freccia rossa
Sulla strada di cava - verso l'attacco della cresta est
Si passerà vicino al rudere che si trova poco sotto la cresta est che andrà risalita
Salita all' attacco cresta est
Terminata la via di cava superati dei blocchi di marmo si sale su terreno franoso e si raggiunge una vecchia via di cava. Dopo si risale e si raggiunge la cresta est. Nell'ultima parte prima di raggiungere la cresta è presente una vecchia corda fissa che aiuta a non perdere aderenza sul terreno.
Inizio cresta est
La prima parte di cresta è esposta, stretta e costituita da rocce molto instabili. L'ho salita direttamente accorgendomi dopo che volendo si può aggirare da sinistra facendo molta attenzione. Facendo cosi forse le difficoltà si riducono di molto
Cresta est Maggiore
Superata la prima parte più difficile ne segue una sempre esposta ma più facile sempre su terreno instabile. Successivamente la cresta si impenna anche se le difficoltà non superano mai il 1+ ed è presente solo un passaggio di 2 grado
Cresta est Maggiore
Finora la direzione della cresta guardava più verso sud a dire il vero ma poi piega a sinistra ed è rivolta ad est. Nella foto bella immagine sul Monte Maggiore. Da ora in poi la cresta è uniforme e più facile
Cresta est Maggiore
Oltre alla Faggiola e allo Spallone adesso è visibile pure il Sagro
Vetta Monte Maggiore (1390 metri)
Dalla vetta il mare, la cresta nord del Maggiore che porta alla Faggiola, lo Spallone il Sagro i principali monti apuani e il vicino Monte Borla
Inizio cresta nord Maggiore
Si scende dalla cresta nord con molta cautela specie se le rocce sono bagnate. Bisogna raggiungere la Foce del Giacchetto che si trova alla base della Faggiola (freccia rossa)
Cresta nord Maggiore
La cresta finora discesa. La cima del Maggiore da qui non è visibile
Cresta nord Maggiore
In alcuni punti la discesa si svolge su cresta molto inclinata, stretta ed esposta
Cresta nord Maggiore - punto pericoloso
Arrivati qui non si può procedere per la presenza di un risalto impossibile da superare. Si aggira scendendo leggermente a sinistra
Cresta nord Maggiore - risalto pericoloso aggirato
Il pericoloso risalto appena aggirato
Cresta nord Maggiore
Da sinistra: Il Maggiore, la cresta percorsa e il risalto aggirato
Cresta nord Maggiore
Arrivati al CAI 172 (segno blu in foto) si piega a sinistra uscendo cosi dalla cresta poco prima della risalita per la cima della Faggiola
Foce del Giacchetto - CAI 172
Raggiunto alla Foce del Giacchetto il CAI 172 che passa sotto la Faggiola si esce piegando a sinistra e si scende il pendio fino a raggiungere la galleria dei Vallini del Sagro
Inizio galleria Vallini del Sagro
Arrivati al CAI 179 (segno blu in foto) si piega a sinistra uscendo cosi dalla cresta poco prima della risalita per la cima della Faggiola
Fine galleria Vallini del Sagro
Usciti si raggiunge la vecchia lizza che attraversa alcune cave dismesse
Fosso dei Maggi
Si scende il ripido e instabile ravaneto del Fosso dei Maggi per poi raggiungere le cave di Alba Ventura al Fosso del Canalone
Comments (3)
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È un giro che ho adocchiato anch'io guardando dei video su youtube, ma lo voglio fare in primavera con tempo buono
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Information
Easy to follow
Scenery
Very difficult
Percorso molto bello e suggestivo, panorami unici e impagabili e passaggi in cave abbandonate molto interessanti. Suggerisco solo a persone esperte di escursioni e con qualche nozione di arrampicata che non guasterebbe. Non adatto a chi soffre di vertigini, la maggior parte del percorso si sviluppa su pareti rocciose molto ripide da scalare, alcuni tratti quasi in verticale, costeggiati da strapiombi. Unica pecca è l'ultimo tratto da effettuare prima di congiungersi alle strade delle cave, un ghiaione MOLTO pericoloso, altamente franabile e lungo, consiglierei di evitarlo e trovare una via alternativa. Per il resto è veramente un percorso che ti mette alla prova ma ti toglie il fiato per i panorami.
Buonasera desidererei avere una relazione del percorso se se hai una mail dive poterti scrivere.
Grazie