Il Monte Jamiccio il Lago Vivo e la grotta dello Schievo.
near Civitella Alfedena, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Splendida escursione di cui in parte all'interno della Riserva Integrale del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise.
La partenza del percorso è nei pressi del borgo di Barrea in prossimità della Sorgente Sambuco, a quota m.1141. Il percorso è ad anello per sfruttare al meglio la visione di questo paradisiaco parco. Parcheggiata l'auto si procede in direzione della fonte del Sambuco per deviare poi per il sentiero K6 direzione Lago Vivo. Il K6 è un bellissimo sentiero immerso all'interno di una faggeta con esemplari secolari che sale dolcemente verso il lago Vivo. All'uscita del bosco poco dopo la caratteristica incisione su roccia della Madonna delle Grazie, a quota m.1550 si ha la percezione di entrare in ambiente fiabesco davanti a noi si staglia suntuosa la piramide del Monte Petroso che la fa da padrone contornata da una serie di vette over 2000 che ti lasciano esterrefatto. L'ambiente innevato e candido rendono il tutto più suggestivo si procede ammirando il lago Vivo ghiacciato per salire sul Monte Jamiccio quota 2078. L'ascesa sul Monte Jamiccio l'ho fatta salendo un simpatico canalino per dare un senso alla Piccozza e ramponi (questo si può evitare dirigendosi verso la sella omonima che è poi la via di discesa). Arrivati in vetta si resta incantati da tanta bellezza il panorama è grandioso lo sguardo spazia dal monte Tartaro al monte Altare, al Monte Petroso, al Petrosello fino al valico di Forca Resuni e sulla successiva elevazione del monte Capraro,ed il sottosante Passo del Cavuto, suggestiva la vista dei due laghi Barrea e Vivo. Dopo tanto splendore riprendiamo la via di discesa fino al lago Vivo per deviare in prossimità della Fonte degli Uccelli dove sgorga una spumeggiate acqua ottima in estate! e prendiamo il sentiero K3 del parco ed andiamo alla ricerca della Grotta dello Schievo una sorta di geocaching. La grotta è infrattata all'interno della faggeta ed è auspicabile avere il GPS per trovarla, al momento della visita era asciutta sicuramente dovuta alla siccità dell'estate precedente, ma in tarda primavera con lo scioglimento delle nevi si potrà ammirare in tutto il suo splendore con il getto di acqua fuoriuscire dall'interno della montagna. Lasciata la grotta riprendiamo la via del ritorno tornando sul sentiero K3 che costeggia il Rio Torto da qui il sentiero procede dolcemente per terminare in sterrata. Escursione che consiglio vivamente per apprezzare la meglio il Parco. Considerazioni la vetta è Riserva Integrale......no comment Difficoltà da scala CAI: EEA (Escursionisti Esperti Attrezzati) Attrezzati se fatta in invernale con ausilio di Ramponi Piccozza ed a seconda del manto nevoso delle ciaspole. La consiglio integralmente a persone con un allenamento all'escursionismo sia per la lunghezza che per il dislivello. Buon Cammino!
La partenza del percorso è nei pressi del borgo di Barrea in prossimità della Sorgente Sambuco, a quota m.1141. Il percorso è ad anello per sfruttare al meglio la visione di questo paradisiaco parco. Parcheggiata l'auto si procede in direzione della fonte del Sambuco per deviare poi per il sentiero K6 direzione Lago Vivo. Il K6 è un bellissimo sentiero immerso all'interno di una faggeta con esemplari secolari che sale dolcemente verso il lago Vivo. All'uscita del bosco poco dopo la caratteristica incisione su roccia della Madonna delle Grazie, a quota m.1550 si ha la percezione di entrare in ambiente fiabesco davanti a noi si staglia suntuosa la piramide del Monte Petroso che la fa da padrone contornata da una serie di vette over 2000 che ti lasciano esterrefatto. L'ambiente innevato e candido rendono il tutto più suggestivo si procede ammirando il lago Vivo ghiacciato per salire sul Monte Jamiccio quota 2078. L'ascesa sul Monte Jamiccio l'ho fatta salendo un simpatico canalino per dare un senso alla Piccozza e ramponi (questo si può evitare dirigendosi verso la sella omonima che è poi la via di discesa). Arrivati in vetta si resta incantati da tanta bellezza il panorama è grandioso lo sguardo spazia dal monte Tartaro al monte Altare, al Monte Petroso, al Petrosello fino al valico di Forca Resuni e sulla successiva elevazione del monte Capraro,ed il sottosante Passo del Cavuto, suggestiva la vista dei due laghi Barrea e Vivo. Dopo tanto splendore riprendiamo la via di discesa fino al lago Vivo per deviare in prossimità della Fonte degli Uccelli dove sgorga una spumeggiate acqua ottima in estate! e prendiamo il sentiero K3 del parco ed andiamo alla ricerca della Grotta dello Schievo una sorta di geocaching. La grotta è infrattata all'interno della faggeta ed è auspicabile avere il GPS per trovarla, al momento della visita era asciutta sicuramente dovuta alla siccità dell'estate precedente, ma in tarda primavera con lo scioglimento delle nevi si potrà ammirare in tutto il suo splendore con il getto di acqua fuoriuscire dall'interno della montagna. Lasciata la grotta riprendiamo la via del ritorno tornando sul sentiero K3 che costeggia il Rio Torto da qui il sentiero procede dolcemente per terminare in sterrata. Escursione che consiglio vivamente per apprezzare la meglio il Parco. Considerazioni la vetta è Riserva Integrale......no comment Difficoltà da scala CAI: EEA (Escursionisti Esperti Attrezzati) Attrezzati se fatta in invernale con ausilio di Ramponi Piccozza ed a seconda del manto nevoso delle ciaspole. La consiglio integralmente a persone con un allenamento all'escursionismo sia per la lunghezza che per il dislivello. Buon Cammino!
Waypoints
Waypoint
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Bivio K4 (ex K5) sx K6 dritti
Waypoint
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Bivio K7 dritti Jamiccio dx
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Fonte degli uccelli
Fonte degli uccelli
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Fonte del Sambuco
Fonte del Sambuco
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Parcheggio
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Radura Valle Cupella
Waypoint
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Sella Iamiccio
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Sentiero K6
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4,431 ft
Sorg. Rio Torto
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sorgente delle Donne
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sorgente Racchiocchero
Comments (4)
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Grande Maurizio
@:MAXMAX66 Grazie Massimo!!!
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Ho seguito questo itinerario che mi è stato molto utile, anche se io l'ho fatto senza innevamento. Sceso dal M. Iammiccio sono salito alla sella che separa la Valle Cupella dalla valle Lunga per poi salire sulla cima a quota 1963 m.
La Grotta dello Schievo è molto caratteristica, peccato che non siano adeguatamente indicate la deviazione e la traccia che occorre fare per andarci. Nella forra e sotto gli alberi il segnale GPS è soggetto a perdere il fix, comunque senza strumentazione è impossibile arrivarci.
Purtroppo la sorgente era asciutta.
Salve, se vado in aprile si può senza ciaspole e attrezzi invernali? Grazie mille